Polo Sud per 72 giorni sotto -52°
di Stefano Di Battista
pubblicato su Tuttoscienze de La Stampa n° 1152 del 03/11/2004
(per gentile concessione dell'autore)


E' stato un inverno eccezionale, quello del 2004 al Polo Sud che, nelle temperature medie, ha frantumato tutti i record del freddo. Alla base americana Amundsen-Scott, posta a 2.835 metri di quota, il trimestre giugno-agosto (che, in meteorologia, equivale all' inverno australe) ha fatto segnare -63,3 °C, ovvero quattro gradi in meno rispetto al normale.
Dal 1957, anno di inizio delle osservazioni, mai si era vista una stagione col termometro così ostinatamente basso. Non sono infatti i valori assoluti a impressionare, poiché il -77,7 °C registrato il 21 luglio è lontano dal primato della stazione (-82,8 °C il 23 giugno 1982). Quello che invece non ha confronti, è la sequenza di 72 giorni sotto i -50 °C: tra il 22 giugno e l'1 settembre, la temperatura massima è stata -50,2 °C (8 agosto). Tutti i mesi sono andati sotto la media, ma il più rigido è stato luglio: con -67,0 °C è sceso di 7,2 gradi rispetto a quella che era la norma fino al 2003.

Il freddo record non ha, però, riguardato tutto il continente: limitandoci alla calotta orientale, a Vostok, 1.280 chilometri a nord est del Polo Sud, la media invernale è stata di -66,2 °C: più bassa di Amundsen-Scott, ma nulla di eclatante per la base russa, la cui altitudine (3.488 metri) la rende il luogo più freddo e inospitale del mondo abitato. Proprio a Vostok infatti, che il 23 luglio ha visto il termometro toccare -82,1 °C, si registrò il record mondiale: -89,2 °C (21 luglio 1983). Va detto che queste sono, a oggi, le sole basi permanenti all'interno del continente antartico: le restanti (una quarantina) sorgono lungo la costa o nelle isole circumpolari, in luoghi dove la rigidità del clima non raggiunge tali estremi.
Tra il 2005 e il 2006 tuttavia, anche gli italiani potrebbero diventare "protagonisti" del grande inverno antartico: in collaborazione con la Francia infatti, in un luogo chiamato Dome C, a 3.233 metri di quota, 560 chilometri a nord est di Vostok, si sta costruendo la base Concordia. Per dare un'idea di cosa attenda il personale che dovrà operarvi, si può ricordare che la stazione automatica Dome C II lo scorso 29 luglio ha misurato -83,1 °C.

Tornando al Polo Sud, gli allarmi sul presunto effetto serra non sono confermati. Prendendo in considerazione l'andamento delle temperature medie annue, rispetto al decennio 1957-1966 gli ultimi sette anni sono stati più freddi di 0,6 gradi. In proposito, alcuni studiosi si domandano se non esista un rapporto di "teleconnesione" fra gli eventi dei due emisferi: per fare un solo esempio, se al gran caldo che, nell'estate 2003, ha investito l'Europa, possa corrispondere il gran freddo del Polo Sud. Una teoria affascinante, ma difficile da dimostrare: malgrado i progressi, l'intelligenza della macchina climatica resta, per ora, in gran parte incompresa.


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Pagina caricata in rete: 4 maggio 2004; ultimo aggiornamento (1°): 5 maggio 2004