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Venus Express (06)
di Lucio Furlanetto


01) La missione Venus Express
02) L'assemblaggio della Venus Express
03) I test della Venus Express presso l'Interspace
04) La Venus Express viene portata a Baikonur
05) Ulteriori test sulla Venus Express a Baikonur
06) La Venus Express è integrata nel razzo vettore Soyuz
07) La prima stazione di spazio profondo dell'ESA
08) Il cosmodromo di Baikonur
09) La partenza della Venus Express
10) La Venus Express come studierà Venere?


La Venus Express è integrata nel razzo vettore Soyuz

Dopo aver visto i tecnici dell'Alenia Spazio di Torino (Italia) lavorare all'assemblaggio delle varie parti della sonda scientifica Venus Express, aver visto i tecnici dell'Intespace di Tolosa (Francia) che effettuavano i test di funzionamento e di simulazione delle stressanti condizioni di lancio, volo e acquisizione dei dati attorno a Venere, ora vedremo il centro utilizzato dall'European Space Agency per l'assemblaggio dell'intero razzo e la sua partenza per lo spazio profondo: il MIK-40 integration building del complesso aerospaziale di Baikonur, situato in una delle ex repubbliche sovietiche: il Kazakhstan. Le varie fotografie mostreranno in sequenza la sonda che viene integrata col terzo stadio Fregat, che viene ruotata orizzontalmente, il mezzo semovente giallo sulla quale è sistemata che la porta attraverso i corridoi del grande capannone del centro spaziale, l'inserimente della sonda e del terzo stadio nell'ogiva e, finalmente, i vari stadi del razzo vettore Soyuz che saranno uniti tra di loro e l'ogiva superiore.
Temporalmente siamo nell'ottobre 2005.

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    La sonda è pronta

I tecnici del cosmodromo di Baikonur (Kazakhstan), il centro impiegato dall'ESA per lanciare la Venus Express, e quelli dell'European Space Agency sono al lavoro all'Upper Composite Integration Facility intorno alla sonda spaziale; è il 12 ottobre del 2005 e la sonda è ormai pronta per una delle ultime integrazioni, quella dentro l'ogiva del razzo vettore. Qui si vede che sta per essere sollevata da un potente argano; il perché lo capirete dalle prossime immagini.
Sotto la sonda, la struttura a cono tronco è il Launch Vehicle Adapter, mentre ai lati della sonda si notano i due pannelli solari ripiegati.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 799 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 2560 x 1704 pixel.

Image credit: ESA

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    La sonda viene posta dentro la "culla"

E' il 12 ottobre 2005 e qui siamo nell'Upper Composite Integration Facility di Baikonur: tra un mese ci sarà il lancio e qui si vede che la sonda spaziale è stata sollevata e sta per venire sistemata dentro la sua "culla" spaziale, che in realtà è l'ultimo lanciatore, il Fregat, che la immetterà in orbita terrestre e un'ora dopo la farà uscire per cominciare il volo verso Venere. L'operazione è delicata, in quanto la Venus Express è completa e un minimo errore potrebbe pregiudicare la missione o, per lo meno, ritardarla di parecchi mesi. Il mezzo semovente giallo che sostiene tutta la struttura porterà l'apparato nel capannone dove si procederà al penultimo assemblaggio: quello dentro l'ogiva di lancio.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 799 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 2560 x 1704 pixel.

Image credit: ESA

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    La sonda viene inclinata

La Venus Express è stata sistemata sopra l'ultimo vettore, saldamente ancorata ad esso ed ora i tecnici stanno inclinando tutta la struttura per ruotarla orizzontamente. L'operazione serve per procedere all'ultimo assemblaggio, l'inserimento della sonda dentro l'ogiva di lancio. Il mezzo semovente giallo porterà tutto l'apparato dentro il capannone dove si effettuerà il penultimo assemblaggio.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 799 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 2560 x 1704 pixel.

