Esplosioni di grandi meteoroidi
rilevate sul'Oceano Pacifico

Durante gli scorsi nove mesi due grandi meteoroidi hanno attraversato l'atmosfera sopra l'Oceano Pacifico.
Lo segnalano i ricercatori del Laboratorio Nazionale di Los Alamos (Dipartimento per l'Energia) indicando che le rilevazioni sono state fatte nel corso della messa a punto di un sistema ad infrasuoni finalizzato alla rilevazione di prove segrete delle armi nucleari.
A centinaia di chilometri di distanza dai punti di ingresso, i ricercatori Rod Whitaker, Doug ReVelle e Peter Brown hanno sentito i due meteoroidi entrare nell'atmosfera - un evento si è verificato il 23 aprile di questo anno e l'altro il 25 agosto 2000.
I meteoroidi erano abbastanza grandi, uno con diametro di quasi due metri e l'altro di oltre tre metri e mezzo.

Il bolide del 23 aprile 2001 si è tuffato nell'atmosfera diverse centinaia di chilometri ad ovest della regione messicana settentrionale di Baja California. Quello del 25 agosto 2000 è entrato in atmosfera al largo delle coste di Acapulco, Messico.
Basandosi sull'energia e velocità dei bolidi, ReVelle e Whitaker hanno valutato il diametro del primo in quasi due metri; il secondo, probabilmente, era almeno due volte più grande.

"Chi avesse potuto vedere l'evento del 23 aprile - ha affermato ReVelle -, avrebbe assistito ad uno show; è stato uno dei cinque bolidi più luminosi mai registrati. Si è trattato di un bolide grandissimo."
ReVelle ha aggiunto che ogni anno almeno 10 meteoroidi con diametro di un paio di metri o più grandi entrano nella nostra atmosfera.

Quando un bolide entra in atmosfera - o quando si verifica una grande esplosione quale una prova nucleare - si crea un suono, o onda di pressione, che per un grande tratto è inferiore ai livelli di udibilità umana.
Questa onda infrasonica si sposta attraverso l'atmosfera e può essere rilevata dai microfoni speciali, configurati in batterie a schiera. Los Alamos controlla quattro batterie situate sul territorio degli Stati Uniti. Il Sandia National Laboratory controlla cinque batterie situate nel Pacifico nord occidentale e nel Canada occidentale.
Rilevando l'istante di arrivo dei suoni alle diverse stazioni che costituiscono la schiera e la frequenza del segnale infrasonico, i ricercatori possono segnare con esattezza la posizione della sorgente e determinare la quantità di energia che l'ha originata.

I dati satellitari hanno confermato le osservazioni effettuate da terra: i sensori a infrarossi a bordo dei satelliti dell'U.S. Department of Defense hanno rilevato l'impatto del bolide sopra l'Oceano Pacifico il 23 aprile. L'oggetto è stato osservato ad un'altezza di 17,6 miglia sopra la superficie della terra.
Analoga concordanza di rilevazioni ha confermato l'entrata in atmosfera di un meteoroide il 25 agosto scorso.

Informazioni aggiuntive disponibili al sito:
http://www.enn.com/news/enn-stories/2001/06/06042001/nuketests_43826.asp

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