(Comunicato stampa dell'Unione Astrofili Italiani) (28/08/2000) Il cielo stellato che siamo abituati a vedere nelle notti serene, specialmente quando non c'è la luna, è ben diverso da quello che si osserva nei luoghi molto lontani dalle aree abitate. La differenza sostanziale è determinata dalle luci artificiali che inutilmente vengono disperse lateralmente e verso l'alto da impianti mal progettati e poco efficienti determinando un notevole spreco energetico. Queste luci inutili sono quelle che creano l'inquinamento luminoso i cui effetti negativi si ripercuotono nella sicurezza sulle strade (affievolimento dei contorni delle strade e abbagliamenti), sulla salute per gli esseri umani e animali, con conseguenze anche per la flora dei parchi urbani, e cancellando progressivamente il fascino del firmamento celeste. Le proiezioni per il futuro ci rivelano infatti che le prossime generazioni dell'Europa occidentale potranno scoprire ad esempio la Via Lattea solo al di fuori dei rispettivi Paesi o in aree completamente buie o solo sui libri di scuola.
Gli astronomi europei sono invece già stati obbligati a fare queste scelte
per le loro ricerche ubicando i principali Osservatori astronomici al di fuori del nostro
continente.
Per ridurre l'inquinamento luminoso e il conseguente spreco energetico
causato da una illuminazione non razionale si stanno diffondendo anche nel nostro Paese ordinanze
e regolamenti comunali e leggi regionali che hanno lo scopo di migliorare l'illuminazione
pubblica.
In un comune campione di 50.000 abitanti è stato calcolato che una
migliore illuminazione pubblica comporterebbe un risparmio di circa 350 milioni di lire all'anno. Esistono pertanto soluzioni tecniche e normative che possono sensibilmente ridurre l'inquinamento luminoso e far risparmiare energia. Si tratta ad esempio dell'impiego di lampade opportunamente schermate verso i lati e verso l'alto e, dove possibile, di lampade al sodio a bassa pressione.
Per far conoscere questi problemi all'opinione pubblica e le soluzioni
normative introdotte in alcuni comuni e regioni viene organizzata annualmente, dal 1993, la
"Giornata nazionale sull'inquinamento luminoso". In occasione della "Giornata" del 28 ottobre verranno quindi organizzate, in particolare da alcuni gruppi astrofili e nei "Parchi delle stelle" (pagine di scienza del sito Internet "www.cityline.it"), delle iniziative per far conoscere il problema dell'inquinamento luminoso e le soluzioni che devono essere adottate, nonchè proiezioni pubbliche e serate astronomiche in luoghi adatti per osservare il firmamento.
Unione Astrofili Italiani - Commissione nazionale Inquinamento luminoso
Osservatorio Astronomico "Serafino Zani"
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