Ennesimo eccessivo allarme dei mass-media sul pericolo impatto

2002 NT7:
teniamolo d'occhio, ma niente panico

di Claudio Elidoro

E' inevitabile: quando anche le notizie vanno in ferie ogni minimo soffio di vento si trasforma in un uragano.
La notizia è detta in due righe.
Il 9 luglio scorso gli astronomi del programma LINEAR (Nuovo Messico) scoprono un nuovo asteroide, battezzato con la sigla provvisoria 2002 NT7.  L'orbita appare subito piuttosto anomala.  E' molto inclinata (circa 42 gradi) e sembra avvicinarsi pericolosamente all'orbita della Terra.

Già con i primi dati disponibili si comincia a definire meglio l'evoluzione futura dell'oggetto celeste.
Utilizzando una ottantina di osservazioni sembra proprio che ci siano probabilità non nulle che il 1 febbraio 2019 questo proiettile cosmico colpisca la Terra.
La conclusione, presentata sul sito NeoDyS dell'Università di Pisa, rimbalza immediatamente sui media di tutto il mondo, con l'effetto di trasformare una remota (e ancora tutta da confermare) possibilità in matematica certezza.

Orbita di 2002NT7

Schema dell'orbita di 2002 NT7 (fonte NEO-JPL)
Mostra la situazione al 24 luglio, quando l'oggetto
distava 0,711 UA dalla Terra e 1,657 UA dal Sole.

Ciò che rende ancor più appetibile la notizia è che il valore assegnato all'evento nella Scala Palermo è positivo: è la prima volta che ciò accade.
In realtà in questa situazione gioca in maniera determinante il fatto che si tratti di un oggetto molto grande e che la data dell'eventuale impatto sia molto vicina nel tempo.
Ma chi si prende la briga di raccontare questo alla gente?

E' indispensabile, però, fare anche una seconda considerazione: le osservazioni sono ancora troppo scarse per ritenere perfettamente definita la situazione.
Chi segue le mie pagine ha già più volte incontrato questo invito alla prudenza.
Solo dopo aver acquisito alcuni mesi di osservazioni il calcolo dell'orbita diventa affidabile.
Quasi sempre, a dire il vero, bastano solo alcune settimane per escludere ogni rischio.   E la mia opinione è che sarà proprio quello che accadrà anche con 2002NT7.

Nel caso - davvero sfortunato - che io mi sbagliassi, il possibile scontro con 2002NT7 non sarebbe proprio di poco conto.
Le dimensioni dell'asteroide, infatti, sono di un paio di chilometri e la sua velocità di impatto sarebbe di oltre 100 mila km/h.  L'energia che si potrebbe sviluppare nell'evento è stata stimata in 1,2 milioni di Mton: davvero un bel botto!
Ma prima di preoccuparci aspettiamo un po'.
Intanto abbiamo davanti a noi ancora almeno 18 mesi durante i quali 2002NT7 sarà osservabile da Terra e questo ci consentirà di determinare l'orbita in modo estremamente preciso.
Solo allora, se verrà confermato il rischio, sarà il momento di affrontare seriamente il problema.

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