Nell'immagine in bianco e nero di Fabrizio Marchi, si osserva la complessa atmosfera del
pianeta gigante.
Si vede immediatamente che, grazie all'alta qualità della ripresa, i dettagli di Giove
sono in numero veramente notevole. Risaltano immediatamente la Grande Macchia Rossa (GMR) e
sei delle bande che caratterizzano l'atmosfera del pianeta (tre chiare e tre più scure).
La GMR è un ciclone, del diametro di circa 40.000 Km., scoperto da Galileo e quindi attivo da
almeno 400 anni. Negli ultimi decenni essa si è "scolorita", passando da un rosso intenso ad
un colore più simile ad un arancione, riducendosi anche in diametro. Il perché questo immenso
ciclone sia attivo per lo meno da quattro secoli resta ancora un grande mistero.
Negli ultimi anni, soprattutto grazie all'altissima risoluzione dell'Hubble Space Telescope, a
partire dal 1990, e successivamente alla sonda Galileo, a partire dal 1995, le conoscenze e lo
studio sistematico dell'atmosfera del pianeta sono cresciute in maniera spaventosa, permettendoci
quasi d'ipotizzare una specie di "meteorologia" gioviana.
Anche gli ovali biancastri, visibili pure in questa ripresa, sono dei cicloni, ma la loro vita
"operativa" è largamente inferiore a quella della GMR.
Le bande che dividono in fasce orizzontali l'atmosfera del pianeta, sono zone a circolazione
diversa, con una direzione di spostamento dei "venti" supersonici contraria una vicina
all'altra.
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