La quarta ripresa della cometa 19P (Borrelly) ce la mostra ancora con la sua forma peculiare, facilmente riconoscibile da un osservatore di comete esperto: c'è un evidente schiacciamento nella distribuzione delle isofote, abbinata alla chioma asimmetrica. Notiamo che la sua luminosità ha raggiunto l'undicesima magnitudine, guadagnando così una magnitudine e mezza in due mesi. La sua chioma ha un'estensione di circa un primo d'arco e mezzo. A proposito del diametro della chioma d'ora in avanti userò la notazione "+", comunqmente usata nelle comunicazioni coi ricercatori (e come Ligustri fa di solito), indicante il fatto che il diametro della chioma è quello usato per effettuare la misura fotometrica, ma che in realtà è maggiore di quel valore. Nel caso di questa pagina "+1,5" significa che egli ha usato un diametro di 1,5 primi d'arco per stimare la luminosità di 11,1 magnitudini, ma che il diametro reale è superiore a questo valore. Ricordo che nella notazione europea si indica 1,5, mentre nelle notazioni scientifiche sulle riviste si adotta l'indicazione 1.5, in quanto negli USA la separazione tra interi e decimali viene effettuata dal punto e non dalla virgola (come facciamo noi). Lo si tenga sempre a mente.
Ricordo che questa cometa ha un periodo di 6,9 anni.

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Pagina caricata in rete: 10 dicembre 2001; ultimo aggiornamento (2º): 12 settembre 2014