Striscia osservativa ancora più lunga! Quest'immagine
ci porta la sorveglianza della Linear 2001 A2 al sesto mese consecutivo; nella nostra
ancor breve storia (come associazione) è un lavoro continuo che abbiamo potuto svolgere solo
altre tre volte, con la Huakutake 2, la Hale-Bopp e la C/1999 S4 Linear, mentre ora sono ben due
le comete con questo "record": entrambe scoperte dal team americano Linear, sono la 2000 WM1 e
questa, la 2001 A2. In futuro, seguire per oltre sei mesi un astro chiomato, potrà essere una
consuetudine, ma ora è possibile grazie all'entrata in funzione dell'osservatorio astronomico, il
quale ha permesso con la sua strumentazione fissa di raddoppiare i tempi di sorveglianza delle
comete, potendo contare su un telescopio di maggiore diametro (350 mm) e su un ccd di ottimo
livello amatoriale (ST9E).
La venticinquesima sequenza, anche stavolta ottenuta dal Ligustri; segue temporalmente la
precedente immagine di 11 giorni, con un "buco" di una settimana e mezza dovuto al maltempo.
La chioma è ancora relativamente ben visibile, anche se qui è un po' confusa nel relativamente
ricco campo stellare, ma con una luminosità che s'è abbassata di ben 0,7 magnitudini rispetto
alla misurazione precedente. Il diametro è invece rimasto identico (0,5' d'arco). Individuare
la parte più densa della chioma, ormai facilmente scambiabile con una stella, non è semplice per
un neofita, ma osservando bene l'immagine si potrà stabilire dove si trovi il "falso nucleo" che
racchiude il nucleo vero. Esso ha veramente un aspetto stellariforme e si trova approssimativamente
al centro della parte più densa della nube di gas, prevalentemente composta d'idrogeno, che lo
racchiude. La nube di gas della chioma esterna, che si rarefà sempre più sino ad annullarsi
nello spazio interplanetario, forma una specia di "macchia nebbiosa" che si sovrappone alle
stelle di campo e le nasconde in parte o del tutto, a seconda della sua densità, alla nostra
vista.
Per vedere meglio la ripresa ccd si clicchi sopra l'immagine: come sempre essa s'aprirà, questa
volta a 417 x 502 pixel, in un formato più grande, dato che nella pagina essa viene rimpicciolita
a 300 x 361 pixel per farla stare tutta nella videata internet da 800 x 600 pixel della maggior
parte dei computer operativi nel mondo; la stragrande maggioranza dei navigatori mondiali del web
non dispone ancora degli schermi da 17" e delle macchine sopra il PII, come abbiamo invece nei
paesi europei e nel Nord America.
Di seguito riporto le misure di Ligustri come le invia alla banca dati di ICQ:
COMET C/2001 A2 (Linear)
Total-magnitude and coma diameter estimate:
Sep. 5.83 UT, 13.5, 0.5' (R. Ligustri, Talmassons, Italy, 0,35-m reflector+CCD, USNO A2)
L'immagine ha una dimensione di 300 x 361 pixel ed è a 256 toni di grigio; occupa 411,8 KB, qui
compressi a 85 KB. Cliccandola l'aprirete a 417 x 502 pixel. La scala della ripresa è di 2,5"/pixel. |