2005

Un po' di fotografie


17/06/2005: Luna in Piazza di Lignano Sabbiadoro (Ud)
30/06/2005: Una notte in osservatorio a Talmassons (Ud)
02/07/2005: Serata osservativa sul Monte Matajur (Ud)
15/07/2005: Luna in Piazza a Zellina di San Giorgio di Nogaro (Ud)
31/07/2005: Avostanis a Villacaccia di Lestizza (Ud)


Luna in Piazza del 17/06/2005 a Lignano Sabbiadoro (Ud)

1) Si montano i telescopi: 71 KB

Giunti sul viale della chiesa di San Giovanni Bosco a Lignano Sabbiadoro (Ud), i nostri soci hanno preso posizione e cominciato a montare gli rispettivi strumenti, divisi nelle due categorie delle ottiche astronomiche: rifrattori e riflettori, questi ultimi sino a un diametro di 300 mm.
Qui sopra notiamo che il socio Matteo Mellone di Cervignano del Friuli (Ud) ha terminato di assemblare lo strumento molto prima che giungesse il tramonto civile, con mezzora d'anticipo sull'ora d'inizio della manifestazione. Con lui sta parlando Rubes Turchetti di Pavia di Udine, laureato in astronomia presso l'Università di Padova (la cui tesi di laurea è disponibile in questo sito), mentre più in dietro si sono posizionati Alessandro Di Giusto, Rolando Ligustri di Latisana (Ud), Mauro Zorzenon di Cervignano del Friuli (Ud). In fondo è visibile lo schermo sul quale il proiettore mostrerà la luna ripresa con la webcam da Marco Russiani di Campolongo al Torre (Ud) e in seguito Lucio Furlanetto di Palmanova (Ud), cioé io, presenterà le novità nel sito internet del CAST e le ultime novità in astronomia e astronautica.

Fotografia di Paolo Beltrame

2) La gente inizia a raccogliersi: 73 KB

Al sopraggiungere del buio, indicativamente alle 21:45 TL, già alcune centinaia di persone affollavano l'area occupata dai telescopi o si erano seduti per assistere alle due lezioni astronomiche (vedi la nota sopra). Il pubblico che partecipa è sempre variegato: famiglie italiane e straniere, coppie di fidanzati, persone singole, tutti accomunati dalla curiosità per l'astronomia e la scienza in generale.

Fotografia di Paolo Beltrame

3) La luna ripresa con la webcam: 87 KB

Marco Russiani sta illustrando le principalei formazioni visibili sulla superficie lunare, facendo il confronto tra l'immagine in diretta presa con la sua webcam e un buon atlante lunare richiamato dal software presente nel suo computer portatile. Successivamente alla sua esposizione, io ho presentatao le ultime ricerche fatte e le immagini prese dal CAST-Circolo AStrofili Talmassons, nei settori della planetologia (pianeti, luna, occultazioni e transiti), solare (macchie solari e fotosfera), cometario, meteorico e deep sky (stelle, ammassi, nebulose, galassie, ammassi di galassie): solo l'illustrazione veloce delle nostre novità ha occupato 68 minuti! Di seguito ho presentato le ultime news della NASA e ESA con le sonde Cassini e Huygens (Saturno e Titano), Mars Express e i rover americani Spirit e Opportunity (che proseguono l'esplorazione della superficie del pianeta rosso).

Fotografia di Paolo Beltrame

4) Rolando al telescopio: 135KB

Sorridente più che mai, il nostro presidente Rolando Ligustri posa davanti al suo rifrattore apocromatico Vixen da 114 mm di diametro: la serata si preaanuncia buona, la gente continua ad affluire presso il viale della chiesa di San Giovanni Bosco e tutti i soci sono ormai col telescopio montato, mentre il vostro webmaster, cioé io, ero già davanti al computer e al grande schermo per mostrare le ultime novità astronomiche.
Alla sinistra di Ligustri c'é il socio Rubes Turchetti, che tiene il suo telescopio in macchina come riserva, e alla sua destra la moglie di Ligustri, Paola Brunato, anch'ella socia, conversa col responsabile del comune di Lignano Sabbiadoro.

