L'osservatore era fermo, sdraiato; ha notato un bagliore intensissimo davanti a se ed è riuscito a vedere una brillante meteora appartenente allo sciame delle Leonidi partire dalla zona tra delta UMA e alfa DRA e dirigersi, transitando sotto gamma e beta UMI, verso la testa del Drago, fino all'altezza del collo (sopra la sua testa).
I lampi, bellissimi e luminosissimi, hanno illuminato a "giorno" il sito; sono stati stimati in base alla luminosità della luna di qualche giorno (il primo), e dopo il primo quarto (il secondo). Essi sono stati così intensi e persistenti che si sono "fusi", creando tra di loro una zona luminosa a forma di otto allungato. Il primo lampo è apparso sotto gamma UMI, mentre il secondo presso omega DRA.
E' apparsa alle coordinate: A.R. 12h 20' (+/- 10m); Decl. +61° (+/- 0,5°) ;
Si è spenta alle coordinate: A.R. 18h 35' (+/- 10m); Decl. +64°; (+/- 0,5°).
Magnitudine visuale: continua = - 4 con un lampo bianco di Mv = -8 ed un lampo bianco-verde di Mv = -10
Velocità: velocissima
Durata osservazione: maggiore di 2,5 secondi
Colore: bianco-azzurro; 1° lampo: bianco, 2° lampo: bianco-verde
Scia: di tipo fumoso è durata almeno 15 secondi (conteggio di Lucio Furlanetto), mentre il
fumo è rimasto persistente per 27 secondi (conteggio di Rinaldo Beltrame).
Note: non si sono avvertiti rumori. Inoltre l'apparizione e la sparizione sono condizionati dagli ostacoli naturali, i
quali hanno nascosto l'oggetto alla fine del suo percorso (ricostruito dalla segnalazione del socio Paolo Beltrame).
Il cielo era sereno; la magnitudine limite nella zona osservata: ~ 6,0 - 6,2 (ottima); allo zenith: ~ 6,5 (ottima).