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ore 04:55 TU
Immagine di Angelo TRONCHIN Ripresa da: Rio Serva Observatory (TV) Sezione Pianeti
Giove e Io: 55 KB
GIOVE E IO NEL 2001

Il socio Angelo Tronchin di Treviso, ha realizzato un'ulteriore immagine di Giove nel novembre del 2001. Pure stavolta Giove viene ripreso in quadricromia, cioé mediante la sovrapposizione di quattro immagini ottenute a breve distanza temporale l'una dall'altra in varie bande dello spettro; i tempi delle singole riprese sono: luce integrale 1,8 sec; BLUE 1,1 sec; RED 2,8 sec. La ripresa in verde è stata ricavata dalla media delle immagini in rosso e blu; questa tecnica permette di eseguire la ripresa in tempi brevissimi, consentendo così una buona immagine del satellite di Giove. Le tre singole immagini sono state prese entro un intervallo di due minuti.
Insieme al pianeta c'è il suo satellito Io, mentre il gigante gassoso ci mostra le varie bande, ovali e turbolenze che si stagliano nelle sue zone equatoriale, subtropicali e temperate, ma stavolta si possono guardare alcuni particolari pure nelle due zone polari. La risoluzione del disco planetario è sensibilmente migliorata in questi ultimi anni e ora le sue immagini mostrano una ricchezza di dettagli semplicemente impensabile prima che potessero venire impiegati i ccd e le nuove webcam (ancora più facili da usare); si rammenti che la visione telescopica rovescia il nord e il sud.

Il satellite osservabile nella zona destra dell'inquadratura è Io, il più vicino al pianeta dei quattro medicei, mentre l'ombra proiettata sull'atmosfera è quella del satellite Ganimede, il terso dei medicei per distanza da Giove.
Ricordo che l'appellativo di satelliti medicei, dato ai quattro maggiori satelliti di Giove (Io, Europa, Ganimede e Callisto), venne coniato da Galileo Galilei. Il grande scienziato pisano, appena ebbe costruito il suo primo telescopio (molto migliorativo dei progetti olandesi sino ad allora realizzati), lo puntò in direzione della Luna, dei pianeti e della Via Lattea. Scoprì così che il nostro satellite aveva una superficie estremamente accidentata e variegata, che Giove aveva quattro piccole lune che gli ruotavano intorno come in un piccolo Sistema Solare, che la Via Lattea era composta da un'enormità di stelle ed oggetti nebulari (oggi diremmo deep sky). In seguito guardò con appositite protezioni anche il Sole, osservando le prime macchie solari telescopiche, e nel corso degli anni una moltitudine di altri corpi celesti. In pochi mesi egli cambiò la storia dell'astronomia, pubblicando nel 1610 le prime 550 copie del fondamentale libro Sidereus Nuncius. Il libro venne dedicato al principe Cosimo II de' Medici, Granduca di Toscana, dal quale i quattro satelliti, scoperti nel gennaio 1609, presero il nome di satelliti medicei.

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Angelino Tronchin ha terminato la costruzione del suo osservatorio privato, inaugurato la sera dell'occultazione di Saturno da parte della Luna (3 novembre 2001). Vi mostro tre immagini dell'osservatorio dal quale Angelino riprende le sue immagini, una delle quali vi ho presentato all'inizio della pagina.

Quest'immagine ha una dimensione di 439 x 364 pixel, è a 256 colori; occupa 312,8 KB, qui compressi a 55 KB.

Telescopio : Celestron 9 1/4
Impiegata una lente di Barlow 3X della Televue (focale triplicata)
Ccd : STARLIGHT EXPRESS MX 516
Tempo d'integrazione : vedi sopra
Tempo d'integrazione : vedi sopra

Le riprese sono state effettuate nel minor tempo possibile, usando il software della Starligt Express che consente di trovare il tempo di ripresa in automatico. Il tempo impiegato per la singola foto (le tre riprese consecutive) è di due minuti. In ogni singola ripresa è stata effettuata una maschera sfuocata con Astroart. La tricromia è stata eseguita con il programma Maxlm DL.

Usati i filtri della True Technology compreso il rigetto dell'infrarosso.

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Copyright © 2002 di Lucio Furlanetto (testo) e Copyright © 2001 di Angelo Tronchin (immagini)

Pagina inserita in rete: 9 febbraio 2002; ultimo aggiornamento (1°): 14 febbraio 2002