La costellazione della Bilancia è una di quelle zodiacali, estesa lungo l'eclittica ma
nella sua parte meridionale: copre un'area di 538 gradi quadrati, tra la Vergine e lo
Scorpione, a metà strada quindi tra le due brillanti stelle Spica e Antares.
Anzi, qui si trova la sua stella più luminosa, la alfa, molto vicina all'eclittica.
E' comunque caratterizzata dalla presenza, oltre che di questa stella, anche della beta, a nord-est di essa.
Il testo è stato tratto dalla rubrica sulle costellazioni curata dal Prof. Bruno Cester
sulla rivista l'Astronomia (che ringraziamo per la gentile concessione).
La Mitologia
La spiegazione della sua origine è alquanto controversa. Indubbiamente in antico la
Bilancia faceva parte dello Scorpione, del quale rappresentava, ed è facile
riconoscerlo, le chele: quella superiore terminava nella stella beta e quella inferiore
nella alfa. Sembra però che quando si volle dividere l'eclittica in dodici segni, anche le
costellazioni zodiacali vennero portate a dodici, dividendo così lo Scorpione in due parti,
una che conserva il nome proprio e l'altra quello delle Chele. Questa divisione rimase a
lungo, sebbene già nel terzo secolo a.C. si iniziasse a parlare della Bilancia.
Di questa confusione si ha il ricordo nei nomi propri di alcune sue stelle: la alfa, ad esempio,
è Zuben-el-Genubi (la chela australe) ma anche Kiffa Australis (il piatto australe
della bilancia) è una mescolanza di arabo e latino. La beta è di conseguenza Zuben-Eschamali
(la chela boreale) o Kiffa Borealis.
Le altre che portano un nome sono: la gamma, Zuben-el-Akrab, la delta,
Zuben-el-Akribi, mentre per la nu e la eta si ha il comune nome di Zuben-Hakrabi;
tutte evidentemente significanti le chele dello Scorpione.
Le coordinate sono al 1950.00 quelle precise al decimo di minuto d'arco; le altre, ove indicato,
sono al 2000.00.
Gli Oggetti Astronomici più interessanti
Stelle Doppie
Sh 179 (14h 22,6m; -19° 45') è composta da due stelle di magnitudine 6,4 e 7,0 separate di
35". La secondaria è però a sua volta doppia e nota con la sigla Beta225: le magnitudini delle
due componenti sono 7,5 e 8,1 e la loro separazione è di 1", 2 ed è perciò di difficile
osservazione.
Alfa (14h 46,6m; -15° 50') è la brillante stella bianca di magnitudine 2,75 ed è posta a
65 anni luce da noi; ha una compagne fisica (8 Librae) di magnitudine 5,2 a 231". Però la
stella primaria è a sua volta una doppia enormemente stretta.
Sh 190 (14h 54,5m; -21° 11') è una coppia ancor più vicina a noi, distando solo 19 anni
luce; è formata da due stelle di magnitudini 5,9 e 8,2, separate di 21",8. Merita osservarle
per le belle colorazioni: la primaria è giallo-arancione, mentre la più debole compagne è rossa.
Una stellina di tredicesima appare a 45" verso sud da queste.
18 (14h 56,2m; -10° 57') ha la primaria, una stella arancione di magnitudine 6,0 e una
compagna gialla, di nona, a 20".
S673 (15h 30,2m; -24° 19') è una coppia di stelle identiche come luminosità; le due
componenti hanno magnitudini 7,0 e 7,1 e sono separate di 9",3.
Sigma 1962 (15h 36,0m; -08° 38') è una doppia più brillante della precedente perché le
magnitudini sono 6,5 e 6,6; la separazione è di 11", 9.
Stelle Variabili
Delta (14h 58,3m; -08° 19') è una brillante variabile ad eclisse del tipo Algol e venne
scoperta nel 1859. Il periodo è sui 2 giorni e un terzo, durante i quali cala dalla magnitudine
4,8 alla 5,9 durante il minimo principale, quando la brillante primaria viene eclissata dalla
gialla compagna più debole, mentre il minimo secondario è meno appariscente (solo circa 0,1
magnitudini).
ES (15h 14,1m; -12° 51') è un'altra variabile ad eclissde, meno vistosa; il periodo è di
0,88 giorni e la diminuzione al minimo è da 7,0 a 7,4.
RS (15h 21,4m; -22° 44') altra variabile rossa di tipo Mira; varia in 217 giorni tra le
magnitudini 7,0 e 13.
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Quest'immagine venne presa dal Monte Matajur, ma il forte inquinamento luminoso presente nella
pianura friulana, illuminò le basse nuvole presenti sul tutta la pianura. L'immagine originale
la potere vedere cliccando qui; ogni commento sul
tasso di illuminazione della parte meridionale della nostra regione è superfluo. Beltrame ha
eleborato l'immagine per ridurre il chiarore che illumina le nuvole, le quali a loro volta
diffondono verso l'alto. Il prezzo da pagare è una definizione peggiore e la perdita di tutte
le stelle più deboli. E pensare che, sino a sette-otto anni fa, era ancora possibile fare
fotografia di un certo livello!
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