24/01/2003 ore 17:49 TU |
Immagini di Rolando LIGUSTRI | Ripresa dall'Osservatorio Astronomico di Talmassons (Ud) | Sezione Comete | |
Cometa Neat / 2002 V1 | ||||
Rolando ha nuovamente ripreso la cometa Neat C/2002 V1, anche se nelle ultime due settimane (fra maltempo prima e la luna piena in seguito) non ha potuto operare ogni sera. Paradossalmente, nei giorni 18 e 19 gennaio 2003 il cielo si presentava di una limpidezza fuori dalla norma, naturalmente quando la luna piena rendeva difficile la vita per poter riprendere decentemente la cometa... Da secondo astro chiomata più luminoso del periodo, la 2002 V1 / Neat ha sorpassato come bellezza e luminosità la 2002 X5 / Kudo-Fujikawa, attualmente invisibile perché prospetticamente troppo vicina al Sole (è ormai giunta al perielio).
La nona ripresa ci presenta la Neat "straordinariamente" splendente, dato che attualmente
è addirittura quasi un centinaio di volte più luminosa di quanto dovrebbe essere, in base alle sue
dimensioni fisiche e alla distanza dal Sole e dalla Terra. La cometa dispone di ingenti quantità
di gas che rilascia in maniera impetuosa e che formano la luminosissima chioma e la bella coda.
Era da circa un anno che non vedevamo un astro chiomato con una coda così lunga e bella, cioé
dal marzo-aprile 2002 quando ammirammo la cometa
153P / Ikeya-Zhang (ex 2002 C1).
L'animated gif realizzata da Rolando Ligustri mostra una sequenza di singole riprese durante le quali la cometa si sposta fra le stelle. Essendo il movimento della cometa maggiore rispetto a quello della rotazione terrestre, sembra che l'astro chiomato si sposti fra le stelle, anche se il movimento è in realtà dato dalla composizione dello spostamento della cometa attorno al Sole con quello della Terra attorno al proprio asse di rotazione. Osservate anche le variazioni nella coda cometaria, dato che spesso ci possono essere modifiche nella sua struttura nell'arco di pochi minuti. I singoli fotogrammi vennero presi poco dopo la ripresa all'inizio pagina, sempre la notte del 24 gennaio 2003. Ricordo che quella sera la magnitudine della chioma dell'oggetto era 7.4. Se osservate la gallery di questa cometa, vedrete le prime quattro icone e la nona a dimensione reale, cioé i loro pixel sono esattamente della stessa dimensione angolare di quelli dell'immagine completa (2,5"/pixel). In questo modo vi possiamo far vedere l'esatto aumento di dimensione della chioma, dato che le icone sono perfettamente comparabili. Il tempo trascorso dalla prima alla quinta immagine è di 45 giorni. Vi faccio vedere quanto muti quest'oggetto a distanza di 24 ore. Total-magnitude and coma diameter estimate : Jan. 23.76, 7.7, +2',6 (V. Savani, Talmassons, Italy, 0,35m reflector+CCD, GSC 1169 11220, tail 16' PA 63) Jan. 24.73, 7.4, +2',5 (R.Ligustri, Talmassons, Italy, 0,35m reflector+CCD, GSC 1162 1063, tail 30' PA 61) L'immagine ha una dimensione di 432 x 350 pixel ed è a 16 milioni di colori; occupa 3.5 MB, qui compressi a 91 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 875 x 709 pixel. La risoluzione è sempre di 2,5"/pixel, mentre il campo inquadrata è stavolta di 34'x27' d'arco. | ||||
Telescopio riflettore : NEWTON da 350 mm di diametro ; lunghezza focale : 1750 mm ; f/5 | ||||
CCD : SBIG ST9E (KAF 261) | ||||
Tempo dell'integrazione : 2 pose da 120 secondi (totale 240 secondi) | ||||
Stima della magnitudine pubblicata dall'International Comet Quarterly : 7.4 | ||||
Stima del diametro della chioma : +2'.5 | ||||
Stima dela lunghezza della coda : 30' ; Angolo di posizione : 061° | ||||
Stella di riferimento : GSC 1162 1063 | ||||
Immagine inserita nell'articolo
"Le due comete invernali" di Giovanni Bonini, pubblicato sulla rivista Nuovo Orione n° 132 (maggio 2003) a pagina 54. |
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