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Ripresa in due notti
Immagine di
Rolando LIGUSTRI
Ripresa dall'Osservatorio
Astronomico di Talmassons (Ud)
Sezione
Deep Sky
M 76-98 KB
NEBULOSA PLANETARIA M 76 / NGC 651 (Little Dumbbell o Cork Nebula)
Catalogata anche come: PK 130-10.1, CS=17.0, Little
Note dal Catalogo NGC2000: vB, p of Dneb; = M76
Descrizione del Dreyer: VB,FOFDNEB; very bright, preceding (westward) of double neb; = M76
Ascensione retta: 01h42.3ms; declinazione: +51 34' (2000.0)
Asse maggiore: 1.08 minuti d'arco; magnitudine: 12.2

In quest'immagine di Rolando Ligustri ammiriamo la nebulosa planetaria M 76-NGC 651, questa volta in una ripresa a colori, la quale sostituisce la vecchia immagine presa col ccd ST9E da 512 x 512 pixel. Quella sopra venne presa col Sbig ST10XME da 1024 x 1024 pixel, ed è una composizione di varie pose in luminanza, per un'ora complessiva di ripresa, oltre a alcune pose coi tre filtri primari RVB (rosso, verde, blu), coi quali è stato possibile ottenere i tre colori e vedere la bellissima conformazione di questa planetaria. Questa volta non ho scritto un link con la vecchia immagine, in quanto la differenza con questa è abissale sia in termini di segnale di luminanza, sia per il fatto che in precedenza non si erano utilizzati i filtri.

La nebulosa planetarie giovani di solito sono di forma sferica, ellissoidale o a clessidra, mentre quelle più vecchie risentono della differente espansione del gas emesso dalla stella centrale che si è scontrato col mezzo interplanetario (formato da polvere e gas). Quest'oggetto diffuso si trova nella costellazione del Perseo (PER-Perseus), nella propaggine settentrionale che s'incunea tra le costellazioni di Cassiopea e Andromeda. Essa è stata prodotta dai resti gassosi degli strati più esterni della stella, espulsi dall'astro quando terminò la propria riserva d'idrogeno nel nucleo. La stella posta al suo interno, nelle ultime fasi della sua vita "normale" e lasciando la sequenza principale, diventò instabile e produsse un fortissimo vento stellare. L'accumulo di gas generò la nebulosa, mentre la stella infine diventò una nana bianca. La temperatura superficiale delle stelle genitrici delle nebulose planetarie sono molto elevate (le temperature tipiche vanno da parecchie decine migliaia di gradi a oltre centomila), quindi emettono prevalentemente radiazione ultravioletta; questa scalda e ionizza il gas circostante le stelle. Probabilmente la nebulosa ha assunto questa forma dopo alcune fasi in successione di emissione del gas da parte della stella genitrice.

In fondo alla scheda c'è il link per vedere l'immagine in alta definizione.

Di seguito riporto alcune delle note rintracciate sul Guide 8.0.

Commenti tratti dal Progetto NGC-IC:
Nebulosa planetaria
Tipo: PN
Asc. retta: 01 42 18.1 (J2000)
Declinazione: +51 34 15
Magnitudine: 12.2
Asse maggiore: 1.08 minuti d'arco
Costellazione: PER
Designazioni alternative:
M 76 NGC 651 PK 130-10.1 CS=17.0, Little
Asc. retta: 01h42m18.1s
Declinazione: +51 34' 14"

Note dal Catalogo NGC2000:
J2000 AR: 01h42.3m
J2000 dec: +51 34'
vB, p of Dneb; = M76
NGC 650: very bright, preceding (westward) of double neb; = M76

Commenti dalle Osservazioni di Steve Coe:
NGC 650 and NGC 651 (M 76) Bright, pretty large, elongated 1.8 X 1 at 200X. This planetary nebula is the dimmest Messier object. Mechain found this object in Sept. 1780. It is often called the Barbell or Little Dumbbell because of its' resemblance to M 27 in Vulpecula. M 76 shows some excellent detail at high powers. I must have realized this even as a beginner because I have observed this object with every telescope I have ever owned. In an 8" f/6 at 150X it showed the dual structure that made William Herschel assign it two numbers. On a pretty sharp evening at a dark sky site, the 17.5" f/4.5 at 175X brings out several faint loops of nebulosity beyond the bright central bar. There are several dark lanes within the bright inner section. This is with a UHC filter. Without the filter M 76 is a light grey in color. An 18" f/6 makes the ends of the central part brighter than the middle and the faint outer loops are easy with the filter. This is on a night I rated 8/10 for seeing and transparency at a very dark desert site over 100 miles from Phoenix. Over the years I have been able to see all this detail when I view M 76 with my present scope, a 13" f/5.6, at 200X. The central section is in two parts, almost equal in size. The outer sections are brighter than the middle and the ends are curved. Without the UHC filter the nebula is a very light grey-green.
13" Sun Valley site 6/10 trans, 5/10 seeing. 11X80 just seen, averted vision helps. 100X with 22mm Panoptic--pretty bright, pretty large, rectangular 2X1 in PA 30, thin dark lane down the middle, nice 9th mag yellow star is 15 arcmin East in a rich field of view. The nebula is a very light green color. Going to 330X shows why there are two

Commenti tratti dal SAC (Saguaro Astronomy Club) 7.2:
NGC 650
M 76
Tipo di oggetto: PLNNB
Costellazione: PER
Asc. retta: 01 42.3 (J2000)
Declinazione: +51 35
Dimensioni: 163 x 107
Classificazione: 3(6)
La stella più brillante è di magnitudine 17.6 vB,p of Dneb
Little Dumbbell or Cork Nebula;PK130-10.1

Per vedere l'immagine in alta definizione cliccate: nebulosa M 76 (HD) (2055 x 1370 pixel; 16,8 milioni di colori per 16,1 MB, qui compressi a 681 KB). Ovviamente l'immagine mostra molto meglio i dettagli di quella presentata a inizio pagina.

Quest'immagine è di 1050 x 700 pixel, a 16,8 milioni di colori, e occupa 4,2 MB di memoria qui compressi a 97 KB.

Telescopio Riflettore: NEWTON da 350 mm di diametro; lunghezza focale: 1750 mm; f/5
CCD: Sbig ST10XME
Tempo d'integrazione luminanza: somma di varie pose per un'ora complessiva di tempo in binning 1x1
Tempo d'integrazione crominanza B: somma di 6 pose da 180 secondi in binning 2x2
Tempo d'integrazione crominanze V e R: somma di 3 pose da 180 secondi in binning 2x2
L'immagine del 08/08/1999 (ore 22:06 TU) ripresa da Emberger Alm (Austria)
da Rolando Ligustri è stata ritirata il 24/08/2007 e sostituita con quella sopra.

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Copyright © 1999-2007 di Lucio Furlanetto (testo) e 2007 di Rolando Ligustri (immagine)
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Pagina caricata in rete: 10 settembre 1999; ultimo aggiornamento (6°): 28 agosto 2007