La costellazione dei Cani da caccia (da alcuni detta anche dei Levrieri) copre
un'area di 465 gradi quadrati: posta a sud della coda dell'Orsa Maggiore riempie un vuoto
compreso tra questa ed il Boote, che si trova ad est. Fu intorno al 1660 che Hevelius
disegnò in questa plaga due cani che si slanciano contro l'Orsa, trattenuti al guinzaglio da
Boote. Ma è curioso notare che le sue due stelle principali, la alfa e la beta, portavano
anticamente i nomi di "Chara" ed "Asterion" (quest'ultimo è rimasto), che nella
mitologia dovevano essere due cani: sarebbe allora questa di Hevelius una riesumazione?
In ogni modo, non si perda troppo tempo per cercare di riconoscere le fattezze di due cani.
L'unica stella brillante è la alfa (lettera assegnatale da Bode, come per la beta) che
porta il numero 12 di Flamsteed: oggi il suo nome è quello di "Cuore di Carlo Il",
dovuto alla fantasia di Halley; ai suoi tempi veniva infatti rappresentata da un cuore
incoronato. E l'unica a superare la terza magnitudine (la sua è 2,89); c'è poi la beta,
Asterion o n. 8 di Flamsteed, di magnitudine 4,5, mentre tutte le altre non superano la quinta.
Il testo è stato tratto dalla rubrica sulle costellazioni curata dal Prof. Bruno Cester
sulla rivista l'Astronomia (che ringraziamo per la gentile concessione).
Le coordinate sono al 1950.00 quelle precise al decimo di minuto d'arco; le altre, ove indicato,
sono al 2000.00.
Gli Oggetti Astronomici più interessanti
Stelle Doppie
~ CVn (12h 13,6m; +40°56') la stella più brillante è pure una interessante stella doppia,
composta dalla primaria, bianca, di magnitudine 2,9 e la secondaria, di colore giallastro, di
magnitudine 5,5. II notevole contrasto di luminosità ha fatto sì che molti osservatori hanno
percepito notevole differenza di colore, stimando la prima addirrittura giallo-oro, arancione e
verde e la secondaria, blu oliva o rame pallido, lillà e così via.
La separazione è poco meno di 20" e sembra che la mutua posizione non sia cambiata sin dalla
sua scoperta. Le due stelle debbono quindi costituire una coppia fisica, che si sposta unita
nello spazio. La distanza, un po' incerta, è sui 120 anni luce. La primaria è molto interessante
per gli astrofisici, anzi, è il prototipo delle cosiddette "spettrovariabili magnetiche".
Già agli inizi dei secolo si notò che alcune righe dello spettro variavano di intensità e presto
si riconobbe che questa variazione era periodica (in cinque giorni e mezzo). Poi si scoprì che
anche la sua luce variava, seppur lievemente, nello stesso periodo; infine, circa trent'anni fa,
si notò che la stella aveva un forte campo magnetico, pure variabile. Oggi, il modello accettato
per spiegare tutti questi fenomeni è quello d'un oggetto avente un campo magnetico oscillante
che altera lo stato fisico degli strati più esterni.
2 CVn (12h 13,6m; +40°56') è una doppia relativamente facile, dato che le sue componenti
(una gialla di magnitudine 5,9 e l'altra blu di 9,0) sono separate di circa
'~ 1645 (12h 25,7m; +4504') è la doppia che nelle cartine appare al di sopra della
nebulosa NGC 4449. E facilmente riconoscibile perché è posta in un campo povero di stelle.
Le magnitudini sono 7,4 e 8,O e la separazione sui 10".
O~. 261 (13h 9,7m; +32°21') può essere individuata nella parte più a sud della
costellazione, vicino al bordo verso la Chioma di Berenice; è composta da due stelle quasi
uguali (magnitudine 7,3 e 7,5) distanti solo 2".
25 CVn (1 3h 35,2m: +36°33') è l'unica coppia relativamente brillante che presenti un
moto orbitale; il periodo è sui 240 anni. Attualmente la separazione delle due componenti
(una gigante gialla di magnitudine 5,1 e la compagna di 7,1) è di soli 1",8.
