Nell'immagine del socio Giorgio Romano, la prima che ci manda di Giove, si osserva la complessa
atmosfera del pianeta gigante. Essendo, alla metà dell'ottobre 1999, il pianeta all'opposizione
(con un diametro di 50" d'arco), esso si presentava nelle migliori condizioni di visibilità
(che si ripetono all'incirca ogni 13 mesi).
Si vede immediatamente che i dettagli del pianeta sono numerosi e che risaltano la Grande Macchia
Rossa (GMR) e parecchie delle bande e delle zone che caratterizzano l'atmosfera.
Come già detto in altre pagine dedicate al "gigante del Sistema Solare", la GMR è un immenso
vortice ciclonico, del diametro di circa 40.000 Km., scoperto da Galileo quando puntò i suoi
primi cannocchiali astronomici verso il disco del pianeta, e quindi attivo da almeno 4 secoli.
Negli ultimi decenni essa si è "scolorita", passando da un rosso intenso ad
un colore più simile ad un arancione (come si può notare anche nelle nostre immagini,
riducendosi un po' anche in diametro.
Gli ovali biancastri (white ovals spot) non sono facilmente visibili in questa ripresa, in quanto
la turbolenza della nostra atmosfera tende a confonderli, mentre sono perfettamente visibili nelle
ripresse ccd del sito, essendo "congelati" in una somma di riprese singole di brevissima durata,
impossibili da fare con la fotografia tradizionale.
Le bande e le zone colorate, che dividono in fasce orizzontali l'atmosfera del pianeta, sono
invece ben visibili anche in questa ripresa.
Cliccando l'immagine la visualizzerete a tutta apertura (500 x 450 pixel).
L'immagine originale dell'archivio (in tiff) ha una dimensione di circa 685 KB.
L'immagine ha una dimensione di 500 x 450 pixel, a 16,3 milioni di colori, ed occupa 659.2 KB
(qui compressa 20 volte in jpg, e con una risoluzione di 150 dpi, a 11 KB). |