logo 3KB 10/07/2011
01:25-01:55 T.U.
Mosaico di Marco CANDOTTI
e Daniele DA RIO
Ripreso dal
Monte Zoncolan (Ud)
Fenomeni
atmosferici
Noctilucent clouds over Mount Zoncolan: 195 KB; click on the image to enlarge
NUBI NOTTILUCENTI SUL FRIULI

Al crepuscolo del 10 luglio 2011, indicativamente alle 3 in ora civile, i soci Marco Candotti e Daniele Da Rio notarono in cielo a nord-est dei sottili filamenti di nubi di colore bianco-azzurro particolarmente brillanti, che hanno fatto pensare loro alle rare, almeno per la nostra latitudine, nubi nottilucenti. Questa è la seconda fotografia del fenomeno che presento.

Il giorno dopo Marco Candotti aggiungeva:
"Il fenomeno si è reso visibile verso le 3 (ora legale). Tengo a precisare che il colore azzurro non si notava, subito, probabilmente perché l’occhio, al buio, lavora in bianco e nero. Inizialmente mi sembravano normali velature, messe in evidenza dai primi chiarori del crepuscolo." Componendo le immagini, Candotti e Da Rio hanno pure realizzato un video del fenomeno, nel quale si osserva il pianeta Giove. In questo caso la ripresa dei singoli frame è avvenuta tra le ore 2:00 e 2:15 T.U.

Elemento multimediale non supportato!

Impressioni e osservazioni:

  • La cosa strana, che mi ha provocato un senso di angoscia, è stata che, se osservavo partendo dal basso orizzonte (ormai chiaro e palesemente sereno) e salivo con lo sguardo, incontravo queste strane nuvolette e al di sopra avevo la netta sensazione che fosse tutto nuvoloso e buio. In realtà era perfettamente limpido, tant’è vero che stavo ancora riprendendo nel Cefeo immagini con pose da 4 minuti. Se invece partivo dall’alto (che, come ho detto, era sereno) e scendevo, incontravo le nuvolette e l’impressione era che fosse nuvoloso l’orizzonte. Una situazione surreale! L’effetto lo si può provare anche guardando la foto qui presentata.
  • Daniele disse che anche nelle foto aveva l’impressione della tridimensionalità.
  • Per tutta la notte, quindi dalle 18:30 al momento in cui ci siamo accorti del fenomeno, ci sono stati lampi con frequenza media di 1-2 secondi, nella stessa direzione, cioè da nord fino a sud-est. I lampi sembravano provocati da fulmini, ma fin da subito ho nutrito qualche dubbio; si vedeva soltanto il bagliore provenire dal basso, da dietro le cime del confine con l'Austria (con la vallata del Gail) e anche più a est, ma non c'era nessuna nuvola, tant’è vero che ho potuto veder sorgere Capella non appena ha superato le cime delle montagne e non è mai scomparsa o si è affievolita la sua luce.
  • Non si è sentito nessun tuono, nonostante fossimo in mezzo alle montagne, nonostante che i bagliori pareva provenissero da una distanza valutabile intorno ai 10–15 km.
  • A un attento esame non erano vere e proprie nuvole, ma sembravano formate da filamenti ondeggianti, a volte intrecciati.
  • Man mano che l’alba avanzava i filamenti si dipanavano e a un certo punto hanno cominciato a dirigersi, come serpenti, nella direzione opposta a quella del Sole, formando delle lunghe striature azzurre (a quel punto i colori si distinguevano abbastanza bene).
  • Altra annotazione, non credo che il Sole abbia una correlazione, mi pare che sia stato abbastanza tranquillo negli ultimi giorni.
  • Come Eltri chiedeva a suo tempo, anch'io invito tutti i visitatori del sito, specialmente coloro che risiedono a latitudini superiori o inferiori ai 50 gradi di latitudine, ad osservare il cielo nel periodo del vespero o dell'aurora e nell'ora successiva a queste, in modo da verificare se il fenomeno, piuttosto raro per noi residenti alle latitudini dell'Europa meridionale, si verifica o meno.

    Per leggere la spiegazione teorica di come si realizza questo fenomeno, visitate la pagina di Atmospheric Optics e di Wikipedia. Per vedere altre immagini visitate immagini. Nel caso vogliate vedere una serie di video cliccate in fondo a questa pagina.

    L'immagine di questa pagina ha una dimensione di 548x900 pixel; è a 16,8 milioni di colori ed occupa 11,6 MB, quì compressi a 195 KB. Cliccando l'immagine l'aprirete a 1111x1826 pixel.

  • Digicam: reflex digitale
    Lunghezza focale: 50 mm; f/1,8
    Sensibilità equivalente: 1600 ISO
    Tempo d'esposizione: mosaico di fotografie da 1 secondo di posa
    Immagine inserita su Spaceweather.com l'11 luglio 2011
    Immagine inserita su www.kersland.plus.com l'11 luglio 2011

    Fenomeni Atmosferici | Fotografia, ccd e ricerca | Articoli | Dizionario
    Homepage
    Copyright © 2011 di Lucio Furlanetto (testo) e Marco Candotti-Daniele Da Rio (immagine e video)
    Tutti i diritti sono riservati / All rights reserved

    Pagina inserita in rete: 11 luglio 2011; ultimo aggiornamento (3º): 13 luglio 2011