Il 25 aprile, giorno della festa nazionale, Francesco ha
effettuato un disegno del pianeta Mercurio, sempre difficile da riprendere. Dato che il pianeta non si discosta
mai tanto dalla nostra stella, esso può essere avvistato solitamente in ore prossime al tramonto oppure all'alba.
Ma non tutti sanno che alcuni pianeti, ovviamente quelli più luminosi, si possono guardare al telescopio anche
durante il giorno, a patto che si presti la massima attenzione di non puntare (anche accidentalmente) in direzione
del Sole e, naturalmente, che si sappia esattamente dove si trovano. Quest'ultimo fattore non è ormai un
problema, dato che la maggior parte dei telescopi di medio-grande dimensione dispone di computer per la
ricerca posizionale di migliaia d'oggetti celesti, primi fra tutti i pianeti.
Nel tardo pomeriggio, poco prima delle 16 di Tempo Universale (corrispondenti alle 18 di Ora locale -T.M.E.C.-),
Scarpa ha inquadrato il disco planetario, disegnandone la superficie visibile in quel momento. Questa non è
un'operazione semplice, in quanto dev'essere eseguita con precisione riportando correttamente i particolari
visibili, nelle loro esatte proporzioni; per di più dev'essere svolta in un tempo sufficientemente breve da non
mostrare una notevole rotazione del pianeta (altrimenti i particolari superficiali cambierebbero la loro posizione
reciproca). Ma Francesco è un astrofotografo e disegnatore astronomico di ottima levatura, pertanto questa è
per lui una routine gradita. Quella che non è invece routine è la qualità del disegno, dato che è sempre difficile
notare dettagli sulla superficie di Mercurio (o Venere) e disegnarli con precisione. La notevole qualità del
disegno e le precise note riportate vi danno un'idea della bravura di uno dei membri dell'elite degli astrofili
italiani.
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