logo 01/11/2007
19:35 T.U.
Immagine di
Rolando LIGUSTRI
Ripresa dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione
Comete
Comet 17P / Holmes: 89 KB; click on the image to enlarge
Cometa 17P / Holmes
La cometa Holmes è visibile ad occhio nudo!

Ulteriore immagine della cometa 17P / Holmes, stavolta presa la sera del 1 novembre 2007. Rolando Ligustri ha utilizzato nuovamente "Celestino", il telescopio principale del nostro osservatorio, col quale ha fotografato la chioma della cometa, all'interno della quale s'osservano ormai varie strutture, già evidenziate nei giorni scorsi in riprese sia nostre (si veda anche qui sotto), sia di parecchi altri astrofotografi.

A tal riguardo riporto una nota di Ligustri su cosa sta accadendo alla cometa.
"Sulle mailing lists internazionali si è sviluppato un lungo e serrato dibattito su quale fosse e dove fosse la coda di ioni di questa cometa. Solo ultimamente, grazie ad immagini a largo campo, si è potuto vedere che la-le code ci sono, ma molto più lontane e molto più deboli del guscio luminoso che tutti noi osserviamo. Nell'immagine che vi allego, fatta sempre dai due austriaci Jager & Rehemann (con un telescopio da 12,5" a f/3,3 e impiegando un filtro blu), si nota bene che ci sono più code di ioni che si dipartono dall'estesa chioma di gas. L'immagine copre oltre 2 gradi in declinazione e 1,5 circa in Ascensione Retta. L'ho dovuta girare perchè anche loro, come molti che in questi giorni mi mandano decine d'immagini, non l'avevano orientata in maniera canonica: Nord in alto e Est a sinistra.

Invece per il "fantasma", come lo chiamano, che si vede nella parte centrale del nucleo [vi ricordo la mia foto del 1 novembre 2007 (somma di 30 pose da 30 secondi con una risoluzione di 0,8"/pixel)], oggi hanno buttato lì una ipotesi interessante (a mio parere): in pratica quello che si vede sono un numero di piccole "cometine" figlie dei pezzi persi dalla cometa principale, che hanno vita propria e quindi coda propria rispetto alla "mamma".

Per finire: nelle ultime immagini di Jager & Rehemann si vede che la parte più debole è essenzialmente di colore blu, per cui tutti gli astrofotografi dotati anche di fotocamera digitale, possono ottenere dei bei risultati: basta avere un ottimo cielo, focali corte e tanta esposizione (NdR: tempo di esposizione).

Mandi Rolando

 

Hi-resolution Holmes coma images: 104 KB

Confronto dell'aumento di diametro della chioma della cometa Holmes tra il 31 ottobre (immagine di Rubes Turchetti & Lucio Furlanetto) e il 1 novembre 2007 (immagine di Rolando Ligustri). I dettagli nella chioma della cometa mostrano che al suo interno le strutture risentono della pressione di radiazione del Sole. Interessanti da vedere sono i filamenti quasi paralleli al centro della chioma, disassato rispetto al "falso nucleo", che è il "punto" più luminoso in alto a sinistra. Nella nota precedente Ligustri riporta una discussione in mailing list comete su queste nuove strutture.

Comet Holmes orbit diagram: 32 KB          

La posizione della cometa nel Sistema Solare riferita alle ore 08:35 TU del 5 novembre 2007 (cortesia Jet Propulsion Laboratory / NASA).

Si nota che l'oggetto dista 2,482 UA dal Sole (dalle 2,444 UA del 26 ottobre 2007) e 1,621 UA dalla Terra (dalle 1,633 UA), corrispondenti a circa 372 e 243 milioni di km rispettivamente.

L'oggetto, nel momento nel quale si scrive, si trova nella costellazione del Perseo, a circa 3,5° della stella Mirfak (alfa Persei, di magnitudine +1,8), con un angolo di posizione di 220°. E' perciò facilmente rintracciabile dall'Italia guardando appena dopo il tramonto (ore 17 TU) verso nord-nordest ad un'altezza di circa 20° sull'orizzonte. Essa è però circumpolare per l'Italia, per cui la si può osservare per tutta la notte. Ricordo però che nelle ore centrali della notte essa è praticamente allo zenit, per cui è molto scomodo guardarla direttamente. In questo caso si utilizzi un binocolo o telescopio con oculari dotati di prismi deviatori dell'asse ottico, in maniera da guardarla molto più comodamente. Per trovarla con facilità si guardi la cartina per il 24/10/2007 proposta dal sito internet di Spaceweather.com, che cortesemente ringrazio per la gentile concessione.

Se volete vedere un'animated gif del cambiamento della chioma, realizzata a partire dalle immagini di Rolando Ligustri, cliccate qui.
Se volete vedere il cambiamento della chioma (diametro e densità), realizzata a partire dalle prime quattro immagini di Rolando Ligustri, cliccate qui.
Per cercare le effemeridi della cometa si visiti la pagina http://cfa-www.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/0017P.html.
Per vederne l'orbita si visiti la pagina http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=17p;orb=1;cov=0;log=0#orb.

L'immagine ha una dimensione di 771x600 pixel ed è a 16,8 milioni di colori; occupa 3,6 MB, qui compressi a 89 KB. Il campo inquadrato è di 28'x19' d'arco e la risoluzione è di 1,6"/pixel. Cliccando l'immagine l'aprirete a 900x700 pixel.

Telescopio riflettore: Newton da 350 mm di diametro; lunghezza focale 1750 mm; f/5
CCD: Sbig ST10XME (sensore Kodak KAF-3200ME)
Tempo d'integrazione luminanza: somma di 10 pose da 5 secondi
Tempo d'integrazione crominanze BVR: somma di 10 pose da 10 secondi (BVR)
Filtri impiegati: B (Johnson), V (Johnson), R (Cousins)

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Copyright © 2007 di Lucio Furlanetto (testo) e Rubes Turchetti-Lucio Furlanetto e Rolando Ligustri (immagin1)
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Pagina caricata in rete: 5 novembre 2007; ultimo aggiornamento (1°): 6 novembre 2007