NOTIZIARIO

ANNO VII - NUMERO 22
3° TRIMESTRE 1999


ECLISSE DI SOLE VISTA DA SEEWALCHEN, SALISBURGO.

Anche quest'anno Paola, Marco, Marzia, Fabrizio, Daniela ed io abbiamo trascorso una settimana a Emberger Alm, in Carinzia, per il "campo estivo".

Questa volta, però, oltre che a fare delle osservazioni notturne, c'era il grande desiderio di vedere l'ultima eclisse del "millennio", che sarebbe stata totale nella vicina Salisburgo.

Già da domenica 8 agosto, giornata d'arrivo, abbiamo notato qualcosa di diverso rispetto all'anno precedente: la gente che affollava l'albergo era quasi totalmente costituita da italiani tutti giunti per l'evento che a giorni avrebbe interessato l'Austria.

Abbiamo avuto modo, così di conoscere e stringere amicizie con astrofili venuti da molte parti d'Italia: erano sardi, romani, piemontesi, emiliani e veneti e subito con tutti loro si è trascorso il tempo a conversare di astronomia e chiaramente dell'eclissi di sole dell'11 agosto.

La mattina del 10 c'era molta tensione nell'aria; gruppi si erano costituiti spontaneamente per discutere dove andare ad assistere e come riprendere l'eclisse del giorno dopo.

Durante tutta la giornata abbiamo scaricato da Internet, con una cadenza quasi oraria, le foto del satellite meteo che riprendeva l'Europa; tutti ci siamo improvvisati meteorologi provetti e guardavamo con apprensione l'evolversi delle strutture di nuvole che c'erano sopra l'Europa centrale.

C'era inoltre la paura di trovare traffico durante il tragitto che ci avrebbe portato dall'albergo fino alla zona prescelta.
Dopo interminabili discussioni abbiamo deciso di alzarci alle 4 di mattina per poi partire insieme alle 5.

Alla sera la tensione tra tutti noi era palpabile: non si vedeva l'ora che arrivasse l'indomani.
Le poche ore di sonno, comunque, non sono state sfruttate a pieno; la maggior parte di noi non è riuscito a dormire, anche perché verso mattina un violento temporale si è abbattuto sulla zona dell'albergo svegliandoci tutti e provocandoci una forte angoscia.

Alle 4 del mattino ci siamo ritrovati per fare una veloce colazione; sembravamo degli zombies, viste le poche ore di sonno, e cercavamo di svegliarci ingurgitando quantità "industriali" di caffè.

La cartina meteo delle 4 rilevava una formazione nuvolosa giusto sopra tutta l'Austria, ma osservando le precedenti, davano l'idea che si sarebbe spostata verso levante, per cui si è deciso di raggiungere ugualmente la località prescelta: Seewalchen sulla riva di un lago, ad est di Salisburgo.

Alle 4.20, circa, Francesco ha telefonato dalla sua postazione nelle vicinanze di Graz, per sapere quale erano le previsioni e cosa avremmo fatto.
Noi abbiamo deciso di andare verso Salisburgo, mentre il grosso del C.AS.T. si sarebbe spostato a nord di Graz, sperando che almeno uno dei due gruppi avrebbe avuto la possibilità di riprendere l'eclisse.

Alle 5.20 il numeroso gruppo presente a Greifenburg si è riunito per partire assieme; abbiamo così costituito un "serpentone" di una trentina di auto, che si snodava per la lunghezza di qualche chilometro lungo la strada.
Il cielo alla partenza era coperto, ma dava l'impressione che a ovest si stesse aprendo, per cui siamo partiti molto fiduciosi.

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Seewalch: tutti pronti con gli strumenti.

Nelle vicinanze di Salisburgo, però, ci aspettava un violento acquazzone e l'umore di tutti è precipitato.
Arrivati in città il cielo era coperto per due terzi, ma presentava grossi squarci di sereno.

Giunti però al posto prescelto, il cielo purtroppo risultava totalmente coperto.
Abbiamo parcheggiato le auto a ridosso di un vastissimo prato, nelle immediate vicinanze di un ristorante.

Siamo arrivati alle 9.30, per cui mancavano circa 2 ore prima di avere il primo contatto ma, viste le condizioni meteo, la speranza era sempre più fievole.
Alle 10 un violento rovescio di pioggia si è abbattuto sulla nostra postazione ed un forte senso di sgomento ha percorso tutto il gruppo.

