Nelle due immagini si vede la galassia a spirale M 81 / NGC 3031, situata nella costellazione dell'Orsa Maggiore (Ursa Maior) all'incirca a metà strada tra le zampe anteriori dell'Orsa e la Stella Polare. E' una delle poche galassie che ha un nome proprio: "Nebulosa di Bode".
Questa galassia vicina viene osservata da un piano molto elevato (anche se non polare), pertanto mostra bene il brillante nucleo, i due bracci a spirale, le nubi di polvere interstellare, le regioni HII. Rispetto all'immagine precedente, ripresa col Meade da 8" e il ccd ST7 di Rolando, l'incremento in risoluzione e dettagli è stato notevole. Ora si possono apprezzare i deboli filamenti gassosi che uniscono varie porzioni dei bracci della spirale, si vedono risolte le principali regioni d'idrogeno ionizzato e si vede chiaramente sin dove si spingono in lontananza i bracci della spirale. Il campo inquadrato, con il solito rovesciamento Est - Ovest dovuto al telescopio, è di 18,8' x 12,5'.
Alla sua sinistra, evidenziata dal cerchio verde, si può vedere (a fatica) una galassia nana, UGC 5336, della quale non posso dire nulla, se non che è una piccola irregolare di due primi e mezzo per due primi d'arco di dimensione e che ha una magnitudine prossima alla quindicesima.

La notte del 29 giugno 2002, con Gino e mio figlio Stefano, ho preso un'altra immagine della galassia, stavolta meno intensa per mostrare anche le zone interne di M 81, che invece sono saturate nella riprese sopra di Rolando, le quali mostrano soprattutto le deboli propaggini esterne della galassia. Chi desidera guardare questa seconda immagine clicchi qui. E' stata presa alle ore 22:30 TU e risulta dalla somma di 3 pose da 30 secondi ciascuna. La strumentazione è la stessa riportata qui sotto e la dimensione della ripresa ccd è di 70 KB. L'immagine a destra visibile sopra venne invece ottenuta da Ligustri la notte del primo febbraio 2003, come "passatempo" per aspettare il momento propizio per inquadrare alcune comete. Rolando, come me, raramente perde tempo, pertanto impiega sempre il suo tempo per attività collaterali utili, come inquadrare galassie, nebulose o ammassi fra un a sessione di comete e l'altra. L'oggetto è sempre lo stesso, ma il migliore padroneggiamento della tecnica strumentale e la maggiore durata dell'integrazione hanno permesso di raggiungere una magnitudine limite e una ricchezza di dettagli decisamente superiore.

Immagine a sinistra: 450 x 450 pixel, a 16 milioni di colori, occupa 1,5 Mb di memoria, qui compressi a 56 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 512 x 512 pixel.
Immagine a destra: 450 x 450 pixel, a 256 toni di grigio, occupa 512 kb di memoria, qui compressi a 43 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 512 x 512 pixel.
Immagine linkata: 512 x 512 pixel, a 256 toni di grigio, occupa 512 kb di memoria, qui compressi a 70 KB.
Risoluzione 2,5"/pixel; il campo di 16' x 16'.