Fotografia di Alessandro Di Giusto

5) Francesco e la mamma: 100 KB

Una delle colonne portanti dell'associazione è Francesco Scarpa residente proprio a Lignano Sabbiadoro, che qui stava spiegando il funzionamento del suo telescopio (un rifrattore apocromatico Astro-Physics da 106 mm di diametro) e del perché nelle città non si vedono molti oggetti astronomici a causa dell' inquinamento luminoso. A tal riguardo avevamo preparato un opuscolo informativo da dare a chi ne fosse stato interessato, che Francesco sta mostrando.
A destra nell'immagine si nota, un po' seminascosta, la signora Scarpa, la mamma di Francesco, che ci viene a salutare ogni anno (questa è la decima edizione del Luna in Piazza a Lignano Sabbiadoro). Di spalle, con la camicia a righe, c'è un altro socio, Agostino Malisani di Bertiolo, che ha posizionato il telescopio dietro di lui.

Fotografia di Alessandro Di Giusto

6) Matteo col pubblico: 123 KB

Una delle prerogative del giovane socio Matteo Mellone è che si "cucca" tutte le ragazze giovani, che vanno sempre da lui; pertanto il suo telescopio (un Celestron da 11 pollici di diametro, cioé circa 279 mm) è sempre circondato da belle ragazze per tutta la notte. Ah la gioventù!

Fotografia di Alessandro Di Giusto


La notte del 30/06/2005 in osservatorio a Talmassons (Ud)

8) : 60 KB

Le notti in osservatorio molto spesso trascorrono velocemente, specialmente quando c'è tanto lavoro da fare, ma in ogni caso talvolta bisogna attendere che l'oggetto astronomico si alzi sufficientemente sull'orizzonte e sia quindi riprendibile senza grande interferenza da parte della sezione di atmosfera più bassa e densa. Qui il socio Fabrizio Romanello sorride mentre si trova al computer in attesa che si possa cominciare la ripresa dell'oggetto.

Fotografia di Virginio Savani

9) : 45 KB

Assieme a Fabrizio Romanello quella notte c'erano altri due soci: Daniele Da Rio, visibile alla sua destra, e Virginio Savani (il direttore dell'osservatorio) che ha scattato le cinque immagini di questo blocco mediante la videocamenra del suo cellulare.

Fotografia di Virginio Savani

10) : 42 KB

Una volta che il piano della serata è stato deciso, esso deve venire confermato dalle condizioni meteorologiche presenti in quel momento, e quindi, in base ad esse, si stila lascaletta degli oggetti da inquadrare col ccd (o la webcam se pianeti o satelliti). Fabrizio Romanello e Daniele Da Rio hanno cominciato a riprendere i singoli frames dell'oggetto, in questo caso una cometa, e il programma di gestione del CCD sta acquisendo automaticamente i frames: solitamente sono alcune decine per ciascun oggetto inquadrato.

Fotografia di Virginio Savani

7) : 51 KB

I soci "operativi" sono sì astrofili "tutti d'un pezzo" ma, quando lo stomaco reclama la cena, è ora di mandar giù qualcosa: di solito è una gustosissima pizza appena fatta alla "Fenice" di Talmassons e in questo caso Daniele Da Rio l'ha gustata tutta. Un sorso d'una nota bibita americana calmerà la sete.

