logo 02/01/2000 ore 20.34 T.U. Immagine di Rolando Ligustri Ripresa da: Sant'Antonio di TALMASSONS (Ud) Sezione Deep Sky
30 Kbyte
GALASSIA NGC 1453 (ELLITTICA)
Catalogata anche come : MCG-1-10-34 / PGC 13814
Ascensione retta : 03h 46m 22.8s ; declinazione : -03° 58' 12" (2000.0)
Dimensioni : 1.0' x 0.8' ; magnitudine : 11.6
Altri parametri - Azm:105° 58' 29" Alt:+09° 34' 51"
Rise: 08:55 Transit: 14:41 Set: 20:27 / RA:03h 46m 24.0s Dec:-03° 58' 00" (2000.0)
Separazione da SAO 130686 (Delta Eridani) : 05° 50' 56"

In questa pagina si vede Ngc 1453, un'ellittica situata nella costellazione di Eridano (Eridanus); il Dreyer la descrive come: PB,S,R,*17M.
Come già riferito in altre pagine della gallery delle galassie, le ellittiche sono galassie con una popolazione stellare mediamente più vecchia di quella delle spirali e con una distribuzione di orbite stellari completamente diversa da quella delle spirali. Mentre le orbite stellari in quest'ultime si possono dividere in tre classi, appartenenti al nucleo, al disco e all'alone con distribuzioni delle orbite casuali nel caso del nucleo e dell'alone e distibuzioni concentrate sul piano orbitale e con uno specifico verso di rotazione per quelle del disco, le stelle delle ellittiche sono tutte appartenenti ad una distribuzione all'incirca simile a quella del nucleo per le spirali.
Questo fatto non ha ancora una spiegazione universalmente accettata dalla comunità astronomica, ma si pensa sia dovuto al fatto che le ellittiche, durante la loro vita, abbiano "fagocitato" (cannibalizzandole) molte piccole galassie satelliti o in rotta di collisione con esse. Essendo l'orientamento rotazionale della popolazione stellare di una galassia praticamente casuale, rispetto all'asse rotazionale prevalente delle stelle di un'altra (in questo caso la galassia progenitrice dell'ellittica), le future ellittiche hanno, nel corso della loro vita, acquisito popolazioni stellari con varie tipologie di assi prevalenti, le quali si sono combinate generando l'indifferenziazione dell'asse attuale. In poche parole, ogni volta che l'ellittica cannibalizzava una nuova galassia, le stelle di quest'ultima entravano a farne parte con la direzione ed il verso di rotazione iniziali, a parte modifiche dovute all'interazione gravitazione tra i due oggetti, quindi la popolazione complessiva acquisiva miliardi di stelle con nuove orbite, nella maggior parte dei casi difformi da quelle delle stelle originali della futura ellittica.
I casi di cannibalizzazione sono evidenti in molte ellittiche, le quali presentano due o più nuclei (uno restando quello originale e gli altri quelli delle galassie assorbite); nel corso della storia evolutiva dell'oggetto essi tendono a fondersi sino a rendersi completamente indistinguibili, se non per gli eventuali versi prevalenti di rotazione (se originalmente erano stati parecchio diversi).
Per quanto detto sopra, nel caso delle ellittiche, la fusione di galassie provoca onde d'urto che comprimono il mezzo interstellare (gas e polveri), generando imponenti episodi di formazione stellare. La produzione parossistica di stelle consuma tutto il gas libero nelle loro strutture, impedendo di fatto la formazione di nuove "popolazioni stellari" come invece accade nelle spirali. A questo punto risulterà una popolazione stellare, per le ellittiche, mediamente più vecchia di quella che si osserva per le spirali, dove la formazione è progressiva e di minore entità per unità di tempo.
In questa ripresa, si osservano pure due galassie di fondo, spirali, una sopra NGC 1453 ed una a destra (poco sopra la luminosa stella). Esse, essendo molto deboli, non vengono riportate nel catalogo da me usato; proseguendo in direzione del lato destro, poco oltre il margine della ripresa di Rolando, si osserverebbero altre sette galassie. La zona inquadrata si trova quasi al confine con la costellazione del Toro, vicino alla zampa posteriore destra dell'animale identificato dall'asterismo.

L'immagine è di 380 x 312 pixel, a 256 tono di grigio, con una dimensione di 231.5 KB, qui compressa a 30 KB. La risoluzione dell'immagine è di 2.9"/pixel. Il campo ripreso è di 18.8' x 12.5'.

Telescopio Riflettore : MEADE 8" ; f/6,3
Ccd : SBIG ST7 (Kaf 400)
Tempo di integrazione : 120 s

Vai alle Galassie NGC (1001-2.000)
Vai alle Galassie NGC (0001-7.840)
Vai all'Indice delle Galassie
Vai a Fotografia, ccd e ricerca

Torna alla C.AS.T. Home page
Copyright © 2000 by Lucio Furlanetto (Testo) e Rolando Ligustri (Immagine)
Pagina inserita in rete: 5 aprile 2000; Ultimo aggiornamento: 9 aprile 2000