Nuovo cratere nel Mare del Nord

di Claudio Elidoro

La ricerca doveva portare a nuovi giacimenti di gas e petrolio nel Mare del Nord ed invece ne è spuntato fuori un cratere da impatto.
La struttura, battezzata con il nome di Silverpit Crater, ha un diametro complessivo di 20 km e, nonostante sia nascosta sotto una quarantina di metri d'acqua e circa 270 metri di sedimenti, è stato possibile ricostruirne l'aspetto tridimensionale.
Lo studio del cratere è stato fatto analizzando la riflessione delle onde sismiche con una precisione di una decina di metri.  Secondo Simon A. Stewart e Philip J. Allen, i ricercatori che hanno eseguito il lavoro e ne hanno pubblicato i risultati sul n. 418 di Nature del 1 agosto, è la migliore ricostruzione 3D di una struttura da impatto terrestre.

Silverpit è un cratere complesso, caratterizzato cioè da una ridotta struttura centrale (un paio di chilometri) e da almeno una decina di anelli concentrici localizzati tra 2 e 10 km dal centro.
L'importanza della scoperta è accresciuita proprio dalle ridotte dimensioni della struttura: fino ad oggi, infatti non si pensava che un impatto relativamente modesto come questo potesse originare una struttura ad anelli (multiring structure) così complessa.

Una prima datazione basata sull'analisi degli strati geologici interessati dall'evento ipotizza che sia avvenuto 60-65 milioni di anni fa, più o meno l'età stimata per il superfamoso cratere di Chixulub, la struttura messicana associata all'estinzione dei dinosauri.

Fonte: Nature

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