Dopo la prima ripresa di Giuliano Degano, la sera dell'11 maggio 2004 giunsero in osservatorio sia Rolando Ligustri che Lucio Furlanetto (cioé io), e si proseguì nelle riprese della cometa 2001 Q4 / Neat, l'astro chiomato più luminoso del periodo è dotato d'una chioma di colore verde intenso, mentre la chioma esterna e la coda si presentano di colore verde più chiaro.
Ligustri ha nuovamente elaborato la parte centrale della chioma e nel riquadro piccolo, in basso a destra, si osserva che l'oggetto continua a emettere dal nucleo molto materiale e perdurano i gusci di polvere (shell): qui sono tre, che denotano la forte compressione della polvere nella parte anteriore dovuta al moto della cometa. Come accadde nella primavera del 1997 con la cometa Hale-Bopp, anche la Neat è molto attiva e, non per niente, è la più luminosa del periodo. L'oggetto ha una luminosità approssimativa sulla terza magnitudine e, nei giorni a cavallo della ripresa, si trova nella costellazione del Cancro. E' visibile ad occhio nudo da un luogo molto buio, possibilmente montano, appena comincia la notte astronomica. Evidentemente il luogo del'essere privo di inquinamento luminoso!
Impiegando un buon binocolo o con un telescopio essa risalta immediatamente all'oculare, appare con un falso nucleo molto luminoso e ben contrastato, con una vasta chioma che sfuma progressivamente andando verso l'esterno. Osservarla col Celestron da 11 pollici è stato uno spettacolo che da parecchio tempo non vedevo. Con gli oculari della televue di Giuliano, poi, lo spettacolo è diventato superbo, al punto che persino un "navigato" osservatore di comete come Ligustri ha avuto un'apprezzamento dell'oggetto...

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