In occasione del secondo incontro Alpe-Adria del 2001, momento di ritrovo per le associazioni degli astrofili del comprensorio, Dino Abate e io abbiamo deciso di riprendere la fotosfera solare nel pomeriggio di quel giorno, il 14 ottobre 2001. Anche se non disponevamo dei filtri migliori, abbiamo provato a vedere cosa si poteva ottenere con il sole ormai basso sull'orizzonte. Non ricordo di preciso l'ora, ma le ombre erano ormai allungate. Noi due e una parte del gruppo dei partecipanti, per circa un'ora, avevamo invece osservato a diversi ingrandimenti il sole e "questa istantanea immortala l'impegno profuso nel lavoro"!

Nonostante che l'occasione fosse improvvisata, sono risultati visibili alcuni gruppi di macchie solari, ingranditi il più possibile considerando le non perfette condizioni atmosferiche (c'era parecchia turbolenza) e la bassa altezza della nostra stella sull'orizzonte. Il risultato non è buono, ma risulta comunque "un'istantanea" di quel pomeriggio.

Come si può vedere nell'immagine piccola, realizzata per il sito di SpaceWeather.com della NASA, i gruppi di macchie solari fotografati da noi sono (partendo da sinistra): il 9661, 9662 e 9660 in alto, il 9663 e 9658 in basso. Il gruppo 9653 si vede invece poco, essendo sul bordo del campo inquadrato. Per vedere meglio l'immagine, cliccatela per ingrandirla a tutta apertura.
Ringrazio cortesemente autori delle riprese del Sole e il sito di SpaceWeather.com per l'uso dell'immagine.

Per concludere voglio mostrarvi cos'è accaduto al tappo che protegge dalla polvere il lato dove s'inserisce il deviatore a 45° del cammino ottico; l'abbiamo dimenticato pochi secondi senza il tappo che copre la lente principale... quella da dove entra la luce della nostra stella. Pensate cosa sarebbe accaduto se qualcuno inavvertitamente avesse guardato nell'oculare!!!
Questo è il motivo per il quale raccomandiamo a TUTTI di usare adeguati filtri quando si guarda il sole: col sole NON si scherza, mai! Cliccando le immagini le potete vedere alla loro dimensione originale, in modo che possiate vedere meglio il foro creato dalla concentrazione dei raggi solari.

Se guardate attentamente noterete che il tappo visto dal davanti presenta un solo foro mentre, se visto dal di dietro, esso ha anche una seconda tacca, quando i raggi solari non hanno avuto un tempo sufficiente per bucare il tappo in plastica. In ogni caso, anche questa breve esposizione avrebbe irrimediabilmente bruciato la retina d'un eventuale e incauto osservatore, forse lesionando anche l'intero occhio. Se l'esposizione fosse stata invece lunga qualche secondo, come quella che ha forato il tappo, la persona non solo sarebbe rimasta cieca in quell'occhio, ma probabilmente l'avrebbe anche "perso". Vi raccomando SEMPRE E COMUNQUE di prestare la massima attenzione quando guardate il sole, provando il percorso ottico con un foglio di carta o oquivalente. Se il raggio focalizzato vi sembra troppo luminoso, accertatevi che sia tutto a posto, con il filtro solare, o equivalente sistema di attenuazione della luce, inserito.

In riferimento al problema, invito tutti a rileggere l'articolo del dottor Mauro Messerotti: LA PROTEZIONE DELLA VISTA NELL’OSSERVAZIONE DEL SOLE.

L'immagine del sole ha una dimensione di 350 x 298 pixel; è a 16.7 milioni di colori ed occupa 1,7 MB, qui compressi a 37 KB. Cliccandola l'aprirete a 600 x 511 pixel.