Così facendo promuoverà una scelta di civiltà esegnalerà uno spreco inconsapevole che, dopo questa lettera, non potrà più dirsi tale.
Con questa e altre iniziative, "iGuzzini" illuminazione intende favorire il coinvolgimento di tutti coloro che hanno a cuore gli scopi della lotta all'inquinamento luminoso e la massima diffusione dei dati concernenti questo fenomeno.
mi permetta di illustrarle alcuni fatti che potrebbero portare importanti miglioramenti nella vita della nostra città. Esperimenti condotti dalla Commissione italiana di studi sull'inquinamento luminoso, sulla base di ricerche dell'International Dark-Sky Association, citati nella Proposta di Legge sul risparmio energetico del nostro Parlamento, dimostrano che un Comune di 50.000 abitanti consuma mediamente qualcosa come 500 milioni l'anno per l'illuminazione pubblica. Di questi 500 milioni, circa 150 vengono dispersi nel cielo e causano inquinamento luminoso, mentre altri 100 vengono spesi inutilmente in lampade e dispositivi d'illuminazione non efficienti al fine della riduzione dei consumi.
Questo fenomeno ha due aspetti negativi: a) Non si vede più il cielo stellato o lo si vede solo parzialmente; b) quasi il 50% della spesa comunale per l'illuminazione pubblica è praticamente denaro gettato al vento (in Italia si può parlare di uno spreco di quasi 400 miliardi l'anno).
Un'altra ricerca, questa volta inglese ("The lighting & crime file", The Institution of Light Engineers, Lennox House, Warwickshire, 1990), ci porta a considerare altri fatti degli di nota: una buona illuminazione pubblica può ridurre del 45% gli atti criminosi che si compiono per strada, i furti di macchine alle persone o negozi, i danneggiamenti del patrimonio pubblico e le molestie.
Dai risultati di questa ricerca si apprende anche che una migliore illuminazione riduce in modo sensibile la paura delle persone nei confronti della criminalità diffusa, soprattutto nelle donne, 82% contro il 62% degli uomino contribuendo a una maggiore sicurezza generale e a una diminuzione del traffico automobilistico poiché, facendo crescere il numero di persone disposte a camminare per strada e migliorando la qualità dei rapporti sociali urbani, incentiva l'uso dei mezzi pubblici.
Come cittadino e contribuente sono sicuro che recuperare il 50% di questa spesa comunale sarà un buon investimento per il futuro della città. Un futuro ricco di prosperità e sicurezza, che valorizzerà l'architettura rendendola più bella e appetibile anche per i turisti, che eliminerà le "zone d'ombra" rendendo più visibile e sicuro ogni quartiere.
Tutto questo senza causare danni ecologici e ulteriori sprechi.
Ci pensi, signor Sindaco.
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