In questa pagina si vede Ngc 1453, un'ellittica situata nella costellazione di Eridano (Eridanus);
il Dreyer la descrive come: PB,S,R,*17M.
Come già riferito in altre pagine della gallery delle galassie, le ellittiche sono galassie con
una popolazione stellare mediamente più vecchia di quella delle spirali e con una distribuzione
di orbite stellari completamente diversa da quella delle spirali. Mentre le orbite stellari in
quest'ultime si possono dividere in tre classi, appartenenti al nucleo, al disco e all'alone con
distribuzioni delle orbite casuali nel caso del nucleo e dell'alone e distibuzioni concentrate
sul piano orbitale e con uno specifico verso di rotazione per quelle del disco, le stelle delle
ellittiche sono tutte appartenenti ad una distribuzione all'incirca simile a quella del nucleo
per le spirali.
Questo fatto non ha ancora una spiegazione universalmente accettata dalla comunità astronomica,
ma si pensa sia dovuto al fatto che le ellittiche, durante la loro vita, abbiano "fagocitato"
(cannibalizzandole) molte piccole galassie satelliti o in rotta di collisione con esse.
Essendo l'orientamento rotazionale della popolazione stellare di una galassia praticamente
casuale, rispetto all'asse rotazionale prevalente delle stelle di un'altra (in questo caso la
galassia progenitrice dell'ellittica), le future ellittiche hanno, nel corso della loro vita,
acquisito popolazioni stellari con varie tipologie di assi prevalenti, le quali si sono combinate
generando l'indifferenziazione dell'asse attuale. In poche parole, ogni volta che l'ellittica
cannibalizzava una nuova galassia, le stelle di quest'ultima entravano a farne parte con la
direzione ed il verso di rotazione iniziali, a parte modifiche dovute all'interazione gravitazione
tra i due oggetti, quindi la popolazione complessiva acquisiva miliardi di stelle con nuove orbite,
nella maggior parte dei casi difformi da quelle delle stelle originali della futura ellittica.
I casi di cannibalizzazione sono evidenti in molte ellittiche, le quali presentano due o più
nuclei (uno restando quello originale e gli altri quelli delle galassie assorbite); nel
corso della storia evolutiva dell'oggetto essi tendono a fondersi sino a rendersi completamente
indistinguibili, se non per gli eventuali versi prevalenti di rotazione (se originalmente
erano stati parecchio diversi).
Per quanto detto sopra, nel caso delle ellittiche, la fusione di galassie provoca onde d'urto
che comprimono il mezzo interstellare (gas e polveri), generando imponenti episodi di formazione
stellare. La produzione parossistica di stelle consuma tutto il gas libero nelle loro strutture,
impedendo di fatto la formazione di nuove "popolazioni stellari" come invece accade nelle spirali.
A questo punto risulterà una popolazione stellare, per le ellittiche, mediamente più vecchia
di quella che si osserva per le spirali, dove la formazione è progressiva e di minore entità per
unità di tempo.
In questa ripresa, si osservano pure due galassie di fondo, spirali, una sopra NGC 1453 ed una
a destra (poco sopra la luminosa stella). Esse, essendo molto deboli, non vengono riportate
nel catalogo da me usato; proseguendo in direzione del lato destro, poco oltre il margine della
ripresa di Rolando, si osserverebbero altre sette galassie.
La zona inquadrata si trova quasi al confine con la costellazione del Toro, vicino alla zampa
posteriore destra dell'animale identificato dall'asterismo.
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