Fotografia di Virginio Savani

11) : 80 KB

Durante le serate in osservatorio spesso gli oggetti sono più d'uno e qui Fabrizio Romanello e Daniele Da Rio stanno discutendo su come riprendere un'altra cometa, visibile nella sua schematizzazione del programma Guide sul monitor del computer. La luce rossa serve per non sensibilizzare troppo la vista di chi si reca sù in cupola per regolare qualcosa o controllare dal vivo il puntamento dell'oggetto, dato che costui deve operare in un ambiente pressoché buio.
La chioma della cometa è dentro il quadrato più grande, quello indicato col dito da Da Rio, corrispondente all'area ripresa dal CCD, mentre la sua coda ne esce perché troppo lunga. Il piccolo quadrato sopra corrisponde all'area dell'autoguida, dentro la quale ci dev'essere una stella sufficientemente luminosa perché il sistema insegua automaticamente con piccolo errore. Se si vuole riprendere anche un'altra parte dell'oggetto, ad esempio la coda di una cometa, si deve spostare un po' il puntamento del telescopio perché il quadrato grande racchiuda dentro di sè questa parte. Allora il numero delle singole pose (frames) cresce a dismisura, in quanto si deve riprendere sia in luminanza sia in crominanza (col filtro rosso, col filtro verde e col filtro blu), e questo per ogni area inquadrata! Certe volte serve quasi una notte intera solo per riprendere una debole galassia o quasar.

Fotografia di Virginio Savani


Notte sul Monte Matajur del 02/07/2005

12) Francesco davanti al suo telescopio: 55 KB

Ci sono varie tipologie di persone che hanno un'attività hobbistica: parzialmente interessate, moderatamente interessate, fortemente interessate, appassionate del proprio hobby, innammorate del proprio hobby.
Nel CAST ci sono varie persone fortemente appassionate o innammorate dell'astronomia, e fra i quali ci sono anch'io..., ma ben poche sono veramente innammorate di essa come il nostro socio Francesco Scarpa di Lignano Sabbiadoro (Ud). Quasi tutti migliorano la propria attrezzatura iniziale, quando decidono di diventare astrofili attivi e cominciano a osservare il cielo, a riprenderlo fotograficamente o addirittura a farne ricerca, e molti curano l'attrezzatura come se fossero gli strumenti del proprio lavoro. Ma il caso di Francesco è particolare: è uno dei pochissimi che, oltre alla proverbiale competenza astronomica, ha pure la competenza meccanico-tecnica per autocostruirsela! Scarpa cercava una montatura che sostenesse degnamente i propri strumenti, che non si flettesse sotto il loro peso (piuttosto ingente se montati contemporaneamente), che li muovesse tutti senza "trascinarli", cioé spostando l'intero blocco con un movimento dolce e costante, senza la minima vibrazione, senza che il movimento dipendesse dalla declinazione dell'oggetto, senza che una normale raffica di vento li turbasse.
E nell'immagine qui sopra notiamo che il socio Francesco Scarpa posa sorridente: ha da alcune ore terminato di assemblare lo strumento e ed è l'unico che stia proseguendo le sue fotografie, nosostante che tutti gli altri soci guardassero sconsolati un cielo stupendo senza riuscire a combinare nulla! Il problema si chiamava vento, il quale soffiava a raffiche di 80 km/h, talmente forti da riuscire a spostare un telescopio dobson da 40 cm di diametro come quello di Paolo Beltrame!!! Figuriamoci che cosa potevano inseguire gli strumenti più piccoli...

Fotografia di Matteo Mellone

13) La montatura del telescopio di Scarpa: 38 KB

Ecco come si presenta la montatura di Francesco Scarpa vista da vicino; non c'è che una cosa da dire: da' veramente un'impressione di solidità e stabilità! Dopo avere autocostruito la colonna di sostegno del motore di rotazione e degli assi del telescopio, della barra di ancoraggio delle macchine fotografiche e degli altri accessori, in alcuni casi Scarpa preferisce però utilizzare un solido treppiede per aumentare la stabilità del sistema, come in questo caso. Artigiani sopraffini come Francesco sono preziosissimi in un'associazione come la nostra, che spesso deve fare modifiche a raccordi o sostegni standard che non si adattano perfettamente a due componenti di marche diverse o autocostruiti. Oltre all'immagine di Scarpa visibil più sopra, durante il Luna in Piazza di Lignano Sabbiadoro, potete vedere il nostro socio durante la spedizioen dell'eclisse totale di sole dell'11 agosto 1999 a Langenwang in Austria.

