logo CAST
Cometa Tempel 1 / 9P

Mission logo

LA MISSIONE DEEP IMPACT (aggiornata al 18/08/2006)

Il 4 luglio 2005 il "proiettile" della sonda Deep Impact della NASA ha colpito la cometa Tempel 1, mentre la navicella vera e propria riprendeva e misurava l'impatto. Per raggiungere un bersaglio così difficile, la NASA si è avvalsa della collaborazione di centinaia di astrofili, i quali hanno misurato astrometricamente la posizione del nucleo della cometa e trasmesso questi dati al Minor Planet Center di Pasadena, il quale poi ha elaborato una precisa orbita della cometa, necessaria all'Ente Spaziale Americano per il buon successo della missione.
A titolo di ringraziamento la NASA ha spedito degli attestati ricordo, che nel caso del CAST sono giunti molto tardi a causa d'un disguido: l'indirizzo della prima spedizione, alle Poste Italiane risultava sconosciuto!!!
Ecco la (tanta) fatica riconosciuta ai soci Rolando Ligustri, Daniele Da Rio, Giuliano Degano, Fabrizio Romanello e Rubes Turchetti. Virginio Savani ha poi realizzato un poster dove, assieme all'immagine di tutti e cinque gli attestati ricevuti dai soci del CAST ricorda pure gli scopi della missione Deep Impact e mostra alcune immagini della sonda; per vederlo cliccate qui (ha una dimensione di 1.481 KB).

I cinque attestati della NASA 1636x1541 pixel: 187 KB; click on the image to enlarge

Il 4 luglio 2005 la sonda della NASA Deep Impact (vedi Coelum n. 85 pag 31, giugno 2005) sarà im prossimità della Cometa 9P/Tempel 1 e rilascerà un veicolo da impatto del peso di 360 kg, che con un motore proprio punterà diritto sul nucleo della cometa. L'impatto avverrà alla velocità di 37.000 km/h e scaverà un cratere di circa 100 metri di raggio. L'energia che si svilupperà nell'urto sarà pari all'esplosione di 4.5 tonnellate di tritolo e produrrà una enorme nuvola di gas e polvere attorno al nucleo della cometa, che avendo dimensioni di circa 9 km sull'asse maggiore e 3 su quelli minori non verrà distrutto.

Orbita della cometa 9P / Tempel 1: 39 KB

E' la prima volta che non si effettua una semplice osservazione, ma viene programmato un vero e proprio esperimento cosmico, sulla cui importanza si è già molto discusso. Il materiale costituente le comete è infatti quello originale della nube protosolare, rimasto congelato ed inalterato per miliardi di anni nel nucleo di questi corpi erranti del sistema solare. Il veicolo madre, deviata la sua traettoria, effettuerà osservazioni dell'impatto dalla distanza di 500 chilometri, fornendo nuove e preziose informazioni sulla formazione del sistema solare, sulla costituzione dei nuclei delle comete, sul ruolo che gli impatti cometari possono aver giocato nel corso delle prime fasi di formazione della Terra e dell'inizio della vita.
Per la piena riuscita dell'esperimento risulta cruciale l'acquisizione e la disponibilità del maggior numero di dati possibili sia precedenti, sia successivi all'impatto. A tal fine l'European Southern Observatory ha sponsorizzato il progetto della NASA e parteciperà attivamente alle osservazioni dopo l'impatto.
Nella notta tra il 4 ed il 5 luglio, non appena la cometa Tempel 1 sarà visibile dal Cile, e per l'intera settimana successiva, tutti i più grandi telescopi di ESO (le 4 unità da 8.2 m del VLT del Picco Paranal, il telescopio da 3.6 m, il 3.5 m NTT ed il 2.2 m di La Silla) contemporaneamente volgeranno i loro specchi per osservare la cometa in modo coordinato con il team del progetto. Ciò sarà fatto anche in molti altri osservatori sparsi per il mondo sia professionali, sia amatoriali. A seguito di ciò la comunità scientifica internazionale entrerà in possesso di un'incredibile quantità di dati, che una volta ridotti, contribuiranno ad accrescere la nostra conoscenza sulle origini del sistema solare e sulla costituzione delle comete.

Tratto dal sito http://www.coelum.com/

Il periodo di rotazione della cometa è di 41,85 ore, mentre qui sotto potete vedere lo spettro della cometa ripreso all'ESO. Sotto si riporta la comunicazione riguardante quest'immagine.

Spettro della cometa 9P / Tempel 1: 317 KB

Maggio-giugno 2005 - ESO NTT / EMMI e VLT / UVES
La press release diceva:
"The low resolution spectra taken at La Silla with EMMI on the 3.8 New Technology Telescope during the night from May 31 to June 1, 2005 are shown in panel (b). They cover the full visible range (360-470nm and 490-750nm for the blue and the red parts -artificially colourised- respectively). The exposure time was 20 minutes in each case; the slit was centred on the nucleus (see panel (a) for a schematic representation). The dust scattered spectrum (reflection of the solar light on dust grains) is well visible as the bright horizontal line in the spectrum (panel b). Several cometary emission lines belonging to different species are also visible in the blue part of the spectrum. Most of the emission lines visible in the red part are coming from the Earth's atmosphere (which is glowing) and are called "sky lines" (see ESO PR Photo 13a/03). The brightest gas feature (located at 387.5 nm) is due to the CN molecule; it has been observed early June in great detail with UVES, the high dispersion spectrometer of the Very Large Telescope (panel c). The upper part of panel (c) displays a very small portion of the "raw" (two dimensional) UVES spectrum centered on this feature; the lower part is the "extracted" (one dimensional) spectrum, now clearly displaying the individual emission lines. This spectrum is totalising 9 hours of exposure time and will be used to measure the "isotopes" of carbon and nitrogen.
Image credit: ESO/ H. Rauer et al.

