L'estate del 2002 si è contraddistinta per un
insolito alternarsi di condizioni climatiche estremamente favorevoli o sfavorevoli. Questo clima "bizzarro", che
ci ha fatto indossare le "maniche corte" per qualche giorno addirittura a febbraio, rimettere i piumini sui letti a
marzo, aprile e maggio, toccare i quasi 40°C a giugno e battere i denti di freddo dalla metà di luglio sino a
Ferragosto, si pensa sia dovuto al ritorno in superficie del fenomeno del "Niño", che è una particolare corrente
oceanica calda che si estende dal largo del Perù e giunge sino quasi a toccare la Nuova Guinea.
Al momento nel quale scrivo queste righe, il 12 agosto 2002, abbiamo subito due settimane di maltempo come
non se ne vedevano da almeno trent'anni: più di 50 cm di neve caduti in una sola notte oltre 2200 m slm sulle
montagne del Piemonte, 200 mm di pioggia caduti su Udine in una sola notte (circa una settimana fa),
allagamenti e violente mareggiate su mezza Italia... E questo dopo il freddo intenso di quest'inverno (-15°C
in pianura), dopo la successiva siccità, dopo decine di trombre d'aria d'inaudita violenza per il nostro paese
formatesi nelle ultime due settimane.
Le immagini di Cristina danno solo un'idea del "brutto tempo", che completerò con le successive pagine di
questo sito internet.
Le immagini sono di 350 x 263 pixel, a 16 milioni di colori, con una dimensione di 1.7 MB, qui compresse a
42, 49 e 43 KB rispettivamente. Cliccando ciascuna immagine le aprirete a 640 x 480 pixel. |