Dalla Commissione Inquinamento Luminoso dell'U.A.I. ci è giunta questa breve nota esplicativa.
APPROVATA LA NORMA U.N.I. SULL’INQUINAMENTO LUMINOSO: COMMENTO
In data 16.7.1998, presso la sede dell’U.N.I. (Ente nazionale di
unificazione) di Milano, è stata approvata la norma U.N.I. "Requisiti
per la limitazione della luminanza del cielo da luce artificiale".
La norma sarà operante attorno a Gennaio 1999. La norma non ha valore di legge.
Riassumiamo i punti fondamentali della norma:
a) i fasci fissi e roteanti verso l’alto debbono essere autorizzati
dall’autorità competente;
b) il territorio della Repubblica Italiana è diviso in 3 parti:
- zona 1, riservata agli osservatori di rilevanza internazionale, raggio
di protezione 5 Km;
- zona 2, zona protetta attorno alla zona 1 od intorno agli altri
osservatori, anche amatoriali, raggio di protezione 5, 10, 15 o 25 Km;
(l’U.A.I., per gli osservatori affiliati all’Unione, si è impegnata per
fascie di 5 o 10 Km, salvo casi particolari);
- zona 3, rimanente territorio della Repubblica;
c) valori del rapporto medio di emissione superiore (R%), rilevato
sull’intero territorio comunale: 1, 5 e 10, rispettivamente per la zona
1, 2 e 3;
d) valori dell’intensità massima nell’emisfero superiore per singolo
impianto a seconda della classificazione degli impianti (ad esempio per
le strade: 5, 15 e 30 candele / chilolumen rispettivamente per le zone
1, 2 e 3.;
e) gli impianti possono essere gestiti con orario regolamentato.
E’ una norma mediocre ed abbiamo seri dubbi sulla sua applicabilità,
specie riguardo al controllo del R% medio.