2001 OG108: il più grosso di tutti?
Individuato un nuovo asteroide Earth-crosser,
probabilmente il più grande di quelli conosciuti

di  Vanessa Thomas

Negli ultimi dieci anni un'altra tipologia di asteroidi si è aggiunta alla lista degli astronomi.
Chiamati Damocloids dal nome di (5335) Damocles, il primo oggetto di questa classe ad essere scoperto, questi asteroidi hanno orbite ellittiche simili a quelle delle comete di corto-periodo come la cometa Halley e questo fa supporre agli astronomi che si possa davvero trattare di comete ormai "morte".
Recentemente è stato scoperto un nuovo membro di questo strano gruppo astronomico e la sua luminosità suggerisce che potrebbe trattarsi del più grande asteroide Earth-crossing conosciuto.
Provvisoriamente battezzato 2001 OG108, l'oggetto è stato individuato per la prima volta il 28 luglio 2001 da Michael Van Ness, un astronomo del programma di ricerca LONEOS in atto presso il Lowell Observatory in Arizona.  Come gli altri Damocloids, anche 2001 OG108 ha un'orbita molto allungata che, partendo da oltre Urano, lo conduce appena all'interno dell'orbita terrestre.

La particolarità di 2001 OG108 è che si tratta di uno degli asteroidi Earth-crosser più luminosi tra quelli noti finora: secondo Ted Bowell, direttore di LONEOS, tra gli asteroidi che attraversano l'orbita della Terra soltanto altri due oggetti possono competere con la luminosità di 2001 OG108.   Ma (1866) Sisifo e 2000 WF129 hanno entrambi l'orbita contenuta nel Sistema Solare interno ed è dunque improbabile che possano essere intrinsecamente scuri quanto 2001 OG108.
Sulla base della sua luminosità, della distanza alla quale si trova e di un'ipotesi sul valore dell'albedo, Bowell valuta che 2001 OG108 potrebbe avere dimensioni di 15 chilometri.  Dato che la dimensione media dei circa 800 asteroidi Earth-crosser conosciuti è meno di un chilometro, questo oggetto sembrerebbe davvero eccezionalmente grande.

Anche se, nel suo viaggio intorno al Sole lungo 50 anni, 2001 OG108 attraverserà l'orbita della Terra, Bowell assicura che l'asteroide non costituirà un pericolo per i terrestri, almeno non nel prossimo futuro.    Percorrendo l'orbita attuale, questo Damocloid transiterà ad una distanza che non sarà mai inferiore a 45 milioni di chilometri, vale a dire più di 100 volte la distanza Terra-Luna.
Gli astronomi, però, precisano che l'asteroide potrebbe potenzialmente passare entro 160 milioni di chilometri da Giove e la potente azione gravitazionale del pianeta gigante potrebbe indurre variazioni nella sua orbita.

Nel suo viaggio attuale verso il Sistema Solare interno, superata la Fascia Principale degli Asteroidi, 2001 OG108 avrà un incontro ravvicinato con la Terra nell'aprile del 2002. Il suo transito avverrà nei nostri cieli nei pressi della stella Polare e la sua luminosità lo metterà alla portata anche degli strumenti amatoriali. Sarà comunque una grande occasione anche per gli astronomi che cercheranno di scoprire la sua composizione nel tentativo di confermare la sua natura di ex-cometa.

Articolo completo (in inglese) al sito di Astronomy.com:
http://www.astronomy.com/Content/Dynamic/Articles/000/000/000/585wmvek.asp

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