Image credit: ESA

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    I pannelli solari

La sonda, sistemata sopra l'ultimo vettore Fregat e saldamente ancorata ad esso, è stata ruotata orizzontalmente e sta per venire portata nel capannone dove sarà unita al razzo vettore. In primo piano qui è mostrato uno dei due pannelli solari completamente ritratti. Una volta che la sonda si troverà sulla traiettoria per il pianeta Venere, i due pannelli solari saranno completamente srotolati per fornire l'energia elettrica che farà funzionare i sistemi di bordo.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 900 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 3072 x 2304 pixel.

Image credit: ESA

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    La sonda viene portata all'ogiva

Il mezzo semovente giallo visto nelle precedenti immagini sta portato il terzo stadio Fregat e la sonda interplanetaria Venus Express, saldamente ancorata ad esso, attraverso i corridoi del grande capannone nel complesso aerospaziale di Baikonur. Essi verranno inseriti nell'ogiva del carico (pagante) e finalmente uniti al razzo vettore Soyuz.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 1144 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 2237 x 2132 pixel.

Image credit: ESA

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    La sonda viene inserita nell'ogiva di lancio

Siamo quasi giunti al momento finale: il mezzo semovente giallo ha portato qui tutto l'apparato visto nelle immagini precedenti, la Venus Express sistemata sopra l'ultimo vettore Fregat e saldamente ancorata ad esso, ed ora i tecnici la stanno inserendo con precisione dentro l'ogiva di lancio. Quest'ultima sarà chiusa saldamente e il pezzo contenente la sonda interplanetaria potrà finalmente venire unito al resto del razzo. La parte superiore dell'ogiva è sistema su un mezzo che corre su un binario; spostando i vari stadi del razzo sul binario si procederà a fissarli tra di loro (come si vedrà nelle immagini successive).

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 799 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 2560 x 1704 pixel.

Image credit: ESA

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    L'ogiva è chiusa

La Venus Express e il terzo stadio Fregat sono stati sistemati dentro l'ogiva, e questa è stata già unita al razzo del secondo stadio. Sul binario, a sinistra, si vede già il primo stadio del razzo Soyuz. La fotografia è stata presa con un fish-eye.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 800 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 2500 x 1667 pixel.

Image credit: ESA

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    Il primo stadio della Soyuz

Questa fotografia fa coppia con la precedente, in quanto qui si vede il primo stadio del razzo vettore Soyuz, che sarà presto unito agli altri due stadi per formare il razzo completo. La Venus Express e il terzo stadio Fregat (sistemati dentro l'ogiva) sono visibili sul binario, in fondo al capannone. Si noti la peculiare ingegneristica di questo primo stadio: in realtà sono 5 razzi separati che operano in spinta, ognuno di essi dotato di quattro ugelli di scarico principali e di due ugelli secondari (presumo per le variazioni di direzione dell'assetto, cioé per effettuare i cambiamenti di direzione in volo).

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 800 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 2500 x 1667 pixel.

Image credit: ESA

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    L'integrazione finale del razzo

Questa fotografia completa le due precedenti, in quanto qui si vedono uniti tutti gli stadi del razzo vettore Soyuz e il carico pagante (la Venus Express dentro l'ogiva alla sommità del razzo). La fotografia ha una prospettiva piuttosto "schiacciata", in quanto sembra che il capannone (MIK-40 integration building) sia abbastanza piccolo; invece è un effetto della prospettiva, basta guardare le altre immagini per rendersi conto di quanto sia grande il razzo. E' il 4 novembre 2005.
Nel pomeriggio dell'ultimo giorno dentro questo complesso sono state collegate elettricamente al circuito interno le batterie di bordo. L'installazione degli "ARM plugs" sugli "skin-connector bracket" esterni della navicella spaziale permette l'accesso ai sistemi del carico pagante (la Venus Express). La navicella, inclusi il dispositivo di distruzione (se qualcosa nel lancio dovesse andare storta) e il sistema di propulsione, è ora perfettamente funzionante e pronta per il lancio. Da adesso essa non è più fisicamente accessibile a nessuno, in quanto è sigillata. Tutte le parti coinvolte nella missione (navicella, lanciatore Soyuz, stadio superiore Fregat, perimetro di sicurezza, operazioni alla rampa, meteo, ecc.) hanno confermato la loro operatività, e il rollout (portare fuori il razzo) dall'hangar e la sua installazione sulla rampa di lancio n° 6 sono autorizzati a cominciare la procedura alle ore 07:30 locali del giorno seguente.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 799 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 2560 x 1704 pixel.

