logo 13/03/2003
22:23:52 TU
Immagine di
Virginio SAVANI
Ripresa dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione Comete
Linear C/2002 O7: 134 kB
Cometa Linear 2002 O7

Prima immagine della 66a cometa presente nel sito, la Linear 2002 O7, un astro difficilmente visibile da noi in questo periodo persino impiegando il nostro ccd. Quest'immagine non venne presa per bellezza, ma solo per ottenere i dati astrometrici e fotometrici da inviare al Minor Planet Center e all'International Comet Quaterly, in modo da vedere come evolveva l'astro chiomato.
L'integrazione digitale della cometa presenta un l'oggetto di oltre la quindicesima magnitudine, in leggera salita come luminosità, ma così evanescente che, se Gino non l'avesse evidenziato con la scritta (è la macchiolina appena percettibile in alto a sinistra della sigla), molti non l'avrebbero nemmeno notata. Per curiosità dirò che si trovava nella costellazione della Corona Boreale.
Quello che di curioso presenta questa immagine è invece il segmento di densità fotometrica variabile a sinistra della cometa, apparso a Gino piuttosto curioso fin dalla sua scoperta. Talvolta nelle immagini ccd risultano "impressionati" dei brevissimi segmenti luminosi, quasi sempre creati da un raggio cosmico che incide sul ccd. Altre volte si vedono tracce più o meno lunghe dovute al passaggio di un satellite proprio nel ristretto campo inquadrato dal ccd in quel momento (di 16 ' x 16', cioé approssimativamente di un quarto dell'area occupata dalla Luna Piena). Ma stavolta la sua identificazioen è molto più problematica; anche se, in base alla nostra esperienza il segmento luminoso non dovrebbe essere un raggio cosmico (ne abbiamo visti a centinaia) o l'esatto inizio della scia luminosa riflessa da un satellite artificiale. Cosa potrebbe essere allora?
Rimarrebbe la possibilità che si tratti di una meteora quasi puntiforme, cioé che sia entrata nell'atmosfera quasi lungo la linea di vista e pertanto cortissima. Ho fatto vedere l'immagine all'Uninione Astrofili Italiani (al responsabile Enrico Stomeo e all'esperto Roberto Haver), ma francamente non siamo riusciti a raggiungere un'univocità di identificazione. Potrebbere essere una meteora, ma sarebbe molto peculiare. A tal riguardo posso dire che, in 21 mesi di funzionamento dell'osservatorio di Talmassons, questa è la prima volta che riprendiamo un oggetto del genere. Essa ha una traccia non regolare come densità fotometrica, compatibile con una meteora, con un inizio molto più debole, un aumento di luminosità e una parte finale più debole. Potrebbe essere proprio una traccia meteorica ripresa poco prima della sua fine, ma sarebbe un colpo casuale piuttosto improbabile, ma sempre possibile.

Per riepilogare la variazione luminosa della cometa riporto le misure prese dai soci nel 2003.

Total-magnitude and coma diameter estimate :
Mar. 13.88, 15.4, +1'.5 (V. Savani, Talmassons, Italy, 0.35m reflector + CCD, filter R)
Mar. 22.90, 15.3, +0'.5 (R. Ligustri, Talmassons, Italy, 0.35m reflector + CCD, filter cousin R)
Apr.  4.94, 14.1, +1'.1 (R. Ligustri, Talmassons, Italy, 0.35m reflector + CCD, R_c filter);
Apr.  8.88, 14.3, +1'.1 (P. Beltrame, Talmassons, Italy, 0.35m reflector + CCD, R_c filter);
Apr.  8.88, 14.7, +1'.1 (P. Beltrame, Talmassons, Italy, 0.35m reflector + CCD, V_j filter);
Apr. 24.89, 14.1, +1'.2 (V. Savani, Talmassons, Italy, 0.35m reflector + CCD, R_c filter);
May. 03.92, 13.8, +1'.3 (R. Ligustri, Talmassons, Italy, 0.35m reflector + CCD, R_c filter);
May. 22.84, 13.5, +1'.3 (R. Ligustri, V. Savani, Talmassons, Italy, 0.35m reflector + CCD, 
Unfiltered);

L'immagine ha una dimensione di 512 x 512 pixel ed è a 16 milioni di colori; occupa 1,5 MB, qui compressi a 134 KB. Il campo inquadrato è di 16' x 16', mentre la risoluzione è di 2.35"/pixel.

Telescopio: NEWTON di 350 mm diametro; focale di 1750 mm; f/5
CCD: SBIG ST9E (KAF 261)
Tempo d'integrazione: ==
Stima della magnitudine pubblicata dall'International Comet Quarterly: 15.4
Stima del diametro della chioma pubblicata da ICQ: +1'.5
Filtro impiegato: R
Stelle di riferimento: Catalogo Tycho o USNO A2.0

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Copyright © 2003 di Lucio Furlanetto (testo) e Virginio Savani (immagine)

Pagina caricata in rete: 30 aprile 2003 ; ultimo aggiornamento (2°): 25 novembre 2004