2002 CU11: sorvegliato speciale

di Claudio Elidoro

Questa volta la situazione è un po' più seria del solito.
E mi stupisce molto che non si sia verificato, come in precedenti circostanze, l'assalto precipitoso dei mass media. Colpa di carente informazione d'agenzia o decisione che non si tratti di una notizia degna di attenzione? Non è certamente mio compito rispondere ad una tale domanda. Lascio dunque che si perda nel vento ed entro nello specifico caso di 2002 CU11.

L'oggetto in questione è stato scoperto il 7 febbraio di quest'anno dagli astronomi del programma LINEAR ed appartiene alla classe Apollo, dunque periodicamente incrocia l'orbita del nostro pianeta.  Fin qui nulla di particolarmente allarmante, dato che di oggetti come questo gli astronomi ne conoscono alcune centinaia.
Come sempre avviene in casi simili, si verifica immediatamente se da questi incroci possa sorgere qualche problema per il nostro pianeta: ordinaria amministrazione.
O quasi.

Sfruttando le osservazioni disponibili al 23 marzo (una ottantina) il software di simulazione dell'Università di Pisa incaricato di macinare i dati ha infatti acceso una lucina gialla: le probabilità di impatto non erano nulle e l'oggetto doveva essere considerato di classe 1 nella Scala di Torino.
La collocazione, ovviamente, è provvisoria e rimane valida finchè successive osservazioni non riporteranno a zero il rischio impatto decretando il definitivo cessato allarme.

Per il momento, però, 2002 CU11 occupa il primo posto nella lista nera dei sorvegliati speciali. E le preoccupazioni sono tutt'altro che infondate.
Le dimensioni stimate dell'oggetto vanno da 570 metri a 1,3 km. Questa incertezza dipende dal fatto che il valore è stato ricavato dalla luminosità, ma non sappiamo assolutamente in che misura la superficie di questo oggetto rifletta la luce e ci dobbiamo affidare a dei valori ipotetici.
In realtà ci sono anche molte altre cose che non conosciamo, ad esempio quale possa essere la sua composizione.
Ipotizzando una conformazione carbonacea e considerando una velocità d'impatto di 28,65 km/sec (equivalenti a oltre 103 mila km/ora) si è calcolato che nell'evento verrebbe liberata un'energia di 53 mila Megatons, l'equivalente di 3 milioni e mezzo di ordigni atomici tipo-Hiroshima.

Nei suoi futuri giri intorno al Sole, 2002 CU11 passerà più volte nei pressi della Terra.
Il software di simulazione dell'Università di Pisa ha evidenziato come 9 di questi passaggi possano essere a rischio impatto e, tra questi, particolare pericolosità sembra essere associata al transito del 31 agosto 2049.
Per gli amanti dei numeri aggiungerò che il valore complessivo delle probabilità d'impatto è stimato in una su 9300.

Detto tutto questo non ci resta che aspettare la sirena del cessato allarme.
Sperando che suoni al più presto.

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