Dopo la visita al Capo di Buona Speranza, il 25 giugno 2001 ci recammo a pranzo presso un ristorante su barca nella base della marina militare sudafricana. Curiosamente al mattino, percorrendo la strada panoramica della penisola per giungere al Capo, avvistammo uno dei tre sommergibili che stanziano in questa base, il quale stava navigando in emersione a un paio di chilometri dalla costa.
Nel primo pomeriggio visitammo un altro parco, stavolta nella parte est del Capo, collegato ad alcune isole dove vive una particolare specie di pinguini, di piccola taglia ma molto vivaci e dinamici. Sono animali abituati a condizioni climatiche meno severe che non i loro "cugini" dell'Antartide, ma che tranquillamente si tuffano in queste acque molto fredde per pescare.

L'immagine sopra, fattami dall'amico Giuseppe Trippi dopo un improvviso acquazzone, mi ritrae ancora "bagnato come un pinguino"...! L'unico indumento presentabile, perchè si era asciugato per primo, è il mitico cappellino che il Messaggero Veneto mi aveva regalato un paio di mesi prima (ma solo perché sono un edicolante...)
P.S.: la nostra guida ha affermato che "erano almeno otto anni che non pioveva quando lei portava lì le comitive..." E dovevo arrivare proprio io per beccarmi l'acquazzone?

L'immagine ha una dimensione di 587 x 377 pixel; è a 16,7 milioni di colori ed è compressa a 49 KB.