In fondo alla pagina fornisco il link con la pagina delle immagini sulla cometa dell'ESO-European Southern Observatory

Molecole individuate nella cometa: 20 KB

A picture of Tempel 1 (left) taken by Deep Impact's medium-resolution camera is shown next to data of the comet taken by the spacecraft's infrared spectrometer. This instrument breaks apart light like a prism to reveal the "fingerprints," or signatures, of chemicals. Even though the spacecraft was over 10 days away from the comet when these data were acquired, it detected some of the molecules making up the comet's gas and dust envelope, or coma. The signatures of these molecules - including water, hydrocarbons, carbon dioxide and carbon monoxide - can be seen in the graph, or spectrum.
Deep Impact's impactor spacecraft is scheduled to collide with Tempel 1 at10:52 p.m. Pacific time on July 3 (1:52 a.m. Eastern time, July 4). The mission's flyby spacecraft will use its infrared spectrometer to sample the ejected material, providing the first look at the chemical composition of a comet's nucleus.
These data were acquired from June 20 to 21, 2005. The picture of Tempel 1 was taken by the flyby spacecraft's medium-resolution instrument camera. The infrared spectrometer uses the same telescope as the high-resolution instrument camera.
Cortesia: NASA/JPL-Caltech/UMD

Outburst della cometa: 13 KB

This display shows highly processed images of the outburst of comet Tempel 1 between June 22 and 23, 2005. The pictures were taken by Deep Impact's medium-resolution camera. An average image of the comet has been subtracted from each picture to provide an enhanced view of the outburst. The intensity has also been stretched to show the faintest parts. This processing enables measurement of the outflow speed and the details of the dissipation of the outburst. The left image was taken when the comet was very close to its normal, non-bursting state, so almost nothing is visible.
Cortesia: NASA/JPL-Caltech/UMD/T. Farnham

Nucleo della cometa: 110 KB

This image shows comet Tempel 1 as seen through the clear filter of the medium-resolution camera on NASA's Deep Impact spacecraft. It was taken on July 1, 2005, when the spacecraft was 2,446,529.1 kilometers (1,520,273 miles) away from the comet. Five images were combined together, and a logarithmic stretch was applied to enhance the coma of the comet.
Cortesia: NASA/JPL-Caltech/UMD

Nucleo della cometa ripreso da vicino dalla sonda spaziale: 10 KB

Cortesia: NASA/JPL-Caltech

SPECIALE DEEP IMPACT: 4 LUGLIO 2005

Figura 1) Vedete la parte del mondo che può assistere al fenomeno, il quale avverrà alle 05:52 T.U. del 4 luglio 2005; il fenomeno si svolge durante l'alba astronomica sul cerchio passante a est della Nuova Zelanda e grosso modo il confine fra USA e Canada. I posti a est di tale cerchio potranno osservare l'impatto durante la notte astronomica, quelli a ovest di tale cerchio no.

Figura 2) La zona di cielo dove si può osservare la cometa Tempel 1 (9P); cercando il luminoso Giove a sud-ovest, ci si sposti ancora a sud e poco sopra Spica (Alfa Virginis) si trova la cometa.

Figura 3) La zona di cielo della costellazione della Vergine dove si trova la cometa durante le notti che vanno dal 25 giugno al 10 luglio 2005.

CARTINE PER L'ORA DELL'IMPATTO (4 LUGLIO 2005 - 05:52 T.U.)

Clicca l'immagine per ingrandirla a tutta apertura: 1275 x 870 pixel

Figura 4) La zona di cielo dove si può osservare la cometa Tempel 1 (9P); cercando il luminoso Giove a sud-ovest ("sotto" Porrima - Gamnma Virginis), ci si sposti ancora a sud e poco sopra Spica (Alfa Virginis) si trova la cometa (3,5° con angolo di posizione 63,5°). La magnitudine limite delle stelle è la 6a.

Clicca l'immagine per ingrandirla a tutta apertura: 1275 x 870 pixel

Figura 5) La zona di cielo più in dettaglio dove si può osservare la cometa Tempel 1 (9P); cercando la stella più luminosa (Spica) la cometa si trova poco sopra l'eclittica, a 3,5° di distanza e con angolo di posizione 63,5° rispetto al centro di Spica. La magnitudine limite delle stelle è la 8a.

Clicca l'immagine per ingrandirla a tutta apertura: 1275 x 870 pixel

Figura 6) La zona di cielo, ancora più in dettaglio della precedente immagine, dove si può osservare la cometa Tempel 1 (9P); cercando la stella più luminosa (Spica) in basso a destra nell'immagine si trova la cometa poco sopra l'eclittica. La magnitudine limite delle stelle è la 11a.

Clicca l'immagine per ingrandirla a tutta apertura: 1275 x 870 pixel

Figura 7) La zona di cielo dettagliata dove si può osservare la cometa Tempel 1 (9P). La linea celeste con le tacche è l'eclittica divisa grado per grado. La magnitudine limite delle stelle è la 15a.

Come sempre accade in occasione delle grandi missioni interplanetarie, i siti della missione sono intasati e nemmeno la mia ADSL da 1.2 Mb/s riesce a scaricare immagini da quei siti. Alle 08:24 T.L., cioé 32 minuti dopo il presunto impatto del proiettile, il Giornale Radio 1 della RAI ha effettuato un collegamento in diretta con un proprio inviato, il quale ha confermato che l'impatto è stato confermato, anche se avvenuto 1,5 secondi dopo l'istante previsto... Be', direi che c'hanno azzeccato, oppure no?
Le prime analisi riferiscono la presenza di vapore acqueo emesso dal punto dell'impatto, com'era prevedibile, e ricordo che l'area interessata è grande approssimativamente come un campo di calcio. La nuvola di detriti emessi è grande circa una decina di volte il volume del nucleo cometario (che è di 9x3x3? km). Altri gas misurati sarebbero anidride carbonica e (se ho inteso bene) monossido di carbonio.

