Stavolta Franco Pegolo ha ripreso una zona che stavamo sorvolando a nord di Johannesburg, circa cinque minuti prima dell'atterraggio del Boeing 747 all'aeroporto internazionale di Johannesburg. I dettagli a terra sono già ben visibili e quindi, anche se non ricordo il punto preciso di dove ci trovassimo, indicano senza dubbio che eravamo prossimi a toccare terra. La terra rossa è tipica dell'area dell'altopiano dove si trova la più grande città del paese più meridionale dell'Africa; si trova fra i 1600 e i 1700 metri sul livello del mare ed è in gran parte desolatamente senza alberi. A quanto ricordo dalle spiegazioni della nostra guida, praticamente tutti gli alberi che ora si trovano sull'altipiano sono stati portati da altre zone e ivi piantumati per creare un habitat migliore per gli animali e l'uomo. Da decenni si procede in questo senso, creando anche laghi più o meno grandi che fungano da serbatoio d'acqua dolce per piante e animali. Uno di questi lo si vede parzialmente a sinistra nella fotografia.
Come accennato nella pagina della partenza dall'aeroporto di Francoforte ci attendeva una sorpresa: dai 36 e passa gradi di temperatura presenti a Venezia con un'umidità altissima, e quasi simili Francoforte, scendendo dall'aereo trovammo una temperatura "frizzante" di sei (sì 6) gradi centigradi!!! Il giorno seguente sarebbe stato il primo giorno d'inverno e a 1700 metri sul livello del mare fa freddo di prima mattina! Lo sapevamo, ma tutti i giacconi potevano stare (ovviamente) solo nei bagagli, cioé nella stiva dell'aereo... Che freddo!

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