NASA Neo Program, attivato Sentry
Ovvero: le quotazioni del rischio in diretta.
Non farebbe certamente piacere a nessuno
scoprire di essere nel mirino di un NEO e non essere stato avvisato per tempo; non per
nulla uno degli aspetti problematici nella valutazione del rischio impatto è senza dubbio
il rapporto tra le "sentinelle" e l'opinione pubblica. Una possibile strada
per tentare di superare lo spinoso problema è stata in questi giorni proposta e messa in
opera dal Near-Earth Objects Program Office della NASA. La determinazione del rischio è strettamente legata all'accuratezza con la quale si
riesce a definire l'orbita del possibile proiettile. Questo fa sì che l'elenco di Sentry
non possa mai essere definitivo, ma soggetto a continue variazioni. Concretamente il sistema effettua la simulazione di come si svilupperà l'orbita
dell'oggetto verificando se, alla luce delle nuove osservazioni, la situazione di allarme
si possa considerare conclusa. Il lavoro di programmazione del sistema è stato svolto da Steve Chesley e Alan Chamberlin con l'importante apporto tecnico di Paul Chodas. I tre ricercatori lavorano al Jet Propulsion Laboratory e sono tra i più grandi esperti mondiali di problemi legati al calcolo delle orbite. Per evitare falsi allarmi, Sentry è in costante collegamento con un sistema molto
simile (NeoDys CLOMON) gestito dal gruppo dei ricercatori dell'Università di Pisa guidati
da Andrea Milani. |
| Indietro |