9 luglio 2005

Clicca l'immagine per ingrandirla a tutta apertura: 1275 x 870 pixel

Figura 8) La zona di cielo dettagliata dove si può osservare la cometa Tempel 1 (9P) alle 20:00 T.U. del 09/07/2005. La linea celeste con le tacche è l'eclittica divisa grado per grado. La magnitudine limite delle stelle è la 15a.
Per rintracciarla in cielo si possono ancora utilizzare le prime tre cartine poco sopra.
Per vedere la cartina alle 19:13 T.U. del 07/07/2005 cliccate qui, mentre per vedere la cartina alle 20:30 T.U. del 06/07/2005 cliccate qui. Segnalo che quella sera la cometa è stata prospetticamente quasi sovrapposta a una galassia ed è stata molto vicina ad un'altra (PGC 0048423 e PGC 0170284).

ATTENZIONE!

Qui sotto ho riportato sia le news dell'Unione Astrofili Italiani, redatte da Daniele Cossu che segue la missione e che traduce le press release rilasciate dall'ente spaziale americano, sia notizie e immagini rilasciate direttamente dalla NASA, ESA, CFHT, ESO, osservatori vari e altre fonti, ove riportato. Si ringraziano tutti gli autori per il materiale.
N.B.: gli orari sono in ora legale, corrispondente a T.U.+2 del giorno del rilascio dell'informazione, della scoperta o dell'osservazione del fenomeno.

6 luglio 2005

Pomeriggio - Immagine prima e dopo l'impatto presa da NOT telescope (La Palma-Spain).
La press release riporta:
06/07/2005 "The images were taken with the 2.5m NOT telescope at El Roque de los Muchachos observatory (La Palma, Spain). The first image was taken about 9h before impact, the second image about 15 hours after impact. They were both enhanced (Laplacian filter) to highlight structures in the coma. New jets (in black) appeared after the impact, the two jets observed in the previous night are still active. Also the curved expanding impact dust shell (in white) is visible at ~18 arcsec (corresponding to about 12,000km) from the comet nucleus."
Image credit: Credits: J. Licandro (ING-IAC), M. Schirmer (ING) J. de Leon and M. Serra-Ricart (IAC), N. Pinilla (TNG), M. T. Capria (IAFF-INAF)

Coma and eject: 736 KB

10:25 - Seconda immagine dopo l'impatto presa dal CAST-Circolo AStrofili Talmassons (Talmassons-Italy).
La press release riporta:
05/07/2005 - "Image of comet taken 07/05/2005 at 20:23 U.T. (time start) by Rolando Ligustri and Virginio Savani with 0.35 m newton telescope of CAST Observatory."
Attenzione: la data corretta è 5 luglio 2005, non 4 luglio 2005 come riportato nella didascalia.
Telescope: 0.35 m Newton; focal lenght: 1.750 m; f/5
CCD: SBIG ST9E
Integration time of luminance: 50 expositions of 30 seconds
Filter: red (Cousin)
Image credit: Rolando Ligustri and Virginio Savani (CAST Observatory)
Comets page: gallery

Comet 07/05/2005-20:23 UT: 85 KB

6 luglio 2005

5 luglio 2005

Notte - Comparazione fra prima e dopo l'impatto (KPNO-Kitt Peak National Observatory (Arizona-USA))
La press release riporta:
05/07/2005 "Images of comet Tempel 1 showing a comparison of the pre- and post-impact coma structure. Images were taken at the 4-meter telescope at the Kitt Peak National Observatory. The first picture was taken half an hour before impact and shows the comet's appearance under normal circumstances. The second picture was taken 23 hours after impact, and shows a cloud of dust expanding outward from the nucleus at a speed of about 700 miles per hour. The third picture was taken 46 hours after impact. All pictures have been enhanced to improve the contrast of the dust features."
Image credit: images courtesy of Tony Farnham and Jianyang Li and were obtained at the 4-meter telescope at the Kitt Peak National Observatory.

Emissione della cometa prima e dopo l'impatto: 25 KB Emissione della cometa prima e dopo l'impatto: 21 KB Emissione della cometa prima e dopo l'impatto: 26 KB

Notte - Sunny Side of a Comet (JPL-NASA)
La press release riporta:
05/07/2005 "This image composite shows comet Tempel 1 in visible (left) and infrared (right) light. The infrared picture highlights the warm, or sunlit, side of the comet, where NASA's Deep Impact probe later hit. These data were acquired about six minutes before impact. The visible image was taken by the medium-resolution camera on the mission's flyby spacecraft, and the infrared data were acquired by the flyby craft's infrared spectrometer."
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

Emissione della cometa nel visibile e nell'infrarosso: 50 KB

Prima mattina - Strutture est-ovest nei jet della cometa prese dal William Herschell Telescope LIRIS (Spain).
La press release riporta:
04/07/2005 "J band images of comet Tempel 1 were taken at the WHT (William Herschell Telescope) in La Palma Observatory, Canary Islands (Spain) with the LIRIS (Long-slit Intermediate Resolution Infrared Spectrograph) camera. The picture is the division of July 4th by July 3 images. A clear jet structure is visible in J band in South/West direction (on the image, North is up, East is left). The luminosity flux over the July 4th image is about twice of the flux of the July 3rd image. The field of view of the image is 50 x 50 arsec on sky which corresponds to about 32,000 km at the distance of the comet."
Image credit: J. Licandro (ING-IAC), M. Shrimer (ING), J. de Leon and M. Serra-Ricart (IAC), N. Pinilla & A. Magazzu (TNG), M. T. Capria (IAFF-INAF)