Stelle Variabili
Oltre alla alfa sopracitata, elenchiamo le seguenti:
V CVn (12h 42,8m; +45°43') è una variabile semiregolare, che in circa 158 giorni oscilla
tra le magnitudini 5,2 e 6,6. Fu detta da padre Secchi "la superba" per il suo spettro: è una
stella molto rossa, anzi, una delle stelle più rosse visibili ad occhio nudo. E una stella "al
carbonio" per i forti assorbimenti presenti nel suo spettro dovuti a molecole contenenti
questo elemento. E' inoltre una delle stelle più fredde in superficie, dato che la temperatura
è intorno a 2600 K.
TU CVn (12h 52,7m; +47°28') è pure una variabile, ma irregolare, tra 5,8 e 6,7 e rossa
quasi quanto la precedente.
V CVn (13h 17,3m; +45°47') altra variabile semiregolare rossa; varia in circa 192 giorni
tra 6,8 ed 8,8.
R CVn (13h 46,8m; +39°47') è pure una gigante rossa a lungo periodo; essa varia tra 6,5
e 12,8 in 328 giorni.
Ammassi globulari
C'è un unico magnifico ammasso globulare, NGC 5272 (13h 39,9m; +28°38') noto anche come
M 3 nel catalogo di Messier che lo scoprì nel 1764. Ha una magnitudine totale di 6,4
ed un diametro visibile di 9',8; fa parte d'un piccolo gruppo di ammassi globulari che si
addensano attorno al polo galattico boreale. Fotografie fatte col telescopio di Monte Palomar
hanno permesso di contare circa 45.000 stelle da 20' sino a circa 8' dal centro; si stima che
il numero totale potrebbe raggiungere parecchie centinaia di migliaia. Tra esse c'è un notevole
numero di stelle variabili a corto periodo (minore di un giorno), che furono chiamate per questo
motivo 'variabili di ammasso". Oggi esse sono denominate "cefeidi del tipo RA Lyrae".
Poiché da numerosi studi si sa che la loro magnitudine assoluta visuale è intorno a +0,5 e,
siccome quella osservata è 15,7, si può ricavare la distanza dell'ammasso al quale appartengono
tramite una nota formula: si ha così che la distanza è intorno ai 35.000 anni luce. Inoltre,
dallo studio della distribuzione della luminosità di tutte le stelle a seconda del loro colore,
si è dedotto che l'ammasso dovrebbe avere circa 10 miliardi di anni.
Galassie
M 51 - NGC 5194
(13h 27,8m; +47°27'): è la famosa M51 a forma di girandola, la prima galassia spirale che
si sia osservata. Situata a circa 3°,5 a sud-ovest della Eta UMa, ha una magnitudine globale
di 8,7 e dimensioni 10',O X 5',5. E' una spirale di tipo Sc che dista da noi 35 milioni di anni
luce. Scoperta da Messier nel 1773, solo successivamente, nel 1845, Lord Rosse ne riconobbe
la forma spirale. M51 ha una compagna, NGC 5195, probabilmente irregolare, alla quale è
connessa mediante uno dei suoi bracci.
M 94 - NGC 4736
(12h 48,6m; +41° 23'): galassia spirale di forma quasi circolare e molto compatta; nota anche
come M94, fu scoperta da Méchain nel 1781. Di tipo Sb, la sua magnitudine globale è 8,9, mentre
le sue dimensioni sono 5',O X 3',5. La sua posizione è individuabile facilmente con un piccolo
telescopio poiché forma un triangolo isoscele con la alfa e la beta.
M 63 - NGC 5055
(13h 13,5m; +42° 17'): è una brillante galassia spirale nota anche come M 63 e scoperta nel
1779 da Méchain; di tipo Sb, ha una magnitudine globale di 10,0 e dimensioni 9,0 X 4',O.
Presenta una doppia struttura spirale.
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