2002 MN, per un pelo...

Ancora una volta si deve annotare un passaggio particolarmente ravvicinato di un asteroide, e di nuovo lo si è scoperto soltanto a fatto compiuto.
Venerdì 14 giugno l'asteroide 2002 MN è transitato nei pressi della Terra ad una distanza di poco inferiore a 120 mila km (corrispondente a circa 0,3 distanze lunari): un valore che lo colloca tra i 6 passaggi più ravvicinati mai registrati. L'ultima volta che un oggetto celeste aveva gironzolato così vicino al nostro pianeta era stato nel lontano dicembre 1994.
Il fatto più inquietante, però, è che di questo transito gli astronomi se ne sono accorti solamente alcuni giorni dopo. La scoperta di questo NEO, infatti, risale al 17 giugno ad opera degli scienziati in forza al progetto LINEAR di stanza a Socorro, nel New Mexico.

Grazie alle misure di luminosità gli astronomi hanno ipotizzato per 2002 MN un diametro compreso tra 50 e 120 metri. L'incertezza della stima è dovuta al fatto che ci è sconosciuta la composizione dell'oggetto e perciò ignoriamo il valore dell'albedo, cioè della capacità di riflettere la luce.
Un oggetto di queste dimensioni, anche assumendo il caso più sfavorevole, non sarebbe certamente in grado di innescare un disastro planetario, ma potrebbe comunque combinare notevolissimi guai.

Nel caso a noi più favorevole (dimensioni ridotte e struttura non compatta, di tipo cometario) l'atmosfera potrebbe certamente disinnescare un ordigno di questo tipo rendendo l'incontro assolutamente innocuo, ma rimane sempre il lecito dubbio che l'azione protettiva possa anche fare cilecca.
Non si dimentichi che le stime per l'oggetto responsabile dell'evento di Tunguska parlano di una sessantina di metri di diametro. In quella circostanza furono abbattuti tutti gli alberi per una superficie di oltre 2000 km quadrati.   E analoghe dimensioni aveva pure l'oggetto metallico che lasciò la voragine del Meteor Crater, un buco di oltre un chilometro di diametro nel deserto dell'Arizona...

Nonostante queste terribili possibilità, 2002 MN è stato comunque giudicato troppo piccolo per essere incluso tra gli oggetti potenzialmente pericolosi (PHA - Potentially Hazardous Asteroids) o per essere classificato nella Scala Torino.
Decisione assolutamente corretta, ma che inevitabilmente induce a sperare di non doverci mai ricredere.

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