(29075) 1950 DA:
impatto nel 2880?

di Claudio Elidoro

Il lato spiacevole della faccenda è che questa volta l’asteroide cattivo esiste davvero: si chiama 1950 DA e l’orbita che percorre intorno al Sole incrocia pericolosamente quella della Terra.  Purtroppo i due oggetti celesti hanno in calendario un incontro estremamente ravvicinato, che potrebbe anche comportare un rovinoso tamponamento cosmico.
Ma c'è anche un lato buono ed è che questo appuntamento è fissato per il 16 marzo 2880.

Decisamente presto preoccuparsene ora, è vero, ma per i nipoti dei nostri pronipoti potrebbe diventare una autentica emergenza.
Ad occuparsi dello studio dettagliato del futuro di 1950 DA ci ha pensato un team di scienziati di primo piano, coordinati da Jon Giorgini.  Il risultato delle loro fatiche è stato pubblicato sul numero di Science del 5 aprile scorso.
Si è trattato di un lavoro notevole che ha visto l’attiva collaborazione di diversi istituti di ricerca: il J.P.L. (Jet Propulsion Laboratory) di Pasadena, la Washington State University, l’Osservatorio di Arecibo (Portorico), il Lick Observatory ed il California Institute of Technology.

Il risultato più appariscente proposto dal team di ricercatori è che la probabilità di impatto con la Terra è compresa tra lo zero (assenza di impatto) e lo 0,33% (una probabilità su 300), ma questo valore potrebbe aumentare o diminuire con l’approfondirsi delle nostre conoscenze di 1950 DA.
Il punto dolente che emerge dallo studio è che le nostre previsioni ed i calcoli relativi a futuri possibili rischi di impatto di asteroidi con il nostro pianeta sono profondamente collegati alle conoscenze delle caratteristiche fisiche del potenziale proiettile.
Il ruolo giocato dai parametri fisici dell’asteroide è fondamentale per studiarne il comportamento dinamico sul lungo periodo: l’impossibilità, cioè, di determinare con certezza cosa avverrà nel 2880 dipende strettamente dalla nostra limitata conoscenza di 1950 DA.

Che fare, allora?
La domanda non solo è legittima e doverosa, ma è anche estremamente stringente. E l’unica risposta sensata non può che essere questa: assolutamente nulla.
E’ però indispensabile mantenere l’asteroide nella lista dei "sorvegliati speciali", cercando di acquisire il maggior numero possibile di informazioni sul suo conto. Se, poi, l’eventualità dell’impatto dovesse essere spiacevolmente confermata, ci penserebbero i nipoti dei nostri pronipoti a predisporre un piano di difesa sfruttando al meglio le informazioni raccolte ed i sofisticati marchingegni della loro tecnologia.

Il tempo, almeno in questo caso, proprio non ci manca.

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