Al crepuscolo del 10 luglio 2011, indicativamente alle 3 in ora civile, i soci Marco Candotti e Daniele Da Rio notarono in cielo a nord-est dei sottili filamenti di nubi di colore bianco-azzurro particolarmente brillanti, che hanno fatto pensare loro alle rare, almeno per la nostra latitudine, nubi nottilucenti. Questa è la seconda fotografia del fenomeno che presento.
Il giorno dopo Marco Candotti aggiungeva:
"Il fenomeno si è reso visibile verso le 3 (ora legale). Tengo a precisare che il colore azzurro non si notava, subito, probabilmente perché l’occhio, al buio, lavora in bianco e nero. Inizialmente mi sembravano normali velature, messe in evidenza dai primi chiarori del crepuscolo." Componendo le immagini, Candotti e Da Rio hanno pure realizzato un video del fenomeno, nel quale si osserva il pianeta Giove. In questo caso la ripresa dei singoli frame è avvenuta tra le ore 2:00 e 2:15 T.U.
Elemento multimediale non supportato!
Impressioni e osservazioni:
La cosa strana, che mi ha provocato un senso di angoscia, è stata che, se osservavo partendo dal basso orizzonte (ormai chiaro e palesemente sereno) e salivo con lo sguardo, incontravo queste strane nuvolette e al di sopra avevo la netta sensazione che fosse tutto nuvoloso e buio. In realtà era perfettamente limpido, tant’è vero che stavo ancora riprendendo nel Cefeo immagini con pose da 4 minuti. Se invece partivo dall’alto (che, come ho detto, era sereno) e scendevo, incontravo le nuvolette e l’impressione era che fosse nuvoloso l’orizzonte. Una situazione surreale! L’effetto lo si può provare anche guardando la foto qui presentata.
Daniele disse che anche nelle foto aveva l’impressione della tridimensionalità.
Per tutta la notte, quindi dalle 18:30 al momento in cui ci siamo accorti del fenomeno, ci sono stati lampi con frequenza media di 1-2 secondi, nella stessa direzione, cioè da nord fino a sud-est. I lampi sembravano provocati da fulmini, ma fin da subito ho nutrito qualche dubbio; si vedeva soltanto il bagliore provenire dal basso, da dietro le cime del confine con l'Austria (con la vallata del Gail) e anche più a est, ma non c'era nessuna nuvola, tant’è vero che ho potuto veder sorgere Capella non appena ha superato le cime delle montagne e non è mai scomparsa o si è affievolita la sua luce.
Non si è sentito nessun tuono, nonostante fossimo in mezzo alle montagne, nonostante che i bagliori pareva provenissero da una distanza valutabile intorno ai 10–15 km.
A un attento esame non erano vere e proprie nuvole, ma sembravano formate da filamenti ondeggianti, a volte intrecciati.
Man mano che l’alba avanzava i filamenti si dipanavano e a un certo punto hanno cominciato a dirigersi, come serpenti, nella direzione opposta a quella del Sole, formando delle lunghe striature azzurre (a quel punto i colori si distinguevano abbastanza bene).
Altra annotazione, non credo che il Sole abbia una correlazione, mi pare che sia stato abbastanza tranquillo negli ultimi giorni.
Come Eltri chiedeva a suo tempo, anch'io invito tutti i visitatori del sito, specialmente coloro che risiedono a latitudini superiori o inferiori ai 50 gradi di latitudine, ad osservare il cielo nel periodo del vespero o dell'aurora e nell'ora successiva a queste, in modo da verificare se il fenomeno, piuttosto raro per noi residenti alle latitudini dell'Europa meridionale, si verifica o meno.
Per leggere la spiegazione teorica di come si realizza questo fenomeno, visitate la pagina di Atmospheric Optics e di
Wikipedia. Per vedere altre immagini visitate immagini.
Nel caso vogliate vedere una serie di video cliccate in fondo a
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