ottobre 2001 Immagine di Alessandro DI GIUSTO Ripresa da: Buja (Ud) Sezione: Inquinamento Luminoso
capannone industriale: 29 KB
ILLUMINAZIONE NELLA ZONA INDUSTRIALE DI BUJA

Questo scatto venne preso nell'autunno del 2001 da Alessandro di Giusto, redattore della rivista settimanale Il Friuli, quale esempio della situazione illuminotecnica presente nella zona industriale di Buja (Udine). Come si vede dall'immagine, le strutture inquadrate non vengono illuminate in maniera corretta, almeno secondo i parametri della legge regionale lombarda n°17/2000, la legge sul modello della quale sono state redatte tutte le altre buone leggi regionali (in Lazio, Toscana, Marche, Emilia-Romagna, ecc.) e la legge nazionale della Repubblica Ceca (e alla quale s'ispira anche la nostra futura legge nazionale anti Inquinamento Luminoso). Le sue linee guida vengono ormai adottate come esempio in due Land tedeschi e sono in discussione presso i locali parlamenti per divenire legge nazionale in vari paesi dell'Unione Europea.
Ovviamente, dato che una legge similare non è operativa nella nostra regione, i proprietari della ditta non hanno obblighi verso di essa, ma sarebbe certamente auspicabile che coloro che utilizzano grossi impianti d'illuminazione ne adottassero lo spirito, a prescindere dalla fatto che sia o non sia operativa in Friuli-Venezia Giulia. E questo, si badi bene, per ottenere un consistente risparmio energetico e quindi conti molto meno salati delle bollette della luce! Oltre a ciò anche per dare un vero e serio contributo al classico inquinamento, dovuto alle emessioni di fumi e particolato da parte delle centrali energetiche, oltre a ridurre l'emissione calorica che contribuisce all'ormai tristemente noto "effetto serra". Ma questo è un altro discorso...
Ci sono già numerosi casi, nelle varie regioni italiane dove sono operative leggi di questo tipo, dove i titolari di grandi, medie o piccole aziende si sono accorti che i risparmi nell'energia elettrica consumata sono molto ingenti, in termini che possono raggiungere il 60-80%!, ad esempio quando si sostituiscano completamente vetusti impianti con lampade ai vapori di mercurio, con risparmi tali da permettere d'ammortizzare quasi tutto il costo del nuovo impianto d'illuminazione nell'arco del solo primo anno d'esercizio !!! E scusate se è poco...

Come si vede chiaramente nell'immagine, il flusso luminoso è veramente esagerato, con i corrispondenti maggiori costi nei confronti dell'Enel; inoltre esso non permette un'illuminazione omogenea e molto meno potente che sarebbe possibile adottando le semplici e in definitva -lo si ricordi sempre- non maggiormente costose lampade ai vapori di sodio con proiettore piano disposte parallalelamente al piano di calpestio. Le regole sono semplici, facili da adottare e, per di più, rigorosamente ecologiche: la differenza sta solamente nella mentalità di chi non le propone e di chi adotta pedissequamente "regole" obsolete e (spesso) fuori mercato. Se si può, perché non si cerca di risparmiare varie migliaia di euro all'anno?

L'immagine ha una dimensione di 500 x 375 pixel; è a 16.7 milioni di colori ed occupa 2,1 MB, qui compressi a 29 KB. Cliccandola l'aprirete a 700 x 525 pixel.

Macchina fotografica: NIKON coolpix 990
Obiettivo fotografico: grandangolare
Tempo d'esposizione: automatico (da 1 a 5 secondi)

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Copyright 2002 © di Lucio Furlanetto (testo) e 2001 di Alessandro Di Giusto (immagine)
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Importante: il giudizio espresso si basa solamente su considerazioni illuminotecniche e
di lotta all'inquinamento luminoso; non vuole essere offensivo nei confronti di nessuno.

Pagina caricata in rete: 5 agosto 2002; ultimo aggiornamento (2°): 26 febbraio 2004