logo 3KB 24/04/2003
21-22 T.U.
Immagine di
Lucio FURLANETTO
e Rubes TURCHETTI
Ripresa dall'
Osservatorio Astronomico
di Talmassons (Ud)
Sezione
Deep Sky
M 100 colori - 48 KB
GALASSIA M 100 / NGC 4321 (SPIRALE BARRATA DI TIPO SBbc)
Catalogazioni alternative: M 100 / UGC 7450 / PGC 40153 / VCC 596 / CGCG 99- 30 / MCG 3-32-15 / IRAS 12204+1605 / KUG 1220+160
Descrizione nel Catalogo Dreyer: pF, vL, R, vg, psbMrN, 2-br spir; = M100
Ascensione retta: 12h 22m 54.9s; declinazione: +15° 49' 20" (J2000.0)
Dimensioni: 7.5' x 6.1'; magnitudine: 10.1; angolo di posizione: 30°
Distanza: 16 megaparsec (53 milioni di anni-luce)
Luminosità galattica: 99 miliardi di volte quella del sole (4.3 volte quella della Via Lattea)
Distanza da Beta Leonis (Denebola): 8.4°; angolo di posizione: 80°

La bella galassie a spirale qui presentata è la spirale M 100, la quale prospetticamente si trova nella costellazione della Chioma di Berenice (Coma Berenices-COM). L'oggetto, ben visibile già con un medio telescopio, ha però una bassa luminosità superficiale che lo rende poco contrastato se il cielo non è buio (con inquinamento luminoso assente o, almeno, contenuto). Si tenga presente che la sua decima magnitudine, viene distribuita su un'area che è circa 1/17 di quella della Luna piena, quindi non è concentrata in una piccolissima area come nel caso delle stelle.
Osserviamo la galassia da un angolo elevato, quasi dall'asse polare: essa mostra il disco della spirale con ben visibili due bracci che si svolgono in senso orario e le brillanti condensazionin delle regioni HII, facilmente notabili nell'immagine a colori perché prevalentemente sono di colore azzurro-blu. Ci sono pure delle macchie scure, regioni ad alta densità di polvere, che denotano le nubi oscure, spessimo presenti nelle galassie a spirale, dove si trovano le zone da dove inizieranno a condensare le future generazioni di stelle.

Per trovare la galassia nel tardo inverno (con l'Orsa Maggiore verticale in prima serata) si cerchi eta UMA (l'ultima della coda) e si guardi a destra della coda dell'Orsa. Oltre i Cani da Caccia (CVN), dei quali si notano subito le due stelle più luminose alfa e beta, si osserva una debole costellazione, la Chioma di Berenice, che occupa la zona che confina con il Leone, il Boote e i Cani da Caccia. All'interno della congiungente tra le due stelle più luminose della costellazione si trova l'ammasso di galassie con quella presentata qui sopra.

Assieme a M 100 si trovano NGC4322, NGC4323, NGC4328, PGC40214, VCC636 e VCC619 da una parte, mentre dalla parte opposta si osservano MCG3-32-11, IC783A, IC783, UGC7425, NGC4312, VCC600, VCC583, VCC554, VCC507, VCC481, VCC478, VCC472, PGC 40044. Probabilmente non tutte sono legate gravitazionalmente all'ammasso e quindi si proiettano solo prospetticamente sull'ammasso.

Ringrazio Rolando Ligustri il quale ha elaborato l'immagine a partire dall'immagine di luminanza, alla quale ha sovrapposto le tre immagini di crominanza (R-V-B) ottenute con i filtri che Rubes e io prendemmo. Il risultato lo potete osservare qui sopra. Rispetto a quella del 09/05/1999, questa ripresa è molto più dettagliata, per di più a colori e con una maggiore luminanza per unità di area, dovuta sia al migliore ccd impiegato, ogni due anni l'evoluzione di queste attrezzature è notevole, sia perché riprendemmo ben venti pose da 1 minuto per la luminanza, aumentando notevolmente il rapporto segnale/rumore dell'immagine ccd. M 100 è leggermente scentrata per far stare nel campo inquadrato dal ccd la maggior parte delle galassie sue vicine prospetticamente, oltre che per avere una stella abbastanza luminosa per l'inseguimento come quella notabile in basso (evento quasi sempre auspicabile). L'immagine è sicuramente migliorabile e in futuro la rifaremo.

L'immagine è da 417 x 417 pixel, a 16,8 milioni di colori, occupa 1 MB di memoria qui compressi a 48 KB. La visione è sempre quella telescopica (con l'est speculare), la risoluzione è di 2,35"/pixel e il campo inquadrato è di 16' x 16'.

Telescopio Riflettore: NEWTON da 350 mm di diametro; lunghezza focale: 1750 mm; f/5
CCD: SBIG ST9E (KAF 261)
Tempo d'integrazione Luminanza: 20 pose da 60 secondi in binning 1x1
Tempo d'integrazione filtri R-V: 3 pose da 60 secondi in binning 2x2
Tempo d'integrazione filtro B: 5 pose da 60 secondi in binning 2x2
Filtri impiegati: Johnson e Cousin BVR

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Copyright © 2003-2006 di Lucio Furlanetto (testo) e 2003 di Lucio Furlanetto e Rubes Turchetti (immagine)

Pagina caricata in rete: 15 maggio 2003; ultimo aggiornamento (3°): 28 agosto 2006