Image credit: ESA

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    Il razzo sta uscendo dall'hangar

Il razzo vettore Soyuz (con il terzo stadio Fregat e la Venus Express dentro l'ogiva alla sommità del razzo) sono pronti per il trasporto alla rampa di lancio del cosmodromo di Baikonur. Dopo l'assemblaggio dei tre stadi il razzo è ancora orizzontale, posizionato sul TEW (Transport & Erector Wagon), provvisto d'un particolare equipaggiamento d'aria condizionata per il controllo delle condizioni climatiche della sonda (aria estremamente pulita e temperatura adeguata per non provocarle uno shock termico durante l'entrata in orbita). L'uscita dal MIK-40 integration building (il locale dov'è avvenuto l'assemblaggio del razzo) sarà compito d'un potente locomotore diesel, il quale lo dovrà spostare di parecchie centinaia di metri sino alla rampa. Ormai tutto è pronto e manca solo il via al roll-out (NdT: il trasporto alla rampa). E' il 5 novembre 2005 e sono 07:30 di tempo locale, appena mezzora prima che il sole sorga.

Cliccando l'immagine l'aprirete a 1200 x 799 pixel. L'immagine originale dell'ESA ha una dimensione di 2560 x 1704 pixel.

Image credit: ESA


01) La missione Venus Express
02) L'assemblaggio della Venus Express
03) I test della Venus Express presso l'Interspace
04) La Venus Express viene portata a Baikonur
05) Ulteriori test sulla Venus Express a Baikonur
06) La Venus Express è integrata nel razzo vettore Soyuz
07) La prima stazione di spazio profondo dell'ESA
08) Il cosmodromo di Baikonur
09) La partenza della Venus Express
10) La Venus Express come studierà Venere?


Per la realizzazione di queste pagine devo ringraziare l'ESA-European Spec Agency per la notevole mole di materiale che ha fornito nel suo bellissimo sito internet (http://www.esa.int), i vari centri dove è stata costruita, integrata e testata la strumentazione della Venus Express (come Alenia Spazio di Torino, Intespace di Toulouse), il centro di controllo ESOC di Darmstadt, il cosmodromo di Baikonur in

Per approfondire l'argomento consiglio di leggere le seguenti pagine o visionare i seguenti video:
Per saperne di più sulla Venus Express (ESA)
Il razzo russo Souyz

Masters of orbital trajectories (ESA-7 novembre 2005)
Venus Express team in launch countdown (ESA-7 novembre 2005)
Launch in detail of Venus Express (ESA-8 novembre 2005)
Listening for Venus Express (ESA-8 novembre 2005)
Venus Express performs flawlessly, LEOP complete (ESA-11 novembre 2005)
Signal receipt marks Cebreros operational fitness (ESA-23 novembre 2005)
Venus Express commissioning continues successfully (ESA-28 novembre 2005)
da cui ho tratto e tradotto liberamente alcune parti che potete leggere in questa pagina.

Venus Express in tempo reale
La missione Venus Express
Liftoff Venus Express (Video 17m 16s; 36,1 MB; Quick Time)
Liftoff Venus Express (Video 17m 16s; 36,1 MB; Windows Media Player)
Le missioni dell'ESA
ESA Television
I lanciatori dell'ESA (razzi vettori)

Euronews (in italiano)
NASA Television


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Pagina caricata in rete 3 febbraio 2006; ultimo aggiornamento (11°): 13 febbraio 2006