Il testo è stato tratto dalla rubrica sulle costellazioni curata dal Prof. Bruno Cester
sulla rivista l'Astronomia (che ringraziamo per la gentile concessione).
E' una delle costellazioni zodiacali coprente 514 gradi
quadrati; prende il nome dalle due stelle brillanti che servono anche ad individuarla subito: Polluce, la beta (di magnitudine
1,2) la più brillante, e Castore, l'alfa (di magnitudine 1,6) che è certamente la più interessante per il sistema multiplo che
la compone. Probabilmente ai tempi di Bayer esse erano stimate di ugual splendore e quindi egli usò le lettere alfa e beta
nell'ordine in cui i gemelli vengono sempre citati: Castore e Polluce. Però a sud-ovest, meno conosciuta, c'é anche la
Gamma (Alhena), di prima grandezza; essa si
collega alla beta tramite la delta e la zeta, di terza grandezza, come una traccia parallela, partente dalla alfa, attraverso
la tau, di quarta, e la epsilon, di terza, arriva alla terna costituita dalle mu, eta (variabile di terza) e la n.1.
La Mitologia
Castore e Polluce ci riconducono al mito dei gemelli figli di Leda e di Giove;
protetti da Apollo, a Roma erano ricordati come i gemelli di Febo ed anche come i
Dioscuri.
Entrarono nella mitologia come la guida degli Argonauti; per i Romani erano i protettori
nella battaglia, numi tutelari dell'ospitalità ed anche protettori dei marinai nelle tempeste.
In questa veste si riteneva apparissero sui pennoni o in cima agli alberi (i "fuochi di S.Elmo").
D'altra parte, la vicinanza di due stelle così brillanti suggerì anche ad altri popoli
l'immagine di due gemelli.
Passando alla storia, vogliamo ricordare che il 13 marzo 1781, presso la stella n.1
Propus, sopra citata (la più occidentale della costellazione), WillIam Herschel
scopriva (o riscopriva) il nuovo pianeta Urano. Invece, nel febbraio del 1930,
all'Osservatorio Lowell, Tombaugh fotografava il più lontano pianeta, Plutone,
vicino alla delta.
Le coordinate sono al 1950.00 quelle precise al decimo di minuto d'arco; le altre, ove è stato possibile
rintracciarle, sono al 2000.00. Appena possibile si procederà al cambio al 2000.00 di tutte.
Gli Oggetti Astronomici più interessanti
Stelle Doppie
Una descrizione a parte meritano le due stelle principali, Castore e Polluce.
La alfa (7h 31,4m; + 32°0): è Castore "il cavaliere" ed è la ventitreesima stella
più brillante del cielo. La sua magnitudine è 1,59 ed è una stella bianca posta a circa 45
anni luce da noi. E' una delle più interessanti stelle doppie, risolta forse già da Cassini
nel 1678 e riscoperta da Bradley nel 1718. Egli la osservò per decenni, notando così che
le due componenti cambiavano la posizione reciproca. Nel 1803 William Herschel annunciava
che quel sistema era realmente una doppia legata fisicamente. Possiamo dire perciò che
Castore è la prima binaria riconosciuta essere legata gravitazionalmente. In altre parole,
si capì allora che l'attrazione gravitazionale agiva anche al di fuori del sistema solare.
Le due componenti, che chiameremo A e B, hanno magnitudini 1,99 e 2,85: sono
visibili con un telescopio d'amatore e compiono una rivoluzione in un periodo che è intorno ai
quattro secoli (i calcoli sinora eseguiti danno valori che vanno tra i 380 ed i 511 anni).
Una terza stella Castore C, a 73" in direzione sud, accompagna le altre due e rivolve con
esse in un periodo che é intorno ai migliaio d'anni. Il fascino sta ancora nel fatto che
ciascuna delle tre stelle é a sua volta doppia. Castore A è composta da due stelle bianche
che compiono una orbita in 9,2 giorni; Castore B è composta da due stelle biancastre, un
po' più piccole, che compiono un giro in 2.9 giorni. La più interessante è poi Castore C
(magnitudine 9.1), nota pure con la sigla YY Gem, dato che é una doppia ad eclisse (oltre
che, come le altre, spettroscopica) e compie una rivoluzione in meno di 20 ore.
Le componenti sono arancione e la loro massa è di poco superiore alla metà di quella del Sole.
La beta (7h42,3m;+28°9'): è Polluce "il pugile": con la magnitudine 1,16 é la
diciassettesima stella più brillante dei cielo; la sua distanza è sui 35 anni luce ed é una
gigante giallo arancione.
Altre Stelle Doppie
(6h 11,9m +22°31'): come s'è già detto, la primaria è una
variabile rossa, ma è anche doppia spettroscopica col periodo di 8,2 anni. A circa 15' c'é poi
una compagna, una subgigante gialla di magnitudine 6,5.
(6h 19,9m +22°33'): la primaria è leggermente variabile
intorno alla magnitudine 2,9 ed è una gigante rossa: a 113' si trova una compagna di magnitudine
8.5 che è a sua volta un doppia stretta.