Getti emessi dalla cometa: 213 KB

Prima mattina - Immagine prima e dopo l'impatto presa da ROTSE (USA-Australia).
La press release riporta:
04/07/2005 "ROTSE (Robotic Optical Transient Search Experiment) is a network of four 18 inches f/1.8 Cassegrain robotic telescopes designed to observe Gamma Ray Bursts (GRB) optical afterglow. A preliminary analysis of short exposures from ROTSE telescope in Australia shows a brightening of 9P/Tempel by a factor of two at 08:59UT, about three hours after the impact. The picture compares a pre-impact image at 03:54UT and post-impact image at 08:59UT. Both images are 5-minute exposures with 35.2 x 35.2 arcmin field of view, which correspond to about 1.4 million km at the comet."
Image credit: Reported by W. Rujopakarn, ROTSE Collaboration (www.rotse.net)

Coma ejecta: 433 KB

09:29 - Prima immagine dopo l'impatto presa dal CAST-Circolo AStrofili Talmassons (Talmassons-Italy).
La press release riporta:
04/07/2005 - "Image of comet taken 07/04/2005 at 20:20 U.T. (1st exposition) by Rolando Ligustri, Fabrizio Romanello and Lucio Furlanetto with 0.35 m newton telescope of CAST Observatory."
Telescope: 0.35 m Newton; focal lenght: 1.750 m; f/5
CCD: SBIG ST9E
Integration time of luminance: 70 expositions of 30 seconds
Filter: red (Cousin)
Image credit: Rolando Ligustri, Fabrizio Romanello and Lucio Furlanetto (CAST Observatory)
Comets page: gallery

Comet 07/04/2005-20:20 UT: 89 KB

5 luglio 2005

4 luglio 2005

Deep Impact: video riepilogativo della NASA (immagini, commenti e altro sulla missione)

20:59 - Terminata la conferenza stampa dove sono stati presentati i risultati scientifici preliminari.
Segnaliamo subito che è stato accennato a un aumento della luminosità della cometa "di circa 5 volte" (A'Hearn). In particolare, la luminosità sarebbe aumentata di tale valore nel corso delle prime due ore, per poi ridiscendere di circa due terzi. [Osservatori statunitensi avevano in mattinata riportato osservazioni di un repentino aumento di magnitudine, in grado - ad esempio - di rendere evidente la cometa, altrimenti osservabile soltanto con visione distolta.
La sonda è in ottima forma, la memoria è piena di dati che sono in fase di scaricamento a Terra. Ha ancora 160 kg di carburante disponibile. Nei prossmimi giorni si deciderà se fare una extended missione o crearne una nuova.
Le immagini riprese da Deep Impact, riunite in un video, sono sensazionali. Si nota chiaramente un intenso flash iniziale; pochi istanti dopo uno sbuffo di materiale si espande rapidamente al di sopra dell'area di impatto, e solo successivamente un secondo sbuffo di materiale comincia a espandersi più lentamente dal punto di impatto, proiettando un'ombra sulla superficie.
La questione dei "due sbuffi" è fra quelle che ha maggiormente interessato gli scienziati presenti alla conferenza stampa: sembra essere una chiara indicazione - confermata da una delle numerose simulazioni realizzate in precedenza - che l'impactor ha attraversato prima una crosta superficiale di bassissima densità, incontrando poi improvvisamente un materiale molto più compatto che ha causato il secondo sbuffo di materia. (NdR: da quanto riferito dal GR1 della RAI delle 8 del mattino del 05/07/2005, il primo lampo sarebbe stato prodotto dal sollevarsi della polvere depositata sulla superficie della cometa, mentre il secondo dall'espandersi del ghiaccio del nucleo vero e proprio)
Un'altra caratteristica osservata è stata la distribuzione della temperatura sul nucleo prima dell'impatto. Le zone più spesso in ombra hanno una temperatura decisamente inferiore: ciò darà indicazioni utili per comprendere le proprietà termiche della cometa e contribuire a definirne meglio la composizione.
Altre nuove domande cui dare una risposta: già sulla cometa Borrelly erano state osservate delle zone piatte. Ora, anche su Tempel 1 sono state riscontrate alcune regioni dello stesso tipo. Il fenomeno che le ha originate non è ancora chiaro.
Non ci sono ancora immagini del cratere, che probabilmente sarà "ben più grande di una casa". Non ci sono soprattutto per la quantità di ejecta prodotti. Occorrerà almeno una settimana di lavoro per filtrare le immagini e riuscire a guardare attraverso gli sbuffi di materiale.

Pomeriggio - This movie (size 6 MB) shows Deep Impact's approach to comet Tempel 1. It is made up of images taken by the spacecraft's medium-resolution camera from May 1 to July 2, 3:50 Universal Time. The spacecraft detected three outbursts during this time period, on June 14, June 22 and July 2. The outbursts appear as flickers or bursts of light. The movie ends during the middle of the final outburst.
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD/C. Crockett

Pomeriggio - This movie (size 109 KB) taken by Deep Impact's flyby spacecraft shows the flash that occurred when comet Tempel 1 ran over the spacecraft's probe. It was taken by the flyby craft's medium-resolution camera.
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

Pomeriggio - This movie (size 69 KB) taken by Deep Impact's flyby spacecraft shows the flash that occurred when comet Tempel 1 ran over the spacecraft's probe. It was taken by the flyby craft's high-resolution camera over a period of about 40 seconds. The image has been digitally processed to enhance the view of the comet's nucleus.
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

Pomeriggio - This movie (size 698 KB) shows Deep Impact's impactor probe approaching comet Tempel 1. It is made up of images taken by the probe's impactor targeting sensor. The probe collided with the comet at at10:52 p.m. Pacific time, July 3 (1:52 a.m. Eastern time, July 4).
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