Fotografia di Matteo Mellone

14) Autocostruzione: 47 KB

In tantissimi casi una persona non ha la disponibilità economica per comprarsi montature e telescopi "pazzeschi" come quelli di cui dispongono alcuni dei nostri soci e vari astrofili italiani (per non parlare degli astrofili americani!) Ecco allora che, se si vuole a tutti i costi immortalare un oggetto astronomico, si aguzza la fantasia e si utilizzano sistemi sì non ortodossi, ma lo stesso efficaci. Ad esempio a un newton in proiezione dell'oculare "in qualche modo" si applica una scatoletta sagomata opportunamente, la quale contiene il proprio telefono cellulare con videocamera (con sensore ccd da 1,2 Mpixel) e si fotografa così! Il bello è che, una volta regolata bene la messa a fuoco dell'oculare, per la sua risoluzione le immagini non solo niente male... Ah, l'ingegno italico.
Complimenti alla socia Daniela per la soluzione fantasiosa.


Luna in Piazza del 15/07/2005 a Zellina di San Giorgio di Nogaro (Ud)

15) Le prime file di Zellina: 129 KB

Venerdì 15 luglio 2005 abbiamo tenuto il secondo Luna in Piazza dell'anno, stavolta a Zellina di San Giorgio di Nogaro (Ud). Nell'immagine mi si vede al computer mentre mostro al pubblico le novità astronomiche dell'anno, a partire dai risultati della missione Deep Impact, che ha avuto il clou la mattina del 4 luglio. Nel frattempo i alcuni soci (Rolando Ligustri, Giovanni Giusto e Matteo Mellone) avevano preso posizione e già montato i rispettivi strumenti, divisi nelle due categorie delle ottiche astronomiche: rifrattori e riflettori, questi ultimi sino a un diametro di 300 mm. La serata è cominciata alle 21:30 T.L., con parecchie nuvole che oscuravano la Luna e Giove, ma il pubblico ha seguito con interesse la cronistoria della missione Deep Impact, l'esposizione sulle comete e le loro peculiarità di Ligustri e ha visto un primo blocco delle più belle immagini astronomiche prese dai soci del CAST. In seguito, rendendosi visibile la Luna è cominciata la parte osservativa, con soggetti il nostro satellite, Giove, M13, M51, M81, M82, varie stelle doppie, ecc è proseguita sino alle 00:30, quando l'accenno di pioggia ci ha costretti a smontare tutta l'attrezzatura.
Nella fotografia, presa da una distanza sufficiente per abbracciare l'arco formato dalle prime file ma troppo grande perché il flash illuminasse tutti, potete vedere le prime tre file del pubblico che seguiva la mia esposizione degli eventi che hanno caratterizzato l'annata astronomia (e che sono stati parecchi).

Un ringraziamento particolare va a Flavia Tomba, presidente del Circolo Culturale Ricreativo Zellinese, che ha fortemente voluto la serata per ampliare l'offerta culturale della piccola ma molto attiva associazione.

Fotografia di Rolando Ligustri


Serata di Avostanis del 31/07/2005 a Villacaccia di Lestizza (Ud)

16) Matteo al telescopio: 107 KB

Sabato 31 luglio 2005 alcuni di noi si sono recati a Villacaccia per fare una serata astronomica assieme ad altre iniziative che avrebbero occupato l'intera notte e la lettura di brani poetici all'alba per illustrare la "creazione del mondo" (denominata "Avostanis"). La curiosa e interessante iniziativa culturale è stata organizzata da "I Colonos", che sovente attira persone presso il loro agriturismo situato a Villacaccia di Lestizza (Ud). Qui sopra vediamo alcuni dei presenti alle 3:30 presso il telescopio di Alessandro Di Giusto, che assieme a Matteo Mellone, Daniele Da Rio e Fabrizio Romanello, ha fornito il telescopi per l'osservazione del pubblico.


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Pagina caricata in rete: 22 giugno 2005; ultimo aggiornamento (6º): 8 marzo 2006