NOTIZIARIO

ANNO X - NUMERO 31
2° SEMESTRE 2002

Valdinoce si trova nella regione dell'Emilia Romagna in Italia. Si racconta che nel 1496 una meteorite cadde in questa zona, come lo descrive Andrea Bernardi nelle cronache forlivesi dall'anno 1476 al 1517 e pure nelle cronache cesenati scritte da Giuliano Fantaguzzi nell'anno 1496.

Figura 1-Cartina topografica della zona interessata. L'immagine è rimpicciolita; cliccatela per aprirla a tutta apertura (1788 x 1186 pixel).

Da quanto si racconta la caduta della meteorite avvenne il 26 Gennaio 1496 alle ore 2 del pomeriggio nel territorio di Valdinoce, ora una frazione del comune di Meldola ( Forlì ) sullo spartiacque tra i torrenti Voltre e Borello.

La caduta fu preceduta da dodici tuoni uditi anche a notevole distanza come a Cesena, Ravenna, Forlì, Faenza e Imola. Contemporaneamente caddero alcune pietre che una volta recuperate presentavano delle forme triangolari, mentre altre avevano una "scorza" di colore ferro levigato con attorno una serie di crepature, mentre la matrice interna presentava una struttura simile alla pomice con una grana argentina.
Altre pietre assomigliavano a delle "perle" ed erano durissime da rompere.

Il primo esemplare del peso di 12 libbre ( 3.612 kg ), venne raccolto ad oriente di Valdinoce nella località Campo di Mazze sepolta a circa 105 cm. da un contadino che aveva osservato la caduta. Questo pezzo fu poi regalato al conte Astorre di Valdinoce.

Appena la notizia si sparse nella zona si radunarono circa 150 persone e furono recuperati altri quattro frammenti. Il secondo pesava 6 libbre ( 1.806 kg. ) e fu recuperato sempre nella stessa località del primo e dato in dono a Ottaviano da Montefeltro di Urbino. Il terzo frammento fu raccolto in località Fossa e pesava 4.5 libbre ( 1.354 kg. ) e fu donato al vescovo di Forlì monsignor Tommaso dall'Aste che a quel tempo abitava a Meldola. Il quarto frammento del peso di 2.5 libbre ( 752 grammi ) fu donato al conte Polidoro dei Tiberti di Cesena mentre il quinto pezzo, di cui non si conosce il peso, fu trovato in località Solfatara e fu inviato ad un gentiluomo di Venezia.

Su consiglio di Andrea Bernardi, che si recò sul posto pochi giorni dopo la caduta, un pezzo di 451 grammi fu staccato dal pezzo di 12 libbre in possesso del conte Astorre di Valdinoce e donato a Caterina Sforza a Forlì. Secondo i vari testimoni, i frammenti dovevano essere oltre i 5 pezzi, forse erano 12, pari quindi ai tuoni sentiti prima della caduta.

La notizia della caduta di Valdinoce fu riportata anche da storici dell'epoca come Paolo Botoli e Sigismondo Marchesi. I cronisti cesenati scrissero che con un frammento di questa meteorite si costruì una croce, posta sopra una colonna di marmo e collocata in una celletta vicino al tempio di Santa Maria del Monte presso Cesena, celletta denominata "la Crocetta" e distrutta poi da Benedetto Barbieri nel 1797.

Secondo calcoli recenti, la zona della caduta della meteorite è stata stimata lungo queste coordinate: Latitudine 44°03'37'' Nord e Longitudine 0°20'17'' Ovest, mentre la massa totale recuperata può essere stimata in 8.5 kg.

Purtroppo le ricerche fatte nella zona presso il Santuario di S. Maria del Monte per recuperare la "crocetta" non hanno avuto esiti positivi, persa probabilmente per sempre. Ovviamente non si conosce neppure la classificazione della meteorite di Valdinoce anche se mia intenzione ora fare delle ricerche presso il Museo di Storia Naturale di Venezia nella speranza di recuperare il pezzo donato al gentiluomo veneziano.

M come Meteorite - Matteo Chinellato

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