Dopo un'altra mezz'ora, invece, il cielo si è aperto ed i più arditi hanno incominciato a montare gli strumenti, sempre con un occhio attento alle nuvole e pronti a coprirli con sacchi impermeabili.

Alle 11 e 20, circa, è iniziato il primo contatto; le nuvole andavano e venivano, ma si sempre in un'apertura.
L'eclisse avanzava di minuto in minuto, ma il tempo continuava a fare le bizze, così abbiamo deciso di contattare gli amici presenti a nord di Graz ed altri che erano a Monaco.

I primi ci hanno comunicato che anche da loro il tempo non era stabile ed i secondi erano, addirittura, sotto la pioggia, per cui abbiamo deciso, stoicamente, di rimanere dov'eravamo e ognuno di noi ha incominciato a pregare perché venisse il sereno.

Trenta minuti prima della fase di totalità un'enorme nuvola si è frapposta tra noi e il Sole, ma per fortuna è passata in fretta.
Venti minuti prima la temperatura si era già abbassata; dieci minuti prima una luce irreale ci illuminava, una leggera brezza si era levata e stormi di uccelli volavano disordinatamente come se non sapessero cosa fare per quell'improvviso buio che stava arrivando.

Negli ultimi minuti il calo di luce è stato impressionante e nel momento della totalità la luce si è ridotta come se fossimo ad un crepuscolo molto avanzato.
Un fenomeno straordinario stava avvenendo nel Cielo: il Sole era scomparso, totalmente oscurato dalla Luna, ma questo spettacolo, dalla nostra postazione, era rovinato per il passaggio di una nuvola che non ci ha permesso di osservare la corona solare in tutto il suo fulgore, ma solo nelle sue parti più interne.

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Seewalch: tutti col naso all'insù durante la totalità.

Comunque l'emozione di tutti era grandissima ! Stavamo assistendo ad uno spettacolo unico e bellissimo: vedere il sole oscurato, le stelle, il cielo buio ed un tramonto su tutti i 360° intorno a noi.
E' qualcosa che bisogna provare, non si riesce pienamente a descrivere.

Quei due minuti e venti secondi sono volati in un attimo; tutti erano presi a fotografare ed ad osservare il fenomeno.
Alla fine, quando si è visto uno spicchio di Sole riapparire, un boato di fischi, urla e battiti di mani si è sollevato da tutti noi.
Abbiamo continuato a seguire il fenomeno fino alle 15 circa.

Ci sentivamo totalmente spossati, la tensione accumulata fin dal giorno precedente era sparita e rimanevamo come svuotati e con la testa "leggera".
Tutti eravamo contenti di avere visto questo stupendo fenomeno, ma ci era rimasto l'amaro in bocca per non essere riusciti ad ammirarlo totalmente a causa delle nuvole, che ci avevano disturbati.

Ritornati in albergo ci siamo dedicati subito a rivedere i filmati della giornata, riprovando di nuovo una grande emozione.
Verso le 20.00 è rientrato un gruppo che, rispetto a noi, si era fermato un paio di chilometri più avanti e loro erano riusciti a vedere l'eclissi in tutta la sua bellezza!!!
Lo sconforto per avere mancato per così poco un così bello spettacolo è aumentato ancora di più, ma dopo aver "annegato" il dispiacere brindando con dell'ottimo prosecco, offerto da un socio di Treviso, abbiamo incominciato subito a discutere con gli altri amici di come si sarebbe potuto organizzare una spedizione nel sud dell'Africa, per poter vedere l'eclisse del 2001 che durerà ben 5 minuti.

In poco tempo abbiamo tracciato a grandi linee il programma e ci siamo scambiati gli indirizzi per tenerci in contatto per poter organizzare il viaggio.
L'eclisse di quest'anno ci ha lasciato l'amaro in bocca, ma siamo ritornati dall'Austria con la forte determinazione di riuscire a vedere l'eclisse del 2001, costi quello che costi.

Il Presidente del Circolo
Rolando Ligustri

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Copyright © 1999 by Rolando Ligustri (testo originale) e Lucio Furlanetto (adattamento web)

Pagina caricata in rete: 12 settembre 1999; ultimo aggiornamento: 6 maggio 2001