L'immagine di questa pagina la ripresi la mattina del 26 agosto 2008, dall'esterno di casa mia, e mi serve per mostrarvi un'illuminazione full cut-off installata alcuni anni fa dall'amministrazione
palmarina, probabilmente la prima via della nostra cittadina con tale tipo d'illuminazione. Bisogna sottolineare però che, se da un lato questa illuminazione è sicuramente maggiormente
ecologica rispetto alle precedenti lampadine ai vapori di mercurio oggi vietate dalle norme comunitarie, essa però viene utilizzata in maniera eccessivamente potente, in quanto le lampade ai
vapori di sodio ad alta pressione hanno una maggiore efficienza rispetto alla maggior parte degli altri tipi d'illuminazione. Per questo motivo è evidente che la loro potenza luminosa dev'essere
sicuramente inferiore (anche a un terzo) della potenza precedente, altrimenti non si produce un risparmio energetico (e monetario) per le casse del comune. Per cui non si raggiungerà lo scopo
principale della legge regionale: ridurre il consumo elettrico (che da noi implica l'uso di energie quasi sempre non rinnovabili) e la spesa della bolletta pagata dai cittadini!
Inoltre l'interdistanza tra questi pali, cioé la loro distanza reciproca calcolata in base al numero delle volte della loro altezza, è inferiore al fattore 3,8, il minimo
richiesto dalla LR FVG, visto anche che i gruppi illuminanti attualmente
adottati permettono interdistanze di 4,5 (o addirittura superiori a 5 in certi casi). Purtroppo, visto che la costruzione
dell'impianto è antecedente alla promulgazione della legge regionale, a quei tempi tale misura non era ancora un obbligo. A questo bisogna segnalare pure che il palo inquadrato in primo piano
non ha nemmeno l'ottica parallela alla strada, quindi la sua emissione di 0Cd/90° è maggiore di zero (attualmente vietata). Il motivo è semplice: non essendo stato posizionato come
gli altri pali sul bordo della strada, ma un metro e mezzo all'interno (quindi rasente il muretto confinario del mio vicino di casa), secondo il progettista esso non avrebbe correttamente illuminato
tutta la strada. A parte che
ritengo che l'avrebbe fatto comunque, una tale disposizione ha tre implicazioni: 1) la luce del gruppo illuminante viene dispersa oltre l'orizzonte; 2) esso illumina
completamente la facciata della casa di fronte impedendo così ai proprietari di poter dormire al buio se tengono le finestre aperte la notte; 3) tantissima luce viene riflessa dal muro della
casa adiacente alla mia, la quale la riflette all'interno del mio giardino, impedendomi di fatto di poter fare osservazioni astronomiche da là. Questo non fa crollare il mondo, ma lede un
diritto che a ogni cittadino va garantito: poter effettuare delle attività permesse dalla legge (in questo caso addirittura "ricerca scientifica") da una propria prorietà immobiliare.
Come si capisce, l'esempio citato è solo una goccia nel mare delle ingiustizie quotidiane, ma dimostra chiaramente che anche un unico sbaglio commesso da un progettista (e nemmeno specializzato
in quel campo, visto che non era un ingegnere illuminotecnico) che non segua le leggi (ma sovente basterebbe il solo buonsenso comune), può porre fine a un'attività protrattasi per decenni e che ora diventa impossibile da effettuare. Se a questo aggiungiamo che il campo sportivo, distante mezzo chilometro in linea
d'aria, per lo stesso motivo illumina a giorno almeno due notti a settimana tutta la zona a nord e est di Palmanova, che l'alone di inquinamento luminoso generato dall'Eurospar di Sottoselva è
ancora peggio perché arriva ad almeno 30°-35° di altezza ogni notte, bé capirete che le cose non possono andare avanti così, considerando poi che questo spreco di luce
direttamente o indirettamente (coi prezzi della merce) lo dobbiamo sempre pagare sempre noi!
Invece si racconta con dei bei spot in televisione che per far risparmiare allo stato (regioni, provincie, comuni) si devono
spegnere tutti i led della televisione o del lettore DVD!!! E' pazzesco!
Una (1) sola lampada stradale equivale alla potenza consumata di molte decine di apparecchi domestici in condizione di stand-by...
Progettando gli impianti a norma della legge lombarda sull'inquinamento luminoso, la legge capostipite di tutte le buone leggi in vigore, si sarebbero raggiunti importantissimi risultati: una strada
illuminata correttamente (quindi adeguatamente e in maniera uniforme)
, un notevole risparmio energetico (con conseguente riduzione della spesa elettrica del comune), un abbattimento dell'inquinamento
luminoso. Questo avrebbe significato tanti benefici e non ci sarebbero stati nemmeno i danni evidenziati in precedenza!
Per maggiori informazioni sulla LR FVG 15/2007 utilizzate i links presenti all'inizio del testo del 2° notiziario 2008.
Per vedere da vicino i corpi illuminanti full cut-off di via Marconi cliccate qui.
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