Nelle pagine precedenti vi avevo presentato la storia e l'evoluzione di vari gruppi di macchie solari apparsi dal 1999 al 2002, cioé gli anni a cavallo del massimo di attività dell'attuale ciclo solare. Uno dei più importanti apparsi è stato senz'altro il gruppo di macchie solari n° 0069 e ricordatevi che in realtà esso sarebbe il n° 10.069. Ora l'attività della nostra stella è scemata e spesso sulla fotosfera si vedono solamente piccole macchie o addirittura quasi nulla. E' pertanto un avvenimento degno di nota che un nuovo gruppo sia visualmente ben osservabile e riprendibile.

In questa pagina vi presento una nuova immagine, ottenuta ancora dal nostro socio Enrico Perissinotto l'8 giugno 2003; per farvi un'idea dell'attività della nostra stella guardate com'era la fotosfera solare quel giorno. La ripresa presentata sopra ritrae il gruppo NOAA 375, il quale ha raggiunto una notevole dimensione, risultando pure quello più bello e complesso sull'intera fotosfera solare. Esso risultava diviso in due sottogruppi di macchie, con una discreta porzione di superficie scura coperta dalle macchie e una vasta zona di penombra loro circostante. Le macchie qui visibili appartengono solamente alla sezione destra dell'intero gruppo, che potete vedere nella ripresa completa o nella ripresa della fotosfera di Rolando Ligustri precedentemente linkate.
Notate pure come siano ben osservabili la granulosità della fotosfera e tutti i dettagli dentro e fuori le macchie, segno di un'ottima qualità della ripresa, dovuta alla grande perizia dell'autore, all'ottima strumentazione e a un'eccellente elaborazione dell'immagine. Complimenti a Perissinotto!

Le due immagini qui sotto, entrambe prese dal satellite scientifico SOHO, evidenziano quali gruppi di macchie solari fossero presenti il 5 giugno (tre giorni prima) e il 10 giugno (due giorni dopo la ripresa di Ligustri); purtroppo non ho in archivio un'immagine dell'8 giugno. Cliccando l'immagine piccola ne vedrete una grande di maggiore definizione.

Vi ricordo che Enrico Perissinotto ha pure un proprio sito personale, nel quale potete vedere le sue riprese e leggere alcuni racconti della sua attività di astrofotografo. Per accedervi cliccate: Astrofotoperissinotto.

Ecco come si presentava l'immagine della NOAA 375 di Perissinotto dopo la ripresa e il trattamento preliminare; a destra potete vedere quale risultato egli abbia raggiunto dopo una prima elaborazione. La differenza è notevole e dimostra che, per ottenere il massimo da un'immagine, è divenuto ormai fondamentale imparare ad elaborare correttamente le immagini astronomiche. Sopra, all'inizio della pagina, c'è il risultato definitivo, ancora migliore di quello qui sopra, e decisamente eccellente come qualità.

L'immagine ha una dimensione di 492 x 600 pixel; è a 16,7 milioni di colori ed occupa 1,7 MB, qui compressi a 69 KB.