Pomeriggio - This animation (size 7 MB) shows a conceptualized view of Deep Impact's encounter with comet Tempel 1. Approximately 24 hours before impact, the flyby spacecraft releases the impactor into the comet's path. The impactor uses control software and thrusters to guide itself towards the nucleus of the comet. Using optical measurements, the impactor's AutoNav software will steer itself to the brightest object in its line of sight, the Sun-facing side of Tempel 1's nucleus.
During its final moments, the impactor will take the closet images of comet's surface ever. The kinetic energy that will be released by the collision is estimated to be the equivalent of nearly 5 tons of TNT. However, this will only change the comet's velocity by about 0.0001 millimeters per second (0.014 inches per hour). The collision will not appreciably modify the orbital path of Tempel 1, which poses no threat to Earth now or in the foreseeable future.
The resulting collision between comet and impactor will likely punch a crater, anywhere from the size of a Sport Utility Vehicle to a football stadium, into the comet's nucleus. Before, during and after impact, the flyby spacecraft wil be observing events from a safe distance, imaging the crater formation and resulting ejecta. The flyby will then turn away to protect itself from possible damage from the ejecta.
Credit: Maas Digital

Clicca l'immagine vedere il video: 7 MB

Animazione della NASA che simula l'approccio del penetrator alla cometa e la successiva ripresa della sonda madre.

15:09 - Anche l'osservatorio spaziale dell'ESA XMM-Newton ha osservato l'impatto, producendo un filmato di notevole interesse. Leggete l'articolo nel sito dell'UAI.
Credit: ESA XMM-Newton

Observation of XMM-Newton: 73 KB

14:43 - Guardando il polverone, pensando a Rosetta
Può la missione europea essere considerata più "ecologica" di quella NASA? Leggete l'articolo nel sito dell'UAI. (Commento del webmaster del CAST: La riflessione non è di poco conto, è un approccio "filosofico" completamente diverso, con modi e finalità alquanto difformi rispetto al modus operandi della NASA. E, a puro titolo personale, devo dire di preferire l'approccio scelto dall'ESA.)

14:30 circa - Incremento della luminosità dopo l'impatto preso da Faulkes a Maui (Hawaii).
La press release riporta:
04/07/2005 "These three images were taken at the Faulkes Telescope North at Haleakala Observatory (Maui, Hawaii) through a R-band filter. Exposure time is 20 seconds for each image. Image were scaled to give the same background sky brightness. The increase of luminosity seen in centre is real. The exposures start times were 05:50:21.5UT (before impact), 05:58:47.7UT and 06:05:26.6UT (after impact)."
Autori: A. Fitzimmons and the Maui Deep Impact Workshop students and educators.
Image credit: Faulkes at Maui - Hawaii

Faulkes a Maui alle Hawaii: 185 KB Faulkes a Maui alle Hawaii: 185 KB Faulkes a Maui alle Hawaii: 139 KB

13:00 circa - Emissione nella chioma della cometa dopo l'impatto preso da Faulkes a Maui (Hawaii).
La press release riporta:
04/07/2005 "The Faulkes Telescope North can clearly see the expanding ejecta in the coma. Attached is an image obtained by dividing an R-band image obtained at 08:35 UT by one at 06:24 UT. Positive (bright) pixels show the enhancement in R-band brightness in the inner coma at 08:35 UT. Image size is 85x62 arcsec, the apparent enhancement has a maximum brightness 2.5 arcsec from the center of the comet.
Image credit: Faulkes at Maui - Hawaii

Coma ejecta: 395 KB

12:20 - Animated gif presa dal CFHT delle Hawaii, uno dei più grandi grandi telescopi delle isole.
La press release riporta:
04/07/2005 "This is a series of images taken at the CFHT (Canada France Hawaii Telescope) equiped with the Megacam camera, pre- and post-impact. The images are 10s exposure time and were taken through the r filter. North is up, East is left. The field of view is about 120 x 120 arcsec, which corresponds to about 15,000 km at the comet. The three images of the animations were taken respectively at 05:50:47 UT, 05:52:59 UT, 05:54:03 UT (one pre-impact and two post impact). The increase of brightness after impact (which occurred at 05:52:24 UT as seen from Earth) is obvious on the second and third images."
Autori: R. Cabanac (CFHT), J. Pittichova, Y. Fernandez, K. Meech (Institute for Astronomy, Hawaii), M.B. Laychak and P. Martin (CFHT)
Image credit: CFHT

Animated gif dell'impatto rilasciata dal CFHT alle Hawaii: 1,3 MB

10:58 - Conclusa la conferenza stampa sul dopo-impatto
Charles Elachi, direttore JPL: "C'è una cometa in cielo che si sta chiedendo 'Che cosa diavolo è successo?'" Mentre l'impactor è naturalmente andato distrutto nell'impatto, la sonda madre è sopravvissuta felicemente al passaggio ravvicinato con la cometa e tutti i suoi strumenti sono in buone condizioni. Si temeva che l'impatto con le polveri della Tempel 1 danneggiassero le fotocamere, nonostante la sonda si fosse posta in modalità shield (scudo) nelle fasi di maggior rischio. E' finora stato ricevuto soltanto un decimo dei dati raccolti da Deep Impact: nuove sorprese potrebbero giungere dai prossimi arrivi.

