Siamo arrivati alla ventitreesima immagine della cometa 1999S4 / Linear, come tutte le precedenti
ottenuta dal nostro presidente Rolando Ligustri, e quì essa è già quasi spettacolare.
Questa ripresa è stata effettuata la mattina di domenica 2 luglio 2000, alle 00.48 TU, e vi diamo
i links con le due pagine adiacenti, quelle temporalmente precedente e successiva, in modo da
confrontare immediatamente la sua evoluzione morfologica:
immagine precedente nel sito,
immagine successiva nel sito.
La ripresa di Rolando ci mostra la coda (ancora visibile solo strumentalmente), che sta
raggiungendo una lunghezza apprezzabile e, allungandosi giorno per giorno, si propone come una
tra le maggiori degli ultimi tre anni e mezzo, cioé dal transito della Hale-Bopp.
La cometa rimane ancora appannaggio della visione telescopica, dove da' una buona soddisfazioni
visiva ma, pur essendo debole per la visione binocolare, si può provare a cercarla da un sito
molto buio ed in condizioni di perfetta trasparenza atmosferica.
Le immagini elaborate in falsi colori permetteranno invece d'osservare un maggior numero di
dettagli dell'astro e daranno la possibilità d'ammirare tutta l'ampiezza (osservabile con questa
strumentazione) della coda.
La Linear S4 qui era visibile nella zona della costellazione di Andromeda, al confine con quella
del Perseo, approssimativamente tra NGC 956 e M 34, all'altezza della stella 14 PER.
Qui si trovava alle coordinate (delle effemeridi) -
A.R.: 02h 39m 30s Dec.: +44° 25" 13"
Nell'immagine la coda è ancora più visibile rispetto alle riprese di giugno, dato che il
quantitativo di materiale espulso dal nucleo è aumentato di molto con il transito al perielio
dell'astro chiomato.
Per meglio evidenziare le differenti densità della chioma e della coda, si guardino le pagine
dove sono presenti le riprese con colorazione artificiale della cometa (a falsi colori), a
seconda della densità (descrescente a partire dal nucleo e andando verso l'esterno).
Tutte le stelle del campo sono delle sequenze di "puntini", in quanto la cometa si muove con
velocità relativa diversa rispetto alla rotazione terrestre (e quindi alla controrotazione
apparente delle stelle); il numero dei punti luminosi in sequenza dipende dal numero di singole
esposizioni che Ligustri ha effettuato. Se sono regolarmente spaziati egli ha potuto riprendere
l'oggetto con continuità: tempo d'acquisizione dei fotoni ottici (immagine stellare) e tempo di
scarico della memoria e salvataggio del files (spazio nero tra le singole immagini stellari).
Con comete con velocità relativa così elevata, se non s'inseguisse al telescopio, essa
risulterebbe "mossa", rendendo inutile la ripresa.
Nel caso che i "punti stellari" fossero spaziati in maniera irregolare, allora ci sono stati dei
problemi d'acquisizione dei fotoni, come ad esempio una nuvola di passaggio, un bel faro rotante
che spara KW verso il cielo, qualche curioso con l'autovettura che si è avvicinato con i fari
abbaglianti alzati, eccetera...: la vita dell'astrofilo sta diventando sempre più dura.
Quest'immagine ha una dimensione di 380 x 312 pixel ed è a 256 toni di grigio; occupa 234 KB,
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