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Immagine di
Marco CANDOTTI
Ripresa da Campiolo
di Moggio Udinese (Ud)
Fenomeni atmosferici
Rainbow at Campiolo: 35 KB
SEGMENTO DI ARCOBALENO A CAMPIOLO

Quest'altra immagine d'un arcobaleno ci mostra il fenomeno direttamente dove viene generato: tra le gioccioline d'acqua prodotte dalle nuvole. Candotti ha ripreso un corto arco d'arcobaleno, generato dalla rifrazione e riflessione in avanti dei fotoni solari da parte delle minuscole goccie d'acqua lasciate dalle le nubi inquadrate. Per poter osservare tale fenomeno la sorgente, sia che si tratti del Sole, oppure di una sorgente luminosa in luce bianca come una lampada, deve trovarsi alle spalle dell'osservatore, se questi sta guardando proprio l'arcobaleno. E' più facile osservarne uno poco dopo un temporale, in quanto le nubi tendono a disperdersi velocemente e le minuscole goccioline d'acqua, che saturano l'aria in quella zona, provocano le condizioni necessarie alla sua formazione.
Come si ricorderà dalle lezioni scolastiche, esso è "formato" dalla sequenza continua di archi concentrici scomposti nei colori componenti lo spettro solare secondo la disposizione canonica imparata a scuola: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. L'arco presenta il rosso nella parte superiore (esterna), mentre il viola è nella parte inferiore (interna). Come si ricorderà dalle più elementari spiegazioni della scuola dell'obbligo, la rifrazione dei fotoni, le particelle elementari portatrici della forza elettromagnetica (impropriamente chiamate anche raggi solari), avviene secondo un indice di rifrazione che dipende dal mezzo interessato. A seconda della lunghezza d'onda del particolare del fotone interessato dalla rifrazione, cioé in pratica a seconda del colore, il percorso della particella cambia (allungandosi). Questo è il motivo per il quale i colori, invece di essere sovrapposti come sempre, generando la luce bianca, in questo caso si scompongono nell'iride.
Molto più raro è invece osservare un doppio arcobaleno, cioé con due arcobaleni sovrapposti con sequenze dei colori invertite uno rispetto all'altro. Anch'io ne ho visti pochissimi di doppi, penso solamente quattro o cinque, mentre i comuni arcobaleni singoli si vedono molte volte ogni anno. Nelle prossime pagine vi motreremo anche degli arcobaleni doppi.

L'immagine di questa pagina ha una dimensione di 814 x 500 pixel; è a 16,8 milioni di colori e occupa 2,1 MB, qui compressi di trenta volte in Jpg a 35 KB.

Macchina fotografica reflex: Zenith
Obiettivo: f=50 mm
Pellicola: Kodak Gold 100 Iso
Tempo di esposizione: 1/125 s

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Copyright © 2000 di Lucio Furlanetto (testo) e Marco Candotti (immagine)

Pagina inserita in rete: 30 aprile 2000; ultimo aggiornamento (3°): 17 marzo 2005