Le correzioni della traiettoria effettuate dalla sonda Deep Impact.
La press release diceva:
"This image shows how Deep Impact's impactor targeted comet Tempel 1 as the spacecraft made its final approach in the early morning hours of July 4, Eastern time. The autonomous navigation system on the probe was designed to make as many as three impactor targeting maneuvers, identified as ITMs in this picture, to correct its course to the comet.
The upper left dot indicates where the probe would have passed the comet's nucleus if no maneuvers were performed. The dot below the nucleus shows where the probe would have flown past the comet if only the first maneuver was made. The leftmost dot on the nucleus marks the spot where the probe would have crunched the comet if only the first two maneuvers had been performed. The lower dot on the nucleus indicates the vicinity where, once the third maneuver was performed, the probe met its final reward and collided with the comet."
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

Trajectory of Deep Impact: 8 KB

10:46 - L'osservatorio di Kitt Peak mostra l'aumento di magnitudine della cometa; l'Osservatorio di Kitt Peak ha rilasciato un'animated gif che mostra il fenomeno: blink_kittpeak.gif. Si presti attenzione che l'ora riportata nell'animazione è quella locale dell'osservatorio, e non il Tempo Universale.

10:30 circa - Tre immagini prese dal CFHT delle Hawaii, uno dei più grandi grandi telescopi delle isole, che mostrano l'aumento di luminosità della Tempel 1 dopo l'impatto.
La press release riporta:
04/07/2005 "This is a series of images taken at the CFHT (Canada France Hawaii Telescope) equiped with the Megacam camera, pre- and post-impact. The images are 10s exposure time and were taken through the r filter. North is up, East is left. The field of view is about 120 x 120 arcsec, which corresponds to about 15,000 km at the comet. The increase of brightness after impact (which occurred at 05:52:24 UT as seen from Earth) is obvious on the second and third images."
Autori: J. Pittichova, Y. Fernandez, K. Meech (Institute for Astronomy, Hawaii), R. Cabanac, M.B. Laychak and P. Martin (CFHT)
Image credit: CFHT

Sequenza di tre immagini prima e dopo l'impatto rilasciata dal CFHT alle Hawaii: 60 KB

10:10 - Primi risultati delle osservazioni da Terra: forte aumento della luminosità di Tempel 1, come si vede nell'immagine qui sotto.

Conferma impatto: 10 KB

09:35 - Cominciano a circolare in rete le prime "astrobufale".
Secondo l'agenzia di stampa ANSA "il proiettile ha intercettato la rotta e colpito la Tempel facendola esplodere".

08:50 - La missione è già un successo. La sonda madre sembra aver ripreso correttamente il punto dell'impatto, seguendo la sequenza di comandi programmata.

08:43 - Confermato per le 10:00 (ora italiana) il briefing NASA/JPL del dopo-impatto.

08:37 - Ecco una nuova immagine.

Conferma imppatto: 5 KB

08:33 - "Il cratere si forma molto più lentamente che sulla Terra: impiega circa un paio di minuti. Questo è dovuto alla bassissima gravità presente sul nucleo della cometa".

08:26 - Prima immagine dalla camera a media risoluzione (quest'immagine è di qualità superiore a quella fornita inizialmente alle 08:26; è stata rilasciata nel pomeriggio).
La press release dell'immagine a sinistra diceva:
This image shows the initial ejecta that resulted when NASA's Deep Impact probe collided with comet Tempel 1 at 10:52 p.m. Pacific time, July 3 (1:52 a.m. Eastern time, July 4) . It was taken by the spacecraft's medium-resolution camera 16 seconds after impact.
La press release dell'immagine a destra diceva:
"This spectacular image of comet Tempel 1 was taken 67 seconds after it obliterated Deep Impact's impactor spacecraft. The image was taken by the high-resolution camera on the mission's flyby craft. Scattered light from the collision saturated the camera's detector, creating the bright splash seen here. Linear spokes of light radiate away from the impact site, while reflected sunlight illuminates most of the comet surface. The image reveals topographic features, including ridges, scalloped edges and possibly impact craters formed long ago."
Images credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

16 secondi dopo l'impatto: 12 KB 67 secondi dopo l'impatto: 16 KB

08:22 - Al Diaz, Associate Administrator for Science: "Sono immagini assolutamente mozzafiato".

08:19 - In arrivo le prime immagini riprese con la fotocamera a media risoluzione. Il momento dell'impatto è evidentissimo. Ancora impossibile osservare il cratere formatosi.
La press release dice:
"This image shows the view from Deep Impact's flyby spacecraft as it turned back to look at comet Tempel 1. Fifty minutes earlier, the spacecraft's probe was run over by the comet. That collision kicked up plumes of ejected material, seen here streaming away from the back side of the comet. This image was taken by the flyby craft's high-resolution camera."
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

08:17 - Immagine ripresa dall'impactor un minuto e mezzo prima dell'impatto.
La press release diceva:
"This image shows the view from Deep Impact's probe 90 seconds before it was pummeled by comet Tempel 1. The image was taken by the probe's impactor targeting sensor."
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

22 KB

08:12 - Don Yeomans (uno dei principali esperti sul calcolo delle orbite di comete e asteroidi): "Non so come sarebbe potuta andare meglio".

08:06 - Una delle prime immagini dopo l'impatto.
La press release diceva:
"This image from NASA TV is a view from Deep Impact's flyby showing the impactor colliding with comet Tempel 1."
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

Conferma impatto: 103 KB

08:01 - Dalle immagini in arrivo, la cometa dovrebbe aumentare la propria luminosità in modo chiaramente visibile da Terra.

07:58 - Eccellente immagine dell'impatto ripresa dalla sonda madre. Al centro di controllo missione grande entusiasmo.

07:57 - IMPATTO CONFERMATO!

07:54 - Le ultime immagini inviate dall'impactor mostrano numerose caratteristiche circolari. Forse nelle ultime fasi la fotocamera è stata colpita da molte particelle di polvere (a velocità di circa 10 km/s): ad una prima occhiata degli analisti le ultimissime immagini sembrano degradate, come del resto previsto.

