Immagine pittorica della sonda Lunar Prospector (Cortesia N.AS.A.)
Una importante ed inattesa scoperta scientifica si è compiuta nel '98, grazie ad una sonda americana la "Lunar Prospector".
Lanciata verso la Luna il 7 gennaio 1998 con un razzo "Athena 2" dalla base di Cape Canaveral, è entrata nella sua orbita l'undici gennaio di quest'anno ad una altezza tra gli 80 e 100 km dal suolo.
La sonda spaziale essendo di piccole dimensioni ha una rotazione su se stessa di circa dodici giri al minuto ed i dati scientifici vengono trasmessi a terra alla velocità di 3.600 bit al secondo.
Non avendo un registratore a bordo per immagazzinare i dati raccolti, essa invia gli stessi in tempo reale in modo da poter essere analizzati subito dagli scienziati del controllo missione.
Lo scopo della NASA era quello di studiare a fondo il nostro satellite, in particolare il suo campo magnetico, il nucleo interno ed eseguire una mappatura completa della superficie.
Tra febbraio e marzo di quest'anno arriva una sensazionale notizia: gli scienziati della NASA analizzando i dati inviati a Terra dalla sonda, hanno accertato la presenza di acqua sulla Luna.
Questa, presente sotto forma di ghiaccio, è risultata esserci soprattutto ai poli all'interno di profondi crateri. Si stima, con i dati attualmente in possesso, che la quantità complessiva presente sul nostro satellite sia compresa tra i 100 e 330 milioni di tonnellate (stima destinata a crescere probabilmente dopo ulteriori analisi), concentrate soprattutto al polo nord dove la quantità è doppia rispetto a quello sud.
L'origine di quest'acqua potrebbe essere, secondo gli studiosi, attribuibile ad una remota caduta di comete sulla superficie lunare. Queste, essendo costituite principalmente da ghiaccio d'acqua, schiantandosi sulla superficie lunare avrebbero ivi rilasciato il materiale, il quale si sarebbe conservato fino a noi nelle profondità dei crateri polari, perché solo qui la temperatura rimane sufficientemente bassa e stabile da poterlo conservare.
Finita la sua missione principale il "Lunar prospector" abbasserà la sua orbita, inviando così dati con maggiore risoluzione. Questa scoperta è molto importante perché, vista in prospettiva futura, la presenza già in loco di grosse masse di acqua permetterà una più facile colonizzazione del nostro satellite da parte dell'Uomo.
Questa missione consisteva in un volo suborbitale di 15 minuti, il quale raggiunse l'altezza massima di 185 Km.
A 47 anni fu comandante della missione "Apollo 14", che scese il 5 febbraio 1971 sul suolo lunare nell'altopiano di "Fra Mauro".