NASA Neo Program, attivato Sentry

Ovvero: le quotazioni del rischio in diretta.

Non farebbe certamente piacere a nessuno scoprire di essere nel mirino di un NEO e non essere stato avvisato per tempo; non per nulla uno degli aspetti problematici nella valutazione del rischio impatto è senza dubbio il rapporto tra le "sentinelle" e l'opinione pubblica.

Una possibile strada per tentare di superare lo spinoso problema è stata in questi giorni proposta e messa in opera dal Near-Earth Objects Program Office della NASA.
Al termine di due anni di sviluppo è stato attivato e messo on-line un sistema automatico di monitoraggio delle possibili collisioni del nostro pianeta con asteroidi e comete.
Sentry, così si chiama il sistema, ha il compito di tenere sotto controllo gli eventi potenzialmente pericolosi aggiornandone continuamente l'elenco.

La determinazione del rischio è strettamente legata all'accuratezza con la quale si riesce a definire l'orbita del possibile proiettile. Questo fa sì che l'elenco di Sentry non possa mai essere definitivo, ma soggetto a continue variazioni.
Sempre nuovi casi si aggiungono alla lista, ma - quel che più conta - altri verranno rimossi quando nuove osservazioni portano ad escludere la loro pericolosità per la Terra.

Concretamente il sistema effettua la simulazione di come si svilupperà l'orbita dell'oggetto verificando se, alla luce delle nuove osservazioni, la situazione di allarme si possa considerare conclusa.
I calcoli sviluppati da Sentry si concretizzano in una tabella consultabile da chiunque all'indirizzo Internet http://neo.jpl.nasa.gov/risk

Il lavoro di programmazione del sistema è stato svolto da Steve Chesley e Alan Chamberlin con l'importante apporto tecnico di Paul Chodas. I tre ricercatori lavorano al Jet Propulsion Laboratory e sono tra i più grandi esperti mondiali di problemi legati al calcolo delle orbite.

Per evitare falsi allarmi, Sentry è in costante collegamento con un sistema molto simile (NeoDys CLOMON) gestito dal gruppo dei ricercatori dell'Università di Pisa guidati da Andrea Milani.
Il continuo incrocio dei risultati ottenuti indipendentemente dai due sistemi computerizzati dovrebbe veramente ridurre al minimo la possibilità che si gridi inutilmente "al lupo, al lupo!".

Fonte: Neo News ( http://neo.jpl.nasa.gov )

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