07:52 - Il momento dell'impatto (ovviamente l'immagine è giunta sulla Terra qualche minuto dopo a causa della distanza con la cometa)
La press release diceva:
When NASA's Deep Impact probe collided with Tempel 1, a bright, small flash was created, which rapidly expanded above the surface of the comet. This flash lasted for more than a second. Its overall brightness is close to that predicted by several models.
After the initial flash, there was a pause before a bright plume quickly extended above the comet surface. The debris from the impact eventually cast a long shadow across the surface, indicating a narrow plume of ejected material, rather than a wide cone. The Deep Impact probe appears to have struck deep, before gases were heated and explosively released. The impact crater was observed to grow in size over time.
A preliminary interpretation of these data indicate that the upper surface of the comet may be fluffy, or highly porous. The observed sequence of impact events is similar to laboratory experiments using highly porous targets, especially those that are rich in volatile substances. The duration of the hot, luminous gas phase, as well as the continued growth of the crater over time, all point to a model consistent with a large crater.
This image was taken by Deep Impact's medium-resolution camera.
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

Moment of Impact: 8 KB

07:51 - 20 secondi all'impatto.

07:50 - 60 e 30 secondi all'impatto; l'immagine qui sotto a sinistra mostra la cometa ripresa dal penetrator 60 secondi prima dell'impatto, mentre quella qui sotto a destra mostra la cometa ripresa dal penetrator 30 secondi prima dell'impatto.
La press release diceva:
"This image shows the view from Deep Impact's probe 30 seconds before it was pummeled by comet Tempel 1. The image was taken by the probe's impactor targeting sensor."
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

60 seconds before impact: 7 KB 30 seconds before impact: 16 KB

07:46 - l'immagine qui sotto a sinistra mostra la cometa ripresa dal penetrator 6 minuti prima dell'impatto, mentre quella a destra la mostra un minuto dopo.
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

The comet 6 minutes before impact: 4 KB The comet 5 minutes before impact: 11 KB

07:44 - L'impactor dovrebbe colpire la parte inferiore del nucleo.

07:39 - Ecco la prima immagine dettagliata del nucleo della cometa Tempel 1!
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

07:31 - Ultima manovra di correzione prevista: alle 7:39. Impatto previsto alle 7:52 T.L. (05:52 T.U.).

07:30 - Propulsion-Impactor team: "Tutto procede normalmente".

07:28 - Rimangono 6.5 kg di carburante nell'impactor.

07:23 - NASA Tv mostra le prime immagini dettagliate, che mostrano la forma del nucleo cometario (questa volta più simile a una pera) e un cratere o una depressione sulla sua superficie.

07:22 - 30 minuti dall'impatto; l'immagine qui sotto mostra la cometa ripresa dal penetrator 30 minuti prima dell'impatto.
La press release diceva:
"This image shows the view from Deep Impact's probe 30 minutes before it was pummeled by comet Tempel 1. The picture's brightness has been enhanced to show the jets of dust streaming away from the comet. The image was taken by the probe's impactor targeting sensor."
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

30 minuti prima dell'impatto: 12 KB

07:21 - Completata la seconda manovra di correzione della traiettoria dell'impactor. Consumati soltanto 360 grammi di combustibile.

07:10 - Don Yeomans, project scientist: "Il sistema di navigazione ha fatto un eccellente lavoro: anche se non avessimo effettuato alcuna correzione, saremmo comunque rimasti sul percorso di impatto con la cometa". Mancano circa 40 minuti all'impatto previsto.

7:01 - Se dopo l'ora prevista dell'impatto continueremo a ricevere segnali dall'impactor, sarà sicuramente dovuto al fatto che è stato mancato il bersaglio. Ma se non ne riceveremo, potrebbe essere dovuto sia a un impatto che a un mancato bersaglio ravvicinato, dove la cometa impedisce le comunicazioni.

6:58 - Rick Grammier, project manager della missione: "La cometa appare avere una forma molto particolare. L'abbiamo osservata tutto il giorno, man mano che ci avvicinavamo. Ricorda una banana. L'ultima immagine che abbiamo riprende la cometa in una fase di rotazione che sembra mostrarne un'estremità, più o meno triangolare".

06:45 - Anche dopo che si sarà perso il segnale con l'impactor non si potrà essere sicuri che l'impatto è avvenuto Potrebbe infatti essere dovuto a problemi di trasmissione. Per questo motivo l'annuncio ufficiale sarà effettuato circa 30 minuti dopo l'ora di previsto impatto, cioè intorno alle 8:20, ora italiana.

06:43 - Rick Grammier, project manager: "Andiamo bene, abbiamo appena completato la prima correzione di manovra. Questo vuol dire che l'impactor è riuscito ad impiegare le immagini del sistema di autonavigazione".

06:37 - Effettuata la prima manovra di orientamento dell'impactor verso l'obiettivo. Sono stati consumati 3,1 kg di carburante, ne restano 7 (kg). Inviato un comando per controllare che le comunicazioni siano ok fra sonda madre e impactor.

01:03 - La NASA ha diffuso il video dell'avvicinamento di Deep Impact verso Tempel 1.
Due mesi di osservazioni che includono tre notevoli outburst, emissioni di polveri e gas dal nucleo della cometa.

4 luglio 2005

3 luglio 2005

21:02 - Conclusa la conferenza stampa, povera di rivelazioni
L'attesa è tutta per gli effetti dell'impatto, che per le informazioni disponibili potrebbe generare sulla cometa Tempel 1 un cratere di dimensioni comprese tra poche decine e diverse migliaia di metri quadrati.

20:15 - In corso la conferenza stampa JPL/NASA sullo status della missione.
La sonda e l'impactor si trovano a circa un km dal punto previsto: una situazione pressoché ottimale. Se il cratere prodotto dall'impactor avrà dimensioni sufficienti, potrebbe essere chiaramente visibile dalla sonda madre, forse addirittura simile all'simulazione diffusa nei giorni scorsi. Le immagini giunte ieri dall'osservatorio spaziale Chandra in raggi X mostrano che l'emissione di gas dal nucleo della cometa non è particolarmente elevata.

