In Pianura Padana pochi se ne sono accorti, ma nei giorni scorsi le Alpi
sono state investite da una delle più imponenti irruzioni di aria artica degli ultimi anni: tant'è che è stato avvicinato
il record del freddo sul suolo italiano. È accaduto ai 4.559 metri di quota della Capanna Regina Margherita, sul
Monte Rosa dove, il 25 gennaio alle 8, si sono toccati i -37,3 °C. È il più basso valore di cui si abbia notizia
dal leggendario inverno 1929, quando un termometro a minima, lasciato lassù da Umberto Monterin, segnò -41 °C.
La temperatura nel rifugio più alto d'Europa trova riscontro nel radiosondaggio di Milano Linate che, il 25 gennaio, ha
dato un estremo di -41,8 °C alla superficie isobarica di 500 hPa: inferiore ai -41,2 °C del 9 gennaio 1985, nell'ultimo
grande inverno italiano.
Altro dato degno di nota viene dai rilevamenti del Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare che, al Plateau
Rosà, la stazione del Cervino a 3.488 metri di quota, il 26 gennaio ha archiviato un -29,6 °C; qui, il record
di -34,6 °C risale al 6 marzo 1971.
Tornando alla Capanna Regina Margherita, nel 1906 vi fu fondato un laboratorio meteorologico, diretto da Camillo Alessandri. Sulla cima del Monte Rosa, le rilevazioni avvenivano con continuità solo nella stagione estiva (da inizio luglio a metà settembre), mentre dal 2003 la regione Piemonte vi ha messo in funzione una centrale automatica. Alla direzione dei regi osservatori, ad Alessandri successe Monterin, "padre" della glaciologia italiana, che attivò nuove stazioni, creando una rete d'alta quota nei principali rifugi alpini. Di queste stazioni, nel 1927 una venne ubicata presso la sua casa a D'Ejola, frazione di Gressoney la Trinitè: è ancora attiva ed è gestita dal figlio Willy, 80 anni il prossimo 18 maggio.
Nell'immagine qui sopra potete vedere la Capanna Regina Margherita, situata a 4.559 metri di quota sul Monte Rosa.