20 (6h 29,4m +17°49'): è composta da due stelle simili separate di 20".
(6h 40,8m +25°11'): porta il nome di Mebsuta:
è composta da una supergigante gialla di magnitudine 3.0 e di una compagna giallo-arancione,
di nona, a 110" forse non legata fisicamente.
38 (6h 51,8m +13°15'): è una bella coppia composta da una stella bianca, di magnitudine
4,7 ed una compagna gialla di settima, posta a 7".
(7h 01,1m +20°29'): la primaria è una Cefeide ed è
accompagnata da due stelline una di decima ad est, a 87' e l'altra verso nord a 96", di ottava;
entrambe non sembrano legate alla primaria.
45 (7h 05,5m +16°1'): la primaria, una gigante gialla di quinta ha una compagna di decima
a 10.'.
(7h 08,Om +30°20'): la stella di magnitudine 4,5, arancione,
ha a soli 1,9" una compagna di undicesima: coppia difficile.
1O37 (7h 9,7m +27°19'): è posta tra la stella n.47 e la
n.53; è una binaria gialla, composta da due stelle uguali di magnitudine 7.2, in orbita col
periodo di 117 anni. La loro separazione attuale è di 1,3".
52 (7h 11,6m +24°59'): la rossa primaria di sesta magnitudine ha una compagna ottica,
di dodicesima a 24".
(7h 15,2m +16°38'): è composta dalla primaria, una
stella bianca di magnitudine 3,7 ed una stellina di decima a circa 10".
(7h 17,1m +22°05'): il suo nome è Wasat e la
primaria è una stella bianca di magnitudine 3.5. La compagna è una piccola stella arancione
di ottava; seguita sin dal 1829, è una stella doppia fisica ma il periodo deve essere lunghissimo.
63 (7h 24,8m +21°33'): la primaria, di magnitudine 5.3, ha una compagna di nona a 43".
Si noti a sud-est la nebulosa planetaria NGC 2392 (vedi sotto).
(7h 41,4m +24°31'): la primaria è una stella gialla di
magnitudine 3,7; la compagna di decima, è a 7".
("7h 44,3m +33°32'): la gigante rossa di magnitudine 5.3 è
accompagnata da due deboli stelle: una di undecima a 21" e l'altra di decima a 92".
Stelle Variabili
TV (6h 08,8m +21°53'): è una rossa variabile semiregolare che oscilla tra le magnitudini
7,0 e 7,8.
BU (6h 09,3m +22°55'): è la n.6 di Flamsteed ed è pure una variabile rossa irregolare
tra 6,1 e 73.
(6h 11,9m +22°31'): è un'altra variabile semiregolare rossa:
varia tra 3.1 e 3,9 in 233 giorni. Fu scoperta nel 1844 ed è anche doppia (vedi sopra).
W (6h 32,1m +15°22'): è posta a sud-sud-est della gamma ed è una variabile Cefeide la
quale oscilla tra 6.8 e 7.5 in 7,91 giorni.
IS (6h 46,4m +32°20'): è una semiregolare arancione e varia tra 5,4 e 6.2 in una
cinquantina di giorni.
R (7h 04,3m +22°47'): è una variabile estremamente rossa e varia in 370 giorni tra
le magnitudini 5.9 e 13.9.
(7h 01,1m +20°39'): è un'altra variabile di tipo Cefeide,
ma supergigante gialla pulsante tra le più brillanti: varia in 10,15 giorni tra 3.7 e 4.1.
E' anche doppia ottica.
Ammassi
M 35 (6h 05,7m +24°20'): bellissimo ammasso aperto, la cui magnitudine fotografica
globale è 5.6, facilmente osservabile con piccoli strumenti, dato che si estende su 30'.
E' stato percepito ad occhio nudo; la sua distanza è stata stimata pari a 2200 anni luce.
Si possono osservare un centinaio di stelle con strumenti medi: formano un magnifico gruppo
proiettato sul fondo galattico ricco. Si notano degli allineamenti tra i quali una catena di
stelle deboli tra due più luminose, nella parte nord. Si noti a 25' a nord-ovest l'altro
ammasso aperto.
NGC 2158 (6h 04,3m +24°6'): molto più debole del precedente, col diametro di 4'. E'
molto più lontano (la distanza è sui 16.000 anni luce), molto più ricco di stelle e più vecchio
di M 35. La sua età è stimata sugli 800 milioni d'anni.
Nebulose
NGC 2392 (7h 26,2m +21°1'): è una nebulosa planetaria a sud-est della stella n.63.
Venne scoperta da William Herschel nel 1787. Ai piccoli telescopi appare come una
macchia diffusa circolare del diametro di circa 40". Con telescopi più potenti e la fotografia,
l'aspetto e molto diverso: appare una stellina centrale inviluppata in un alone di circa 17"
di diametro; questo è circondato da un anello esterno più debole, separato da esso da una
zona oscura.
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