17:40 - L'impactor ha lasciato la sonda madre. La press release originale diceva:
This image of Deep Impact's impactor probe was taken by the mission's mother ship, or flyby spacecraft, after the two separated at 11:07 p.m. Pacific time, July 2 (2:07 p.m. Eastern time, July 3). The impactor is scheduled to collide with comet Tempel 1 at 10:52 p.m. Pacific time, July 3 (1:52 a.m. Eastern time, July 4). The impactor can be seen at the center of the image.
Image credit: NASA/JPL-Caltech/UMD

Mattino - Immagine di un precedente outbust nella banda delle molecole dell'acqua da parte della cometa Tempel 1 presa dalla sonda Deep Impact (NASA).
La press release riporta:
"These water maps of Tempel 1 show the location of water molecules around the comet. Each image corresponds to a different time interval - two before a comet outburst (left), one near the peak of an outburst (middle), and one after the outburst (right). The outward motion of the water during the outburst can be seen. This information will be used to understand the process by which outbursts occur.
The images were created by combining the spectral signal of water observed across the comet by Deep Impact's infrared spectrometer."
Image credit: NASA/JPL-Caltech/Umd/SAIC/J. Sunshine

Outbust of Tempel 1: 23 KB

Mattino - Immagine nei raggi X della cometa Tempel 1 presa dal satellite Chandra X-ray Observatory (NASA).
La press release riporta:
"This false-color image shows comet Tempel 1 as seen by the Chandra X-ray Observatory on June 30, 2005, Universal Time. The comet was bright and condensed."
Image credit: Image credit: NASA/CXC/C. Lisse and S. Wolk

 Tempel 1 X-ray emission 06/30/2005: 178 KB

3 luglio 2005

2 luglio 2005

09:29 - Sesta immagine della cometa Tempel 1 presa dal CAST-Circolo AStrofili Talmassons (Talmassons-Italy).
La press release riporta:
01/07/2005 - "Image of comet taken 07/01/2005 at 20:34 U.T. (1st exposition) by Rolando Ligustri with 0.35 m newton telescope of CAST Observatory."
Telescope: 0.35 m Newton; focal lenght: 1.750 m; f/5
CCD: SBIG ST9E
Integration time of luminance: 10 expositions of 40 seconds
Filter: red (Cousin)
Image credit: Rolando Ligustri (CAST Observatory)
Comets page: gallery

Comet 07/01/2005-20:34 UT: 96 KB

2 luglio 2005

28 giugno 2005

THE MISSION (1m 53 s)
Deep Impact Arrives at KSC - The Deep Impact spacecraft took the first step toward its journey to comet Tempel 1 when it arrived in Florida in October.
+ Streaming video (Quick Time-closed captioned)

360 Degree View of Deep Impact in the Clean Room
Posizionando il mouse sopra l'immagine e "spostandolo" a sinistra o a destra potrete ruotare la panoramica di 360°, guardando il lavoro dei tecnici che stavano assemblando la sonda Deep Impact. Cliccando i tasti "+" e "-" potrete zoommare in quella particolare direzione.

Video spostati dall'url qui riportata:

THE MISSION (3m 16 s)
There's nothing subtle about Deep Impact. The mission is attempting to bring a spacecraft and a comet together at truly out-of-this-world speeds so we can learn about the interior of a comet.
+ Streaming video (Quick Time-closed captioned)

REHEARSING THE ENCOUNTER (3m 34s)
Flying a tiny spacecraft to a comet millions of miles away is an incredibly difficult challenge. The Deep Impact team performs simulations and operational readiness tests to be prepared for the evening of the comet encounter.
+ Streaming video (Quick Time-closed captioned)

DIGGING OUT THE SCIENCE (3m 33s)
Deep Impact will help us understand more about the solar system's most beautiful celestial nomads -- comets. These dirty ice balls are important for understanding how the outer solar system formed and how the ingredients of life were brought to Earth.
+ Streaming video (Quick Time-closed captioned)

Image credit: NASA/JPL-Caltech

28 giugno 2005

27 giugno 2005

17:06 - Quinta immagine della cometa Tempel 1 presa dal CAST-Circolo AStrofili Talmassons (Talmassons-Italy).
La press release riporta:
"Image of comet taken 06/26/2005 at 21:51 U.T. by Rolando Ligustri with 0.35 m newton telescope of CAST Observatory."
Telescope: 0.35 m Newton; focal lenght: 1.750 m; f/5
CCD: SBIG ST9E
Integration time of luminance: 1 expositions of 240 seconds
Filter: unfiltered
Image credit: Rolando Ligustri (CAST Observatory)
Comets page: gallery

Comet 06/26/2005-21:51 UT: 99 KB

Nel sito sono disponibi 7 immagini prese dai nostri soci: vai alla gallery delle immagini nel sito del CAST.

Gallery d'immagini dei grandi telescopi nel sito ufficiale di Deep Impact.

Gallery dei video e delle animazioni rilasciati nel sito ufficiale di Deep Impact.

Sito ufficiale del Deep Impact at ESO.

Breve storia delle comete presenti nel sito | Comete | Fotografia, ccd e ricerca | Articoli
Homepage
Copyright © 2005 di Lucio Furlanetto (testo)
Figure 1, 2 e 3: 2005 © di Sky & Telescope; si ringrazia l'editore per la gentile concessione.
Figure 4, 5, 6, 7 e 8: ottenute col planetario dell'associazione, il Guide 8.0; si ringrazia l'editore per la gentile concessione

Pagina caricata in rete: 22 giugno 2005; ultimo aggiornamento (19°): 23 agosto 2006