Qui mostriamo una bella performance della Linear 
2000 WM1, la cometa di questo Natale, come affettuosamente viene chiamata nell'ambiente. 
Ora ha assunto un aspetto rotondeggiante con una luminosità relativamente notevole, almeno per 
questo periodo di "vacche magre" in termini di oggetti brillanti: è giunta alla decima magnitudine 
e mezzo, stabile rispetto a due settimane fa.  La variazione in luminosità nei dati, dipende non 
solo dalle variazioni fisiche nell'emissione dell'oggetto, ma anche dall'area del corpo che viene 
impiegata nella misura della luminosità.  Ovviamente se l'area è più piccola, rispetto ad un'altra 
misura, a parità di luminosità assoluta risulterà con un valore superiore (cioé apparentemente 
più debole).  Si ricordi che la luminosità astronomica viene misurata con una scala contraria 
rispetto alla consuetudine, con i corpi luminosi che hanno una magnitudine minore rispetto ai 
corpi meno luminosi. Sappiamo che questa misurazione genera confusione in chi segue poco 
l'astronomia, ma gli antichi hanno adottato questo sistema e, dopo 2500 anni, non si può cambiare... 
La serie dell'astro chiomato raggiunge la venticinquesima immagine, un ottimo risultato.   Anche 
questa volta essa venne ripresa un'altra sera, il 14 novembre 2001, con l'immmagine non inserita 
nel sito; presentiamo qui i dati della misura, con le immagini presenti solo in archivio e non 
nel sito.  
Rispetto al 3 novembre il corpo ha una chioma e una coda più evidenti, mentre la sua magnitudine 
è rimasta quasi stabile.  In dodici giorni ha incrementato a due primi d'arco il diametro della 
sua chioma e risulta visibilissima nelle immagini, addirittura appare quasi saturare i pixel del 
ccd!   Come accennato nella pagina precedente, la sua brillantezza appare esagerata a causa del 
fortissimo contrasto fra la sua chioma e la regione circostante.  Ovviamente i pixel della camera 
elettronica non sono stati saturati, altrimenti non sarebbe stato possibile effettuare una misura 
esatta della luminosità, ma all'occhio le immagini danno quest'impressione. 
La parte più densa dell'oggetto è ora di forma tondeggiante, molto più "rotonda" rispetto alla 
precedente, con la chioma che scende velocemente di luminosità già a piccola distanza dal "falso 
nucleo".  La chioma, che contrasta tantissimo in luminosità con la molto più tenue coda, 
raggiunge i due primi d'arco, un sesto della lunghezza della coda che è lunga dodici primi d'arco.  
Questa si apre in una forma rotondeggiante occupando gran parte dell'immagine, nella zona 
centrale e destra, cioé dietro il nucleo secondo la sua direzione di moto.
 
I dati dell'ultimo periodo, compresi quelli delle immagini mancanti, sono: 
COMET C/2000 WM1 (Linear) 
Total-magnitude and coma diameter estimate: 
Nov. 14.87 UT, 10.3 +2.0' (P. Beltrame, G. Giusto, Talmassons, Italy, 0,35m reflector+CCD, tail 12') 
Nov. 15.86 UT,  8.5 +2.0' (CAST Observatory, Talmassons, Italy, 0,35m reflector+CCD, tail 12') 
     
In aggiunta vi presentiamo un'animazione in gif presa la notte del 14 novembre, dove si vede la 
cometa che si sposta fra le stelle a intervalli di 2 minuti fra un'immagine e l'altra. 
 
  
    
L'immagine ha una dimensione di 300 x 361 pixel ed è a 256 toni di grigio; occupa 411.8 KB, qui 
compressa a 40 KB.  Cliccandola l'aprirete a 417 x 502 pixel.  La scala della ripresa è di 2.5"/pixel.  |