09/10/2005 18:19 TU |
Immagine di Matteo MELLONE |
Ripresa da Cervignano del Friuli (Ud) |
Sezione Luna |
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I CRATERI PTOLEMAEUS, ALPHONSUS E ARZACHEL | ||||
Regione lunare: Ptolemaeus crater region | ||||
Coordinate Ptolemaeus: latitudine: 9,2° sud; longitudine: 1,8° ovest | ||||
Le immagini sono state prese nell'ottobre 2005 da Matteo Mellone, un giovane socio del CAST che ha imparato le tecniche strumentali e ha dimostrato di volersi confrontarsi con i soci "anziani", i nostri "mostri sacri" che hanno decine o centinaia d'immagini presenti nel nostro sito e sulle principali riviste nazioni e internazionali, senza timori o riverenza alcuna. E come premio per la sua applicazione, il direttivo dell'associazione lo ha nominato Responsabile della Sezione Luna. L'immagine qui sopra a sinistra mostra la superficie lunare nella zona circostante il cratere dedicato a Tolomeo, Ptolemaeus in latino, con sotto Alfonso (Alphonsus) e Arzachiele (Arzachel), ripresi quando il terminatore li aveva sorpassati da poco e quindi nelle migliori condizioni di visibilità. La zona è fortemente craterizzata, con alcuni impatti di grande dimensione, vari di media e tantissimi di piccola, indice che la zona ha una notevole età geologica. A destra, sulla stessa immagine, l'autore descrive i nomi delle varie formazioni seleniche. Ogni immagine è formata dal mosaico di due riprese. Le dimensioni del cratere Ptolemaeus sono di 153 x 153 km, con un rapporto diametro/altezza di 0,0157; la sua età si colloca nel periodo Pre-Nettariano, corrispondente a 4,55-3,92 miliardi di anni fa. Data la sua grande dimensione è facile comprendere che l'asteroide che ha prodotto il cratere doveva essere grande (sui 10-20 km di diametro) e che quindi la formazione del cratera sia piuttosto antica, corrispondente al primo periodo lunare. Storicamente il cratere prende il nome da Claudio Tolomeo (Claudius Ptolemaeus), astronomo, matematico e geografo greco del II secolo dopo Cristo, nato nel 90 d.C. e morto nel 170 d.C. Nella sua vita realizzò numerosi lavori di cartografica e di teoria dei suoni, ma il suo nome rimane indissolubilmente legato alla grande enciclopedia dell'Almagesto, redatta in tredici volumi nella quale sviluppava la Teoria Geocentrica. Il suo nome a questo cratere fu dato dall'astronomo Riccioli nel 1651, ma in altri cataloghi esso prende altre denominazioni: Innocentii X (nel catalogo di Langrenus) e Mons Sipylus (nel catalogo di Hevelius). Un'ulteriore descrizione dei crateri Matteo Mellone ve la fornisce in un file ".doc" che potete leggere cliccando qui. Le due immagini hanno una dimensione di 589 x 995 e 579 x 839 pixel, sono a 16,8 milioni di colori; occupano 3,3 e 2,8 MB rispettivamente, qui compressi a 108 e 94 KB rispettivamente. | ||||
Telescopio Riflettore: Celestron C11" (279 mm di diametro) | ||||
Montatura telescopio: Synta EQ6 II | ||||
Webcam: Philips Vesta Pro Scan | ||||
Tempo d'integrazione: immagine mediata di 320 frames su 1300 frames | ||||
Frequenza di ripresa: 10 frames/secondo, durata singolo frame: 100 ms | ||||
Elaborazione: qcfocus, Registax | ||||
Seeing